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Lunedì, 3 ottobre 2011Brutta sopresa nel burro di arachidi Calvé![]() Ritengo molto triste che le aziende alimentari introducano prodotti genuini (almeno apparentemente) e poi li modifichino nel tempo (magari solo per risparmiare qualche euro) abbassandone così tanto la qualità. Non è più sufficiente selezionare la prima volta i prodotti da acquistare e successivamente mantenere le abitudini, è meglio dare sempre un'occhiata alle etichette, nel tempo le ricette potrebbero cambiare senza preavviso, come in questo caso. Per chi non lo conoscesse, il burro di arachidi è una crema ottenuta triturando le noccioline americane solitamente unendo una piccola quantità di olio (attorno al 5%); in un prodotto di qualità viene spesso utilizzato l'olio di lino. Tra le varie cararatteristiche sono da notare il notevole apporto di vitamina E (9mg/100g) ma anche il suo elevato potere calorico (oltre 530 kcal/100g, paragonabile alla comune Nutella) per cui non è consigliabile l'utilizzo abituale se non si pratica molta attività fisica (sportiva o lavorativa) e valutandone l'integrazione con la propria dieta. Al contrario dell'Italia, negli States è molto popolare. Purtroppo molti produttori utilizzano grassi idrogenati per renderlo conservabile più a lungo e per mantenere una consistenza cremosa nel modo più economico (l'olio tende a separarsi dalla polpa di arachidi). Da qualche tempo lo sta facendo anche Calvé. Venerdì, 26 febbraio 2010I grassi idrogenati![]() Perché fanno male? Non mi dilungo in lunghe spiegazioni, chi è interessato ad approfondire può trovare tantissime risorse online (allego per comodità alcuni link: ricerca su Google, Dietabit dieta e salute, Cibo 360, il sito di Roberto Albanesi, altro articolo molto approfondito di Roberto Albanesi). Gli effetti di maggior rilievo sono: aumento del rischio cardiovascolare, diminuizione dell'efficienza nella risposta immunitaria e alterazione della costituzione delle membrane cellulari. Non penso che le industrie alimentari ignorino questi effetti e mi chiedo dove trovano il coraggio di continuare a somministrare queste sostanze ai loro clienti. Ho scritto questo articolo perché nonostante presto sempre moltissima attenzione nel fare la spesa, mi é capitato di trovarmi in casa un prodotto contenente grassi idrogenati (che ho cestinato) a causa di eccesso di fiducia verso un marchio. In passato ho acquistato il preparato per la cioccolata Cameo Ciobar e qualche giorno fa, al supermercato, ho trovato a fianco il preparato per la cioccolata bianca. Incuriosito dal provarla ho acquistato una confezione. Non ho controllato subito gli ingredienti perché ho dato per scontato che essendo dello stesso produttore ed essendo un articolo simile, i grassi idrogenati non ci sarebbero dovuti essere. Maneggiando la scatola mentre la stavo già preparando, mi è caduta l'attenzione sugli ingredienti e colto da delusione l'ho buttata. Da qui è derivato il desiderio di scrivere questo articolo. Per policy ho deciso di non comprare più prodotti, anche se non contengono grassi idrogenati, di aziende che ne commercializzano altri che li contengono. Mi sembra una mancanza di etica: se fossi un produttore non avrei il coraggio di somministrare alimenti così scadenti alla gente. Ad aggravare la posizione è la considerazione che questi sono anche la fonte del mio reddito. Il mio consiglio: quando fate la spesa, controllate ogni cosa. La prima volta, è vero, ci vorrà moltissimo tempo, ma dopo aver capito cosa comprare e cosa no, le volte successive il procedimento sarà decisamente più rapido, dovendo analizzare solo i prodotti "nuovi". |
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