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Giovedì, 13 dicembre 2007Attenti a quella pubblicità sull'omeopatia![]() Samuel Hahnemann, il fondatore dell'omeopatia. Cos'è veramente l'omeopatia? Molte persone pensano che si tratti di un metodo per curare problemi e malattie che fa uso di medicine naturali a base di piante ed erbe. Niente di più falso: quella è erboristeria, non omeopatia. L'omeopatia è una tecnica terapeutica secondo la quale per curare un individuo, è necessario assumere delle sostanze che creano in lui gli stessi sintomi che causano i suoi problemi. Per evitare l'intossicazione, si diluiscono queste sostanze in un eccipiente (una sostanza che non ha alcun effetto, come per esempio l'acqua), al punto di avere solo una parte infinitesimale di principio attivo. Come si può evincere, è evidente che l'omeopatia NON può funzionare, può solo suggestionare il paziente e quindi creare in lui un effetto "placebo", una tranquillità psicologica derivata dal fatto di credere aver assunto un medicinale. Un approfondimento in merito lo si trova anche su wikipedia. L'omeopatia si basa inoltre su un concetto chiamato "memoria dell'acqua", secondo il quale, mettendo un solvente a contatto con un principio attivo e agitando (dinamizzazione), il solvente ne acquisisce le caratteristiche terapeutiche. Tutti gli studi scientifici effettuati hanno dimostrato che questo in realtà non avviene. Su ogni prodotto omeopatico è riportato il suo fattore di diluizione. Questo parametro si esprime con un numero e una lettera (C o D). D significa che le diluizioni sono decimali, mentre C significa che le diluizioni sono centesimali. Per ottenere un prodotto con fattore di diluizione 12C si prende 1 grammo di principio attivo e si diluisce in 100 grammi di solvente; si agita (dinamizzazione) e si prende 1 grammo di quella miscela e si diluisce in 100 grammi di solvente. Questa procedura si ripete per 12 volte. Citando Wikipedia, alla fine di questo processo nel prodotto finale con diluizione 12C si ha una quantità di principio attivo in un una proprorzione pari a una goccia in tutto l'Oceano Indiano, e in un prodotto 12D equivale ad una goccia in 25 piscine olimpioniche. Nella pratica questo significa che nella nostra dose di medicina omeopatica probabilmente non troveremo nemmeno una molecola di principio attivo. Un esempio pratico che posso riportarvi è questo: un farmacista della zona ha consigliato ad una persona che conosco un rimedio omeopatico contro la congiuntivite. Questo rimedio si chiamava "Allium", cioè il nome latino dell'aglio. Siccome l'aglio può creare irritazioni all'occhio, per il principio omeopatico, somministrando una sostanza che crea gli stessi sintomi, l'organismo dovrebbe reagire e curare i disturbi. Questo rimedio omeopatico aveva diluizione 24D, e costava 7 euro!!! Questo significa che quel farmacista ha venduto per 7 euro delle "caramelline" nelle quali trovare una molecola di aglio in tutta la confezione sarebbe stato come vincere al Super Enalotto. Citando un caro amico (Vihai), l'effetto di una medicina omeopatica è identico a quello che può derivare da una stregoneria. E la cosa sconcertante è che questi prodotti vengono venduti in farmacia. La farmacia dovrebbe essere presidiata da medici e professionisti che siano in grado di consigliare rimedi efficaci, e non vendere fuffa. Se un medico o un farmacista consiglia prodotti omeopatici, le cose che posso dedurre sono solo due: o è una persona incompetente, che non sa cosa sta facendo, e mi fa paura pensare che possano esistere medici così, o ne è consapevole e lo sfrutta come sistema di guadagno, approfittandosi a scapito delle persone che non hanno sufficiente cultura per discriminare queste cose. In entrambi i casi questo fa capire quanto sia professionale quella persona. E per concludere, se io gestissi un'emittente radiofonica, per nessuna somma di denaro trasmetterei una pubblicità ingannevole e subdola, che invita a ricorrere all'omeopatia. Aggiungo un link interessante da leggere: un articolo di Dario Bressanini. |
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