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Lunedì, 16 ottobre 2023Se non mi credi o non lo comprendi
Perché bitcoin non ha ancora avuto successo
Articolo ispirato a quello scritto da Pantera su Medium ed anche su X, pubblicato il 12 Ottobre 2023. ![]() Critici e oppositori hanno sollevato dubbi, bloccando il progresso con scuse superficiali e introducendo soluzioni, come Segwit e la Lightning Network, che hanno più ostacolato che aiutato. Una campagna di disinformazione ha ulteriormente affossato la sua reputazione, presentando Bitcoin come un nemico della società. Nonostante le sfide, Bitcoin ha perseverato, adattandosi e evolvendosi, mantenendo viva la sua essenza di moneta peer-to-peer con un nuovo nome. Fino al 2017, ha visto una crescita esponenziale, sfidando il sistema finanziario tradizionale e spostando il potere verso l'individuo. Oggi, Bitcoin vive in una forma rinnovata, conosciuta come Bitcoin Cash, continuando la sua missione di cambiare la storia finanziaria e dare più potere alle persone, realizzando la visione originariamente immaginata dal suo creatore, Satoshi. Bitcoin può già scalare molto più di così con l'hardware esistente per una frazione del costo. Non raggiunge mai un limite di scalabilità. Se vi interessa posso spiegare come si può gestire una grandezza estrema". -- Satoshi Nakamoto, 2009 Il progresso al contrario Spegnere nodi e minatori è impossibile, quindi l'opposizione doveva trovare un modo per ridurre la rapida espansione di Bitcoin. Fino al 2017, Bitcoin ha assistito a un'adozione esponenziale da parte di commercianti e consumatori, portando a un notevole spostamento del potere finanziario verso l'individuo. La velocità con cui Bitcoin stava guadagnando adozione era talmente rapida da rappresentare una sfida per il consolidato establishment finanziario. La minaccia di un contante peer-to-peer dirompente e decentralizzato in grado di soppiantare una grande parte del sistema finanziario tradizionale era realistica. È ancora inevitabile che Bitcoin cambierà il corso della storia finanziaria e darà potere all'individuo, tuttavia, Bitcoin è progredito e aggiornato, ma non attraverso la vecchia versione limitata, BTC. Ora è Bitcoin Cash, un Bitcoin migliore di quanto persino Satoshi avesse immaginato. Se non mi credi o non lo comprendi Il problema principale era la scalabilità. Nel 2010, fu impostato un limite alla dimensione del blocco di 1MB per contrastare lo spam sulla rete, nonostante Satoshi avesse fornito anche linee guida su come aumentare tale limite. if(blocknumber > 115000) maxblocksize = lagerlimit Può essere inserito molte versioni prima, così entro quando verrà raggiunto quel blocco e diventerà operativo, le vecchie versioni che non contengono questa modifica saranno già obsolete. Quando saremo vicini al blocco predefinito, potrei inviare un avvertimento alle vecchie versioni così sapranno che dovranno aggiornarsi. La scalabilità di Bitcoin non si è realizzata attraverso la versione BTC, che ha optato per un approccio differente utilizzando SegWit e LN (Lightning Network). Bitcoin si è invece sviluppato nella versione Bitcoin Cash, funzionando anche meglio di quanto immaginato da Satoshi. In riferimento alla discussione sul distributore automatico, spiego come un processore di pagamenti potrebbe verificare i pagamenti in modo efficace (con un tasso di frode molto più basso delle carte di credito) in circa 10 secondi o meno. Se non mi credi o non lo comprendi, non ho tempo per cercare di convincerti, mi dispiace. Questa famosa frase di Satoshi (Se non mi credi o non lo comprendi, non ho tempo per cercare di convincerti, mi dispiace) è spesso usata impropriamente da influenti personaggi del mondo Bitcoin senza comprenderne il vero significato, perdendo la sua rilevanza se estratta dal suo contesto. Attualmente, la versione BTC di Bitcoin è limitata. Dopo quattordici anni, non c'è stata un'adozione di massa, non c'è un caso d'uso per distributori automatici, e nessuno sta considerando seriamente l'adozione di Bitcoin come mezzo di pagamento. Gli sforzi inutili per mantenere i wallet centralizzati che usano Lightning Network distraggono dalle fondamenta su cui Bitcoin è stato costruito. Conclusione BTC è rimasto incastrato, non si è sviluppato e non ha nessuna soluzione per scalare efficacemente. La versione BTC esclude la stragrande maggioranza della popolazione, come ammette Samson Mow (che ai tempi lavorava in Blockstream): Bitcoin Cash offre completa libertà finanziaria senza escludere nessuno. Bitcoin Cash è progredito per soddisfare la domanda di contante elettronico P2P. Un sistema senza permessi basato su un codice che non richiede fiducia è un ambiente che dà potere alle persone, contrariamente al sistema finanziario tradizionale che invece è basato proprio sulla fiducia. Iniziando a ricostruire e recuperare dai danni subiti, Bitcoin Cash sta espandendo la sua adozione e crescendo rapidamente di nuovo come economia decentralizzata per un mondo migliore. Venerdì, 4 settembre 2020Non succederà nulla?Articolo originale scritto da Francesco Simoncelli per Melis, pubblicato il 25 Agosto 2020, tradotto e reinterpretato in alcune parti per renderlo più comprensibile. ![]() E cosa non si vede? Se quanto fatto finora è veramente sufficiente a fermare la crisi e rilanciare l’economia mondiale, allora le banche centrali devono disporre di una strategia precisa e coerente per concludere la manovra e ritornare alla normalità. Ma dov’è questa strategia? Perché nessuno ne parla? Le banche centrali hanno applicato una serie infinita di stimoli senza alcun piano dettagliato su cosa fare quando l’economia tornerà nei parametri previsti, sebbene ciò non sia ancora successo. Quando, l'anno scorso a settembre, la Fed ha tentato di aumentare gli interessi, nel mercato dei pronti contro termine americani (repo) è scoppiato il caos, costringendo la Fed a fare marcia indietro e a proseguire con gli stimoli. Inutile sottolineare che la maggior parte di questa liquidità è confluita nel mercato azionario, in particolare nei titoli che attirano maggiormente l’attenzione. Oggi le azioni FAAMG (Facebook, Amazon, Apple, Microsoft, Google) richiamano molto le “quattro grandi” (Microsoft, Dell, IBM, Cisco) che hanno registrato prestazioni straordinarie durante la bolla “dot com”, e tutti noi sappiamo come è finita. ![]() I prezzi delle azioni attuali sono “artificiali”, ma finché la Fed continua a intervenire, un investitore può vendere le sue quote a questi prezzi e utilizzare i soldi ricavati per acquistare beni reali. L'investitore finisce così per appropriarsi del patrimonio di qualcun altro. Quale è la “strategia di uscita”, dunque? Se i prezzi dovessero calare, le banche centrali li risollevano prontamente. Questo teatrino iniziò dopo il crollo del 1987 e si è ripetuto in varie occasioni, come il crollo del Nasdaq nel 2000 e nel 2008. Ciò che possiamo notare è che le manovre inflazionistiche della Fed funzionano molto bene se applicate ai mercati finanziari. Wall Street è diventato il deposito principale delle proprietà sottratte al pubblico. I ricchi sono diventati ancora più ricchi mentre la maggioranza delle persone è riuscita a malapena a sopravvivere all'inflazione. Questo può accadere solo diluendo il potere d'acquisto dei soldi attraverso una moneta la cui disponibilità è elastica, cioè che si può creare dal nulla. Se la disponibilità di moneta fosse rigida (fissa), questa enorme ridistribuzione della ricchezza e del potere sarebbe impossibile. Bitcoin Cash (BCH), ad esempio, potrebbe porre fine a uno dei più grandi furti nella storia dell'umanità. ![]() Da articoli come questo, si dovrebbe intravedere uno spiraglio sul futuro, la conclusione logica del sistema che ci circonda. Non è qualcosa che può succedere da un giorno all'altro, ma rappresenta un processo di erosione della vera ricchezza fino all'esaurimento dei risparmi, che per molto tempo sono stati la base della crescita del mondo occidentale. La legge dei rendimenti decrescenti sta compiendo il suo corso e le prove inconfutabili si rispecchiano nell'aumento del potere degli stati e nella progressiva distruzione della classe media. L'apice di questo processo inevitabile inizierà con l'evidente fallimento del sistema pensionistico, l'ultimo pilastro sul quale il sistema statale si basa. Data l'entità dell'indebitamento, che è cresciuta in modo esorbitante nell'ultimo decennio, le stesse istituzioni stanno diventando consapevoli del problema, e ci sono solo due soluzioni: una lenta agonia o l'accelerazione del fallimento. Con le politiche decise durante la crisi del COVID-19, possiamo intuire che si ricade nella seconda possibilità. Questa previsione trova conferma nel fatto che fino a 3 anni fa, il sistema pensionistico americano sarebbe stato sostenibile almeno fino al 2033. Questa stima è stata recentemente rivista, infatti si prevede il suo collasso entro il 2029. Questo senza considerare il caos che sta emergendo nella società. Per questo motivo, le persone hanno bisogno di una forma di moneta moderna, potente, facile da usare e da comprendere. Bitcoin Cash, di fatto, offre tutte le caratteristiche di una criptovaluta affidabile che consente di costruire un nuovo sistema monetario e una nuova infrastruttura per una società pacifica. Bitcoin Cash (BCH) offre una soluzione scalabile, economica e conveniente per quel 90% delle persone che stanno cercando di proteggere i loro risparmi. Tutto ciò di cui c'è bisogno è un portafoglio non-custodial (come Melis) che permetta di far parte di questo cambiamento di sistema e di essere premiati dalla consapevolezza dell'inevitabile collasso delle monete fiat. Sabato, 15 agosto 2020Che ti piaccia o no Bitcoin Cash è la tua unica possibilità![]() La maggior parte della gente subirà molti danni per le decisioni prese da quella piccola minoranza che è attualmente al potere e che non la rappresentano nemmeno. Di fronte all'attuale situazione economica e all'enorme inflazione monetaria devi fare delle scelte per poterti prendere cura del tuo futuro economico. Se non sarai tu ad occuparti di te stesso, nessun altro lo farà al posto tuo. Sfortunatamente (per te) il sistema scolastico non ti ha mai insegnato i temi legati agli aspetti economici e finanziari della vita quotidiana. Quasi tutte le persone non capiscono cosa siano i soldi, come funzionano e come gestirli per poterli sfruttare al meglio. Se analizziamo tutte le possibilità su come proteggersi dall'inflazione monetaria spropositata vedrai che Bitcoin, ed in particolare Bitcoin Cash, è l’unica scelta che permette di salvare i propri risparmi. Il denaro fiat è un pessimo investimento.![]() L’ultima moneta a cui è stata tolta la convertibilità in oro è stato il dollaro, nel 1971. Da allora le monete fiat non sono più garantite da nulla di concreto. Le banche centrali hanno la libertà totale nella creazione di nuova moneta e abusano di questo potere. Durante la crisi attuale abbiamo potuto vedere le enormi quantità di denaro prodotto dalla banca centrale per supportare l’economia europea. Si parla di oltre 2000 miliardi di euro. Un aumento della disponibilità monetaria così ampio ha una conseguenza sui propri risparmi detenuti in moteta fiat. Il potere di acquisto in euro viene eroso da questa enorme inflazione monetaria. Se si osservano bene i dettagli, il potere di acquisto dell’euro è diminuito del 42% tra il 1997 e il 2020. La cosa peggiore è che questo fenomeno è considerato la normalità. Tra il 2010 e il 2020 l’euro ha perso il 13% del suo valore. Non è poco. Una persona che possedeva 1000 € nel 2000 dovrebbe avere 1390 € oggi per comprare le stesse cose. Non avere quei 390 € in più significa non essere in grado di superare gli effetti dell’inflazione monetaria. Considerando l’enorme inflazione monetaria del 2020, sarebbe un grave errore tenere la propria ricchezza in denaro fiat. Sarebbe opportuno cercare un altro metodo per salvaguardare il patrimonio. Il mercato azionario è gonfiato artificialmente.La maggior parte del denaro prodotto dalle banche centrali è usato per comprare buoni del tesoro (BTP) e titoli basati su mutui. Dall’inizio di Marzo 2020 il foglio di bilancio della Federal Reserve è aumentato di più di 3000 milioni di dollari. Significa che è aumentato di oltre il 70% in questo periodo, superando la soglia dei 7 mila miliardi di dollari per la prima volta nella storia.La Federal Reserve oggi è il più grande gestore di titoli, superando anche BlackRock. Si tratta di qualcosa di incredibile che nessuno avrebbe potuto nemmeno lontanamente immaginare all’inizio del 2020. L’intervento della Fed è risultato in un veloce e impressionante rimbalzo dei mercati azionari. Per poter avere rendimenti migliori, gli investitori si sono spostati dal mercato obbligazionario a quello azionario. Ad Agosto 2020 il Dow Jones e lo S&P 500 hanno raggiunto nuovamente i livelli a cui erano prima della crisi e molte azioni stanno superando i loro record, tra cui Tesla con un 323% dall’inizio dell’anno, e Apple con una capitalizzazione vicina ai 2 mila miliardi di dollari. Sfortunatamente, questa salita del mercato azionario nasconde una situazione molto meno felice: l’economia vera è nel bel mezzo di una recessione. Tutti gli indicatori economici sono ai livelli minimi. Il PIL americano è indirizzato verso una perdita compresa tra il 6% e il 10% nell’arco dell’anno, il numero di disoccupati sta raggiungendo livelli mai visti prima e il debito pubblico degli stati uniti raggiungerà i 30 mila miliardi di dollari a fine anno. Molte persone non vedono (o non vogliono vedere) la situazione oggettiva. Nelle prossime settimane/mesi ci sarà una correzione, un ritorno alla realtà e potrebbe essere un colpo molto duro per qualcuno. In questo periodo investire sperando di guadagnare più di quanto il denaro si stia svalutando è un rischio elevatissimo. È una scelta che andrebbe evitata per un po’. L’oro è una buona riserva di valore, ma con molte limitazioni.Nonappena si parla di riserva di valore, la maggior parte delle persone pensa all’oro, il metallo prezioso che da secoli ha dimostrato di essere all’altezza del compito. L’oro ha delle qualità innegabili come riserva di valore. Si considera che la quantità di oro disponibile sulla terra abbia un limite. È difficile valutare esattamente quale sia, ma la scarsità dell’oro è oggettiva. Esso è molto resistente al deterioramento nel tempo ed è impossibile crearlo dal nulla o da altri materiali. Le banche centrali non possono farlo apparire schioccando le dita come invece fanno con il denaro fiat. Non è una coincidenza che tutti i governi hanno soppresso la convertibilità in oro delle banconote (nel 1914 in Italia sotto Vittorio Emanuele III, e nel 1971 negli stati uniti con Nixon). Da allora i pericoli di possedere denaro fiat che non è più basato su nulla di tangibile sono diventati sempre più evidenti. I popoli hanno potuto verificare le conseguenze drammatiche direttamente sulla propria ricchezza.Nonostante le sue qualità come riserva di valore, l’oro ha comunque degli svantaggi importanti: innanzitutto è difficile da trasportare e, ad esempio, se si è intenzionati di cambiare nazione di residenza e portare il proprio oro con sé, le dogane rappresentano un bel problema. Inoltre, in quasi tutte le nazioni, per comprare oro legalmente è necessario utilizzare un intermediario. È vero che l’oro non può essere creato, ma è molto difficile misurarne la purezza. Tanti truffatori cercano di falsificarlo e per le persone comuni è impossibile riconoscerlo. La frazionabilità dell’oro è un altro ostacolo complesso. È molto difficile poter pagare il conto al bar o quello del supermercato usando l’oro. Per questi motivi di solito l’oro è depositato nelle casseforti delle banche, esponendo i proprietari al rischio delle scelte che effettuano le banche stesse o i governi che potrebbero decidere di confiscare l’oro. Qualsiasi proprietario di oro ha ben in mente la decisione presa dal presidente Roosevelt che non ha pensato due volte a confiscare l’oro dai cittadini americani nel 1933. Dopo di che il prezzo dell’oro è stato artificialmente forzato a 35 dollari per oncia. Conservare la propria ricchezza in oro non è esente da rischi. Inoltre la potenzialità di aumento di valore dell’oro rimane limitata. L’oro permette di proteggere la propria ricchezza ma non ci si può immaginare che aumenti oltre certi limiti. Per ottenere Bitcoin bastano uno smartphone e l’accesso ad Internet.Non servono intermediari. Inoltre i bitcoin sono divisibili fino ad 8 decimali quindi puoi ottenere anche solo 10 € o meno di Bitcoin se lo desideri.L’algoritmo usato per il mining (Proof of Work) è ciò che garantisce il valore di Bitcoin. In pratica produrre Bitcoin ha un costo energetico pari al valore dei bitcoin prodotti. La blockchain esiste da più di undici anni ormai e nessuno è mai riuscito a violarne la sicurezza, e giorno dopo giorno diventa sempre più difficile farlo. Per questo quando si ricevono dei Bitcoin chiunque ha la certezza che siano autentici. ![]() A differenza dell’oro, la cui crescita del valore è chiaramente limitata, Bitcoin ha un potenziale di crescita estremamente alto. Basta guardare i grafici dell’evoluzione del suo prezzo nel tempo. Bitcoin è stato il miglior investimento negli ultimi 10 anni e sarà molto probabilmente il miglior investimento dei prossimi 10 anni. Per darti una vaga idea del potenziale di crescita ci si può aspettare nei prossimi mesi ed anni, basta provare a confrontare la sua capitalizzazione con quella dell’oro, delle azioni e degli altri mercati. Se Bitcoin Cash raggiungesse anche solo la capitalizzazione dell’oro, il prezzo di un singolo Bitcoin supererebbe i 350 mila euro. Questo dovrebbe convincerti riguardo ai benefici che lo rendono la soluzione numero uno per proteggere la tua ricchezza. Con Bitcoin non solo metti in salvo il patrimonio nel tempo, ma ne farai aumentare il suo valore. Esistono varie versioni di Bitcoin. Quale scegliere?Esistono molte versioni di Bitcoin, mi limito a parlare della più rilevante, ossia Bitcoin Cash (BCH). Per un approfondimento sul resto, ti rimando ai miei articoli precedenti.Quando nel 2014 Bitcoin comincia a riscuotere successo, l’infiltrazione nella comunità di personaggi che inizialmente non credevano nemmeno che il protocollo potesse funzionare, ha fatto si che si creasse un gruppo che cercasse di impedire a Bitcoin di poter sopperire alla quantità di transazioni necessarie a livello mondiale rendendo permanente il limite sulla dimensione dei blocchi (e sulla quantità di transazioni gestibili) che era stato disposto inizialmente solo come precauzione temporanea. Nonostante i grandi vantaggi di Bitcoin rispetto all’oro esiste ancora un problema: la disponibilità limitata del numero di transazioni lo rende un sistema molto costoso da gestire. Essendo nato il disaccordo tra la comunità che desiderava un bitcoin “azzoppato” e quella che invece intendeva attenersi alle disposizioni originali descritte da Satoshi Nakamoto nel suo progetto (whitepaper), si è effettuato uno “split della blockchain”, un’operazione che ha dato origine a due versioni di Bitcoin: Bitcoin Core (BTC) e Bitcoin Cash (BCH). Per riassumere in poche righe, entrambi hanno le stesse caratteristiche principali. Le differenze consistono nella quantità di transazioni gestibili che per BTC non potranno mai superare le 18 mila ogni ora, mentre per Bitcoin Cash attualmente circa 580 mila ogni ora, limite che però verrà innalzato ulteriormente quanto e quando sarà necessario. Bitcoin Cash inoltre integra funzionalità di supporto per Smart Contracts, gestione di nuove monete (token), privacy migliorata e molto altro. Ma tornando al tema principale, quello che ti interessa di più è l’effetto finale principale, cioè che con BTC per poter effettuare una transazione bisogna competere economicamente in un’asta pagando una commissione più alta degli altri. Ad Agosto 2020 una transazione BTC costa mediamente 5 euro, ma potenzialmente in futuro potrebbe arrivare a costarne 100 o anche 1000, mentre le transazioni BCH costano e costeranno sempre meno di 1 centesimo di euro. Usare BTC per importi inferiori a diverse decine di migliaia di euro non avrebbe senso. Bitcoin Core (BTC) non andrebbe neanche preso in considerazione per importi piccoli perché i costi delle commissioni per le transazioni sarebbero più alti del valore acquistato. Questo aspetto fa si che l’utilità di BTC si ridurrà nel tempo e quindi limitandone il potenziale di crescita e di conseguenza rendendo BCH molto più idoneo sia come moneta, sia come riserva di valore. Bitcoin Cash è la tua sola possibilità, ora.Nel 2008, Satoshi Nakamoto creò Bitcoin. Oggi viene considerato come oro digitale, ma ha il vantaggio di essere ancora più scarso dell’oro. La quantità di bitcoin è limitata a 21 milioni di unità. La politica monetaria di Bitcoin è automatizzata e prevedibile, è tutto scritto nel codice con cui è costituito il protocollo. La generazione dei 21 milioni di bitcoin avviene attraverso la produzione (mining) di blocchi che costituiscono la blockchain, e si dimezza ogni 210 mila blocchi minati (un periodo che dura circa 4 anni). Se non ti è ancora chiaro il potenziale e quanto sia un affare acquistarlo oggi, considera quante persone esistono al mondo e quante conosci che già utilizzano questo strumento. Per semplificare, pensiamo anche solo all'Italia: attualmente ci sono oltre 26 milioni di famiglie, più di quante sono le unità di Bitcoin. Molte di loro potranno possederne solo una piccola frazione.Conclusioni.Proteggere il tuo patrimonio richiede il tuo impegno nell’educare te stesso sugli aspetti riguardanti il denaro. Devi fare uno sforzo per superare quello che il sistema scolastico insegna da sempre, e per comprendere le dinamiche che rendono BCH superiore a BTC. Riuscendo ad andare oltre sarai in grado di smettere di seguire ciecamente le masse e prendere le decisioni migliori per proteggere i tuoi risparmi. Allarga i tuoi punti di vista quando fai le tue valutazioni. Da quel momento in poi capirai che Bitcoin Cash è la tua unica possibilità. Che ti piaccia o no, dovrai essere concreto per prenderti cura veramente del tuo futuro economico. Se lo sarai, finirai a comprare Bitcoin Cash per avere il controllo completo, per aumentare la tua ricchezza e per tenerla al sicuro per molti anni.Mercoledì, 29 aprile 2020BCH, BTC e BSV - Il punto della situazione![]() Da quando mi sono avvicinato al mondo Bitcoin nel 2011 a oggi, sono accadute moltissime vicende e vorrei raccontarle cercando di riassumerle il più possibile, nonostante l’argomento sia piuttosto ampio. Cominciamo dall’inizio: Bitcoin è un concetto, un protocollo, definito nel documento tecnico (whitepaper) pubblicato nel 2009 da Satoshi Nakamoto. Esistono diverse decine di implementazioni, ma le tre più conosciute e rilevanti sono: Bitcoin (BTC), Bitcoin Cash (BCH) e Bitcoin Satoshi Vision (BSV). Con la parola Bitcoin farò riferimento al concetto definito whitepaper, mentre quando mi riferirò alla moneta userò la sigla che la contraddistingue (BTC, BCH, BSV...). Pillole sul funzionamento. Sostanzialmente si tratta di un database replicato in tante copie (una per ogni nodo della rete), mantenuto consistente dalle proprietà matematiche della crittografia che come sigilli rendono impossibile l'alterazione del contenuto. Questo database viene aggiornato attraverso il collegamento di blocchi di dati costituiti da transazioni valide, ognuno dei quali, per come sono definite le regole del protocollo, viene generato mediamente ogni 10 minuti e accodato al blocco precedente per formare la blockchain. Una transazione consiste in un messaggio che dichiara il cambiamento di proprietà di una quantità di bitcoin stabilita da colui che dispone della chiave crittografica segreta alla quale sono stati assegnati in precedenza. Questa transazione una volta generata e firmata, viene pubblicata e diffusa a tutti i nodi della rete bitcoin che l'accettano se è valida, e cioè se la firma e l'importo sono coerenti con il bilancio contenuto nei blocchi precedenti che costituiscono la blockchain. Nel caso in cui venisse pubblicata una transazione incoerente o invalida, essa verrebbe semplicemente ignorata e scartata. Nel periodo di tempo compreso tra quando una transazione viene generata e pubblicata e quando viene inclusa in un blocco, la transazione si dice non confermata o 0 conferme. Il numero di conferme indica quanti blocchi sono stati aggiunti alla blockchain dal momento della sua inclusione. Maggiore è il numero di conferme, maggiore è la certezza che la transazione sia definitiva, in quanto per poterla falsificare, modificare o annullare, sarebbe necessario ricreare un numero di blocchi pari alla quantità di conferme più uno, mentre il resto del mondo continua ad aggiungere nuovi blocchi, operazione pressoché impossibile da realizzare. Quando una transazione raggiunge almeno 6 conferme essa si ritiene praticamente sicura e con almeno 10 conferme immutabile. Un breve riassunto della storia. BTC è stata la prima implementazione di Bitcoin, comparsa il 3 gennaio 2009. Quando nel 2014 l'adozione cominciò ad aumentare sensibilmente, ci si trovò a dover affrontare il problema della scalabilità. Infatti nei primi mesi di funzionamento, Satoshi Nakamoto, introdusse una regola che stabiliva la dimensione massima di 1 MB per i blocchi che compongono la blockchain. Si trattò di una misura temporanea introdotta per evitare abusi del protocollo quando era ancora in fase sperimentale, e con l'aspettativa di rimuoverlo a seguito dell’aumentare dell’adozione, e cioè quando la quantità di transazioni fossero aumentate al punto di renderlo un limite. Fu ovvio per tutti che la soluzione fosse quella di ampliare o rimuovere quel parametro ma, in un momento ben preciso, un gruppo di persone cambiò radicalmente opinione. Si tratta di un gruppo di sviluppatori (core devs) molti dei quali si aggregarono quando bitcoin era già diventato piuttosto popolare, che avevano una cosa in comune: erano assunti da un'azienda nuova (Blockstream, che chiamerò d’ora in poi BS), finanziata da banche, assicurazioni e istituzioni finanziarie, e coordinati principalmente da due esponenti perniciosi: Adam Back e Gregory Maxwell. La nuova strategia fu basata sul terrorismo mediatico contro il miglioramento del protocollo, con una propaganda finanziata, basata sull'errata concezione per cui togliere il limite di 1 MB per la dimensione dei blocchi sarebbe stato distruttivo, cercando di convincere tutti che il modo giusto per far scalare Bitcoin fosse quello di usare protocolli aggiuntivi sui quali effettuare le transazioni, che a loro volta usassero Bitcoin solo per "fissare" di tanto in tanto i bilanci (compensazione). Per raggiungere il loro scopo avviarono una politica di conquista e censura: i principali forum usati per le discussioni e la divulgazione di Bitcoin (come bitcointalk e il subreddit r/bitcoin) furono acquisiti e censurati, eliminando ogni possibilità di confronto e permettendo solo discussioni conformi al loro obiettivo. La prova è che tutt'ora su queste piattaforme vengono applicate delle norme talmente restrittive che chiunque in un messaggio dovesse menzionare un punto di vista anche solo differente dal loro, viene bloccato, bandito dalla discussione e il relativo messaggio cancellato. Il tutto è documentabile attraverso una semplice ricerca. Nel frattempo BS e i core dev tentarono di screditare uno ad uno tutti gli sviluppatori che non accettarono di sostenere la loro narrativa attraverso attacchi personali. Fecero allontanare persone importanti quali Gavin Andresen (a cui Satoshi Nakamoto aveva affidato direttamente la continuazione del progetto Bitcoin), Mike Hearn che lavorò al codice sin dagli albori, insieme a Satoshi Nakamoto, e tutti coloro che ebbero intuito cosa stesse succedendo. Facendo piazza pulita di tutti i liberi pensatori, rimodellarono il progetto sviluppo di Bitcoin, modificandone lo scopo da moneta mondiale peer to peer a oro digitale e bene rifugio, sostenendo argomentazioni totalmente senza senso, ma che molte persone non ebbero e tutt’ora non hanno avuto modo di comprendere. La convinzione più diffusa è che le transazioni non sarebbero dovute essere memorizzate sulla blockchain di bitcoin ma su Lightning Network (LN per semplicità), un protocollo di secondo livello, che risulta estremamente complesso e che presenta delle criticità intrinseche nel sistema di funzionamento al punto da renderlo praticamente inutilizzabile. Agli occhi di uno sviluppatore esperto queste problematiche furono evidenti sin dall'inizio, ma essendo tecnicamente complicate, permise ai core dev di far credere che questa sarebbe stata la soluzione definitiva (ad oggi, dopo oltre 5 anni di sviluppo, LN non funziona ancora e continuano ad essere trovate molte vulnerabilità e vettori di attacco). Bugie, bugie, bugie... I core dev hanno diffuso un'ampia serie di credenze concettualmente sbagliate grazie alla censura e al controllo dei canali principali di comunicazione. Per brevità descrivo solo le principali, ma si trova ampia documentazione sui canali non censurati (come il subreddit r/btc). Prima di approfondire i prossimi punti è necessario capire cosa sia effettivamente un hard fork: si tratta del metodo previsto in Bitcoin per effettuare un miglioramento del protocollo, una modifica che implica nuove regole che però lo rendono incompatibile con la versione precedente, e che richiede un aggiornamento del software di tutti i nodi della rete . La blockchain è una struttura che archivia i dati composta da blocchi concatenati uno all'altro. Mediamente viene aggiunto un nuovo blocco di dati ogni 10 minuti. I nodi non aggiornati non sarebbero in grado di accettare i nuovi blocchi con le nuove regole, quelli aggiornati si. Questa situazione potrebbe risultare in uno split, cioè la divisione della blockchain in due rami, uno costituito solo da blocchi con regole vecchie e uno invece con quelle aggiornate. Lo split penalizza notevolmente il ramo sul quale c’è la minore quantità di miner, creando un incentivo a schierarsi tutti verso il ramo di maggioranza. Eliminare il limite di 1 MB significa dover effettuare un aggiornamento delle regole del protocollo e quindi effettuare il cosiddetto hard fork. Nel momento in cui venisse adottato, i nodi che non fossero aggiornati non sarebbero in grado di accettare i blocchi con dimensioni maggiori. La prima bugia sostiene che gli hard fork siano distruttivi e con molta probabilità causano lo split. Il protocollo Bitcoin è ingegnerizzato per evitare che questo succeda, a meno che lo split sia intenzionale. Nel momento in cui la maggior parte della rete (costituita dai miner) implementano le nuove regole, l'eventuale ramo che accetta soltanto quelle vecchie diventa disfunzionale, proprio a causa della minor quantità di miner presenti. Nel ramo di minoranza le transazioni richiederebbero lunghissimi tempi di conferma e il costo per effettuare il mining risulterebbe così alto che come conseguenza verrebbe naturalmente abbandonato. In molte cryptovalute alternative avvengono hard fork regolari e questi non hanno mai causato problemi. Se invece si vuole effettuare intenzionalmente uno split, non è possibile comunque evitarlo. La seconda bugia si basa sul fatto che tutti gli utenti di Bitcoin dovrebbero ospitare un full node, cioè un computer che conserva tutta la blockchain nella sua interezza, e che questo è l'unico metodo che permette di avere la certezza che le proprie transazioni siano affidabili, oltre che mantenere la rete onesta e decentralizzata. In realtà non è necessario possedere un full node poiché grazie alle proprietà matematiche della crittografia si possono avere le prove della validità delle transazioni senza necessariamente ripercorrere tutta la storia della blockchain. Anche questo è ben spiegato nel whitepaper. Solo chi svolge l'attività di mining o fornisce servizi specifici (come alcuni gestori di portafogli) hanno la necessità di usufruire di un full node. La terza bugia riguarda la credenza che se i blocchi fossero più grandi di 1 MB gli utenti di Bitcoin non potrebbero permettersi di gestire un full node e si perderebbe la decentralizzazione. Il costo di mantenere un full node può influire anche sensibilmente sull’economia domestica, ma diventa un costo trascurabile per gli operatori professionali (miner, wallet, servizi vari). Gli hard disk sono sempre più capienti e veloci, così come i computer e la loro memoria. Non si potrà aumentare la dimensione dei blocchi all’infinito ma certamente non sarebbe un problema portarla a centinaia di MB (soluzione gestibile già con i computer odierni) che risolverebbe tutti i problemi di scalabilità per diversi anni, tempo sufficiente a far evolvere ulteriormente tecnologie e software per poter arrivare a supportare il fabbisogno finanziario mondiale. Che senso ha limitare il protocollo per farlo girare su sistemi economici domestici che costerebbero meno del costo di una singola transazione sulla rete? Proprio nessuno. Senza considerare che commissioni così alte sono un fortissimo deterrente alla diffusione dell'utilizzo di questa tecnologia e non un incentivo a mantenere decentralizzata la rete. Con i blocchi da 1 MB non esiste abbastanza capacità per ospitare anche solo le transazioni necessarie per utilizzare LN. Con 8 miliardi di persone e una capacità media di 400.000 transazioni al giorno, ogni persona può eseguire in media una sola transazione ogni 54 anni. Inoltre essendo lo spazio disponibile limitato, i miner selezionano e approvano le transazioni che offrono commissioni più alte fino a riempire il blocco e lasciando in attesa le altre, creando quindi una specie di asta. Nella storia di Bitcoin le transazioni sono arrivate a costare ben oltre i 50 euro l'una, nonostante la diffusione della rete sia ancora minuscola. I miner sono finanziati dalla generazione di nuovi bitcoin e dalla somma delle commissioni offerte dalle transazioni che possono includere nei blocchi. Siccome il numero di transazioni includibili nei blocchi è molto limitato e la generazione di nuovi bitcoin si riduce nel tempo tendendo a zero, le commissioni dovranno per forza raggiungere cifre ancora più alte, altrimenti o i miner abbandoneranno l’attività riducendo di conseguenza la sicurezza della rete. Un’altra critica a sfavore di BTC è che per poter implementare LN senza effettuare un hard fork, avrebbero dovuto necessariamente modificare il formato delle transazioni. Utilizzarono quindi uno stratagemma (soft fork) per generare delle transazioni accettate da tutti i nodi, ma le cui funzionalità sarebbero state riconosciute solo dai nodi aggiornati. Questa soluzione è stata chiamata SegWit e, al prezzo di aver complicato enormemente il codice di Bitcoin, permise di generare delle transazioni con le firme crittografiche separate dalle altre informazioni della transazione stessa, annullando oltretutto il concetto di "catena di firme digitali" in quanto queste ultime non vengono più scritte nella blockchain ma in un database separato. SegWit è un debito tecnologico non trascurabile in quanto i nodi che dovessero smettere di supportarlo tratterebbero queste transazioni come "spendibili da chiunque", e quindi ora che è stato introdotto non si potrà più rimuovere. Tra le varie strategie per convincere l'opinione della comunità ad accettare SegWit, sfruttarono un'ulteriore bugia, cioè fecero credere che la rimozione delle firme dalla blockchain avrebbe ridotto di molto lo spazio occupato da ogni transazione, al punto di riuscire a far contenere in 1 MB una quantità di transazioni equivalente a quella di blocchi da 2 - 4 MB. A tre anni di distanza, se guardiamo le statistiche, possiamo vedere che la media effettiva è che nei blocchi da 1 MB le transazioni SegWit consentono di far contenere l'equivalente di 1,2 MB e solo in rarissimi casi si è arrivati a 1,4 MB di transazioni nel formato originale. Le transazioni di tipo SegWit a Gennaio 2020 erano il 58% del totale, a fine Aprile la quota è scesa al 47%. La reazione della comunità. La situazione tragica in cui si trovò la comunità, totalmente divisa in due parti tra i big blocker che volevano mantenersi coerenti con l’idea di quello che Bitcoin sarebbe dovuto diventare e gli small blocker, convinti che il limite di 1 MB fosse una miglioria, non lasciò altra scelta, cioè dividere la blockchain prima che le modifiche permanenti come SegWit sarebbero state implementate. La maggior parte degli early adopters, cioè coloro che hanno conosciuto Bitcoin ai suoi albori e contribuito alla sua diffusione, si organizzarono per tentare di salvare il futuro di Bitcoin come moneta di scambio peer-to-peer attraverso uno split intenzionale, programmato al blocco numero 478558 e avvenuto l’1 agosto 2017, dividendo la blockchain in due rami: BTC con SegWit, il limite di 1 MB e le nuove regole, e BCH con un nuovo limite temporaneo da 8 MB sui blocchi e con il supporto delle caratteristiche che rendono il whitepaper di Satoshi Nakamoto un'idea rivoluzionaria. Con una serie di successivi hard fork la rete BCH aumentò ulteriormente la dimensione massima dei blocchi a 32 MB, grandezza che continuerà ad essere ampliata in seguito all’esigenza e prima che diventi un limite. Sono state aggiunte anche ulteriori funzionalità tra cui la riattivazione di alcuni comandi usati nelle transazioni programmabili, che invece i core dev hanno disabilitato. Queste funzionalità hanno consentito molte migliorie, tra cui la creazione del protocollo SLP (Simple Ledger Protocol) per gestire nuovi token sulla blockchain BCH. Sono state implementate le Schnorr Signatures che consentono di ottimizzare lo spazio necessario sulla blockchain per la firma di transazioni complesse e di sviluppare nuove possibilità di utilizzo. La nascita di BCH è stata pensata per portare avanti la visione originale di Satoshi Nakamoto e di fatto il suo sviluppo procede speditamente così come la sua adozione nel mondo. Ulteriore confusione. Lo split BTC/BCH è stato preso di esempio da diversi altri gruppi di sviluppo, i quali hanno generato ulteriori split che hanno creato (in alcuni casi anche volontariamente) un po' di confusione, anche se sono praticamente irrilevanti. Per conoscenza ne ricordo qualcuno, tra cui BTG (Bitcoin Gold) e BCD (Bitcoin Diamond), che comunque non hanno mai ottenuto una reale adozione. Poco più di un anno dopo invece, un altro gruppo di sviluppatori, col supporto di Calvin Ayre e Craig Wright (colui che continua a sostenere di essere Satoshi Nakamoto fabbricando prove palesemente false) hanno dato vita a un ulteriore split, BSV (Bitcoin Satoshi Vision) cercando di togliere a BCH l'immagine del protocollo originale di Satoshi Nakamoto. e creando molta confusione. Non solo il protocollo BSV non presenta miglioramenti di funzionalità, ma hanno anche tolto ciò che era stato implementato già da tempo, come la tecnologia P2SH (Pay To Script Hash). Questa involuzione rende impossibile implementare schemi di firma congiunta/disgiunta e la programmabilità dei pagamenti. BSV è stato rimosso da quasi tutti gli exchange, è supportato da pochissime aziende e da pochissimi servizi ed è totalmente irrilevante. Per simulare una consistente attività sulla rete qualcuno sta riempiendo la sua blockchain di inutili dati, tra cui misurazioni meteo. Falsi miti. Mentre tutte le monete generate dai vari fork vengono praticamente ignorate dalla comunità BTC, BCH viene costantemente attaccato e diffamato con accuse senza senso. Vediamo quali sono le falsità più popolari: Falsità 1: BCH è centralizzato. Niente di più insensato. Le mining-pool principali che raccolgono una potenza di calcolo rilevante sono più di 10, una situazione molto simile a quella in cui si trova BTC. Inoltre BCH dispone di diversi team che sviluppano in modo indipendente il software per BCH, rendendolo più decentralizzato e sicuro. Falsità 2: Roger Ver è il CEO di BCH. Roger Ver è stato tra le prime persone a capire e a credere in Bitcoin già nel 2011. Ha investito in molte startup operanti nel settore crypto e fintech e ha da sempre sostenuto Bitcoin come un sistema di pagamento peer to peer. Non è stato lui a creare BCH, come erroneamente si legge nei forum censurati, bensì ha sempre cercato di supportare BTC e l’aumento della dimensione dei blocchi. Il suo passaggio a BCH è avvenuto mesi dopo il fork, quando i coredev hanno sabotato il piano SegWit/2x (cioè l’ampliamento della dimensione dei blocchi a 2 MB dopo l’implementazione di SegWit). Falsità 3: Nessuno usa BCH. È vero che il numero di transazioni sulla blockchain BCH è ancora inferiore rispetto a BTC, ma è in forte via di sviluppo. A differenza di BTC che è stato abbandonato da molte aziende per colpa della lentezza e del costo delle transazioni, BCH si sta diffondendo esponenzialmente come metodo di pagamento. I blocchi grandi lo rendono economico e veloce da usare. Falsità 4: BCH non è sicuro. Sebbene la potenza di calcolo della rete BCH in questo periodo è nettamente inferiore a quella BTC (la potenza di calcolo tra BTC e BCH si spartisce proporzionalmente al valore della rispettiva moneta), la rete BCH non è insicura. Effettuare un cosiddetto 51% attack è talmente costoso che nessuno lo ha mai fatto seriamente. E se si volesse avere una sicurezza di immutabilità pari a quella di BTC sarebbe sufficiente aspettare un numero di conferme più alto (oggi circa 50). Falsità 5: Bcash Btrash, e nomignoli vari. Questa categoria è rappresentata dalle persone più infantili che si divertono a storpiare i nomi dei token per prenderli in giro. Bitcoin Cash non è moneta di serie b, tantomeno moneta spazzatura. Ricordo che è la versione di Bitcoin che somiglia maggiormente al concetto di moneta elettronica senza intermediari, e subisce costantemente attacchi diffamatori perché a differenza di BTC, BCH continuerà a funzionare sempre e ad essere efficace, proprio come previsto da Satoshi Nakamoto nel whitepaper del 2009. Il riassunto. BCH esiste per mantenere attivo il concetto originale di Bitcoin. BTC non è più un “sistema monetario peer 2 peer di pagamento” ma un sistema di gestione delle compensazioni. BSV cerca di rubare la fama di BCH proponendo se stesso come concetto originale di Bitcoin, cercando di creare molta confusione tra i due. BSV è supportato da pochissimi exchange al mondo e da pochissime aziende. BCH è quello che sarebbe dovuto essere Bitcoin secondo la visione di Satoshi Nakamoto. BTC e BSV sono entrambi tentativi di sabotaggio. La consapevolezza di questa situazione si sta piano piano diffondendo e le persone cominciano ad avere una visione chiara. Conclusione. Non sono contrario allo sviluppo di modelli di scalabilità su layer differenti, che ben si adatterebbe per esempio per le microtransazioni, ma dovrebbero essere ad uso volontario e opzionali. Se diventassero l'unico modo per poter usare le cryptovalute, sarebbe un problema. Spero che questa lettura sia stata utile e piacevole. Anche io come molti early adopters ho la visione di un mondo le cui transazioni possono venire affidate tutte alla blockchain, e vedo in Bitcoin (BCH) le caratteristiche per realizzarla. Lunedì, 7 agosto 2017Bitcoin Core e Bitcoin Cash![]() Quando viene effettuata una nuova transazione, quest'ultima viene pubblicata sulla rete e resta in attesa che un "miner" la raccolga e la includa in un "blocco" della blockchain, guadagnando sulla commissione offerta e rendendo la transazione "confermata" e immutabile. In un blocco ci stanno circa 1800 transazioni, e un blocco viene generato in media ogni 10 minuti. Se vengono prodotte più transazioni, i miner sceglieranno di includere quelle che offrono una commissione più alta, poiché li farebbe guadagnare di più, e lasciando in coda quelle eccedenti per il blocco successivo. Il costo di commissione diventa una specie di "asta" in cui offrendo più degli altri si ottiene la precedenza per la conferma della transazione, offrendo troppo poco si rischierebbe di non vederla mai confermata. Il costo di commissione inoltre dev'essere calcolato in funzione della complessità della transazione (in questo post non entro nei dettagli tecnici), ma basta sapere che in questi giorni per ottenere una conferma veloce si può arrivare a spendere l'equivalente di 5 euro, mentre potrebbero essere sufficienti 50 - 80 centesimi per vederla confermata in un giorno. La stima del costo di commissione viene calcolata automaticamente dal portafogli bitcoin. Esistono due modi principali per poter estendere il limite del numero di transazioni sulla rete: uno è aumentando la dimensione dei blocchi per mezzo di un "hard fork", che prende il nome di Bitcoin Cash e porta le 1800 transazioni ogni 10 minuti ad oltre 14000, l'altro modo è quello di effettuare le transazioni al di fuori della blockchain sincronizzandola di tanto in tanto, perseguito da Bitcoin Core. Un hard fork è il modo di aggiornare il protocollo Bitcoin attraverso l'introduzione di una o più nuove regole non compatibili con quelle precedenti, che richiede un aggiornamento del software che genera i blocchi, e che nel momento in cui viene attivato produce un nuovo ramo della blockchain. Per comprendere meglio il concetto, lo si può visualizzare come se si formasse un bivio. Il ramo supportato da molti miner continuerebbe a funzionare normalmente, mentre l'altro diventerebbe inutilizzabile e verrebbe abbandonato. Ma se l'hard fork fosse contenzioso, e si volesse mantenere attivo anche il ramo meno supportato, esistono delle tecniche per permetterne la sopravvivenza anche con il supporto di pochi miner, generando di fatto una nuova moneta. Siccome la necessità di poter effettuare molte più transazioni è contingente, e la comunità bitcoin non ha trovato alcun compromesso, si è creata una rottura che ha originato un "hard fork" contenzioso, avvenuto Martedì 1 Agosto, che ha dato origine ad una nuova moneta, "Bitcoin Cash", il cui funzionamento è identico a Bitcoin, ma la cui caratteristica è quella di supportare un maggior numero di transazioni permettendo di generare blocchi più grandi. Tutti coloro che possedevano bitcoin al momento di questo hard fork, avvenuto al blocco 478558 generato attorno alle ore 13 di Martedì 1 Agosto, si troveranno quindi ad avere anche lo stesso numero di "bitcoin cash", usabili in modo più o meno automatico a seconda del wallet usato. Sarà molto interessante osservare gli sviluppi e vedere se sarà più funzionale la soluzione adottata da Bitcoin Core (abbreviato in BTC), con transazioni su piattaforme diverse dalla blockchain (come la Lightning Network), molto sofisticata e complessa, in sviluppo da alcuni anni e ancora incompleta, oppure la soluzione di Bitcoin Cash (moneta BCH, chiamata erroneamente da qualcuno BCC) che è già usabile, il cui unico effetto collaterale è quello di generare una blockchain che occupa più spazio, ma che non dovrebbe rappresentare un problema visto che i prezzi di hard disk e banda internet continuano a diminuire drasticamente nel tempo. Saranno necessari alcuni mesi per capire se l'esperimento Bitcoin Cash avrà un futuro, per chi vuole rischiare può essere un'opportunità ottenerne qualcuno, considerando che ha un prezzo iniziale relativamente basso (oggi leggermente al di sotto di 200 €), ricordandosi sempre che avendo pochi giorni di vita potrebbe anche scomparire. Tra le due, la soluzione BCH è la mia preferita: una transazione ad alta priorità sulla rete BCH costa molto meno di 0.01 € mentre la stessa transazione su BTC sarebbe potuta costare $ 5 o più. Se questo vantaggio venisse percepito dal mercato, il valore di BCH potrebbe superare di molto quello di BTC. Staremo a vedere! Mercoledì, 29 marzo 2017Il grande dibattito sulla dimensione dei blocchi. AKA: Free bitcoin!
Originariamente questo è un post che ho scritto su Facebook. Ho deciso di copiarlo qui per mantenerne la visibilità e ho anche scritto un post su Reddit traducendolo in inglese:
Venerdì, 25 novembre 2016Bitcoin a persona![]() http://bitcoinsperperson.com/ Sono alcune statistiche interessanti che dovrebbero aiutare a capire l'opportunità che bitcoin ancora offre. Ne traduco il contenuto per chi non avesse dimestichezza con l'inglese. Nel tempo i dati riportati cambieranno sensibilmente, ma nel momento in cui sto scrivendo questo articolo, il testo riporta: Bitcoin esistenti / popolazione mondiale Questo significa che convertendo oggi 500 euro di risparmi in bitcoin, se bitcoin si dovesse diffondere capillarmente, si rientrerebbe nelle 700.000 persone più ricche del mondo. Un rischio minuscolo per un guadagno potenzialmente enorme. Inoltre il sito conclude riportando una citazione di Satoshi Nakamoto: Potrebbe aver senso cercare di ottenerne un po' prima che avranno successo. Se abbastanza persone penseranno allo stesso modo, diventerà una profezia auto-avverante." Mercoledì, 26 ottobre 2016Bitcoin: questo sconosciuto![]() La prima tipologia è costituita dalle persone che non riescono a capirne il funzionamento, con frasi come: "Non tocco le crittovalute perché non riesco a comprenderle". "Il concetto di bitcoin è favoloso ma la tecnologia che ha alla base mi spaventa", "Non sono capace di usarlo e non riesco a fidarmi del mio wallet o delle agenzie di scambio". La seconda tipologia invece è la conseguenza di una grande o totale disinformazione, con affermazioni di questo tipo: "Bitcoin è usato dai criminali per transazioni illegali (droga, armi, ...)", "Ho sentito dire che bitcoin non è in grado di supportare la crescente richiesta, non ricordo bene il ragionamento ma ci sono due soluzioni per il futuro, comprare bitcoin con la soluzione sbagliata me li fa perdere tutti", "Bitcoin è troppo caro andavano comprati quando valevano 10 euro". Mi piacerebbe dare contributo a chiarire questi dubbi per poter comprendere qualcosa in più su questa tecnologia, che essendo originale e diversa da qualsiasi altra cosa esistita prima non è facile da assimilare. Uno dei vantaggi più grossi di bitcoin, che rappresenta una fortissima innovazione, se non il motivo principale per cui vi è tutto questo interesse, è che consente di avere la completa proprietà del denaro. Facciamo un paragone: quando si effettua un deposito in banca, si cede la proprietà dei soldi alla banca stessa. In cambio la banca garantisce un credito. Quando si effettuano i pagamenti con un bonifico bancario o con la carta di credito, si invia alla banca una "richiesta" di effettuare l'operazione di trasferimento del credito dell'importo desiderato verso il beneficiario. La banca (o qualsiasi intermediario nell'operazione) potrebbe anche rifiutare di eseguirla. Con bitcoin invece si può disporre del proprio denaro come si vuole, non è necessario avere intermediari, si hanno l'effettiva proprietà e il completo controllo dei soldi. Le transazioni, una volta confermate, sono definitive e non possono essere modificate. Questo comporta però anche un aumento di responsabilità non potendo rimediare ad eventuali errori (come l'invio di un importo errato) o di perderli (magari per causa di un hacker). Il rischio è reale, ma i software per la gestione dei bitcoin (wallet) si sono evoluti nel tempo e già oggi sono disponibili degli strumenti che rendono tutto molto semplice ed allo stesso tempo sicuro. Le migliorie vengono introdotte sempre più velocemente grazie anche alla rapida adozione di questa moneta. Un'altra caratteristica molto importante e che cambia completamente il modo in cui oggi viene gestito il denaro è che tutto il protocollo sul quale funziona bitcoin è pensato per non avere la necessità di fidarsi di qualcuno, in gergo si dice che è "trustless". Con i soldi convenzionali dobbiamo fidarci del fatto che la banca nella quale abbiamo depositato i risparmi non fallisca, dobbiamo fidarci che lo stato non si inventi qualche legge di salvataggio che autorizzi prelievi forzosi sui conti correnti, dobbiamo fidarci che il debito pubblico non faccia crollare l'economia sottostante, dobbiamo fidarci che la banca restituisca i soldi il giorno in cui si andrà a prelevare, dobbiamo fidarci che i contanti ricevuti per un pagamento non siano falsi e così via, la lista potrebbe essere molto lunga. Con bitcoin è tutto risolto nel protocollo. I soldi sono depositati su dei conti a cui ha accesso esclusivamente il proprietario. Non esiste un ente che emette bitcoin, che li vende, che li crea, o che li gestisce. Non dipendono da alcun governo e non è possibile creare bitcoin falsi. E la tipica obienzione "i bitcoin sono numeri e non valgono niente" è falsa: anche i conti correnti bancari sono dei numeri. Anche il valore di un grammo di oro non è garantito, ma deriva dalla sua utilità come riserva di valore e dalla richiesta del mercato. Che bitcoin abbia valore è anche un fatto: nel 2009 un bitcoin valeva meno di un centesimo di euro, sette anni dopo (27 ottobre 2016) ne vale 620. Questo valore deriva dalla sua effettiva utilità ed è determinato dall'equilibrio di richiesta ed offerta. Bitcoin si è quindi dimostrato anche un'ottima riserva di valore, al contrario delle monete tradizionali: i risparmi mantenuti in euro perdono il loro potrere di acquisto. Con la stessa quantità di euro nel 2006 si potevano comprare molti più beni nel 2016, e anche se siamo riusciti ad ottenere degli interessi su un deposito, questi non sono sufficienti a pareggiare il valore iniziale. La continua immissione di nuovo denaro generato dalle banche centrali ne è la causa principale. Per dare un'idea più concreta esaminiamo la Banca Centrale Europea, emettitrice dell'Euro. Inizialmente lo statuto non prevedeva la possibilità di emettere nuova moneta oltre ai 2000 miliardi di euro che rappresentavano il valore stimato dell'eurozona, dando solamente la possibilità di acquistare occasionalmente delle obbligazioni di attività finanziarie attraverso delle aste di liquidità. Nel 2011 però ha cominciato ad effettuare delle azioni temporanee, effettuando prestiti (LTRO) per un totale di circa 1000 miliardi di euro (con denaro generato dal nulla), che sarebbe dovuto essere restituito tre anni dopo, impegno che poi è stato rispettato da poche banche. A Marzo 2015 ha dato il via ad un Quantitative Easing cioè la produzione di 60 miliardi di euro al mese fino a settembre 2016 per comprare obbligazioni di stato e di attività finanziarie. A dicembre 2015 il QE è stato prolungato fino a Marzo 2017. A Marzo 2016 il QE è stato portato da 60 a 80 miliardi di euro al mese. Situazioni simili accadono anche alle altre valute (USD, CNY, JPY, ...). Un altro aspetto curiosamente importante è che le regole europee non vietano la generazione di denaro per finanziare spese militari, che possono essere effettuate senza autorizzazione preventiva dalle istituzioni politiche. Bitcoin non consente la generazione/emissione di nuova moneta oltre ai 21 milioni di unità previsti dal protocollo e la conseguenza è che non è necessario fidarsi dell'onestà di un gruppo di persone come nel caso delle banche centrali. Non può essere nemmeno usato per finanziare le guerre. Il processo con cui funziona bitcoin è totalmente trasparente e verificabile da chiunque ne abbia interesse. Il fatto che bitcoin venga usato dai criminali è possibile, ma di sicuro non rappresenta per loro la scelta migliore in quanto, seppur anonime, le transazioni bitcoin lasciano una traccia indelebile sulla blockchain e quindi tutt'ora il sistema di pagamento e riciclaggio preferito dai professionisti del settore restano i dollari. Esiste una effettiva problematica sulla scalabilità e cioè sulla possibilità di gestire un numero di transazioni sufficientemente ampio per l'utilizzo quotidiano di ogni abitante del pianeta, ma esistono anche diverse soluzioni sulle quali molti programmatori stanno lavorando. Il rischio di comprare i "bitcoin sbagliati" è un argomento complesso ed attualmente non esiste. Nella remota possibilità in cui la blockchain di bitcoin dovesse dividersi in due (fork) se prima della divisione si possedessero 10 bitcoin, dopo la divisione ci si troverebbe ad avere 10 "bitcoin nuove regole" e 10 "bitcoin vecchie regole", e quindi non si perderebbe tutto. Sul fatto che bitcoin sia troppo caro invece bisogna considerare che è tutto relativo: il protocollo bitcoin consente di lavorare con 8 decimali e l'unità più piccola (0,00000001 bitcoin, o meglio 1 satoshi) oggi vale 6 milionesimi di euro. Considerando che l'aggregato monetario M3 mondiale è stimato in circa 75 mila miliardi di euro, il giorno in cui bitcoin verrà usato quotidianamente a livello mondalie 1 bitcoin dovrebbe valere ben oltre 3 milioni e mezzo. Oggi ne vale solo 620. Sembra ancora troppo caro? Per chi ha compreso bene i concetti sui quali bitcoin è basato, diventa facile intuire quanto sia migliore e potenzialmente affidabile bitcoin rispetto all'euro. Ricordo però che l'economia di bitcoin in proporzione è ancora molto piccola e quindi il valore potrebbe variare anche repentinamente. Se siete arrivati a leggere fino a qui, ed è venuta la tentazione di ottenere qualche bitcoin (o frazione) è bene tenere presente anche questi ultimi consigli: 1) Dopo la scoperta di bitcoin sono nate moltissime altre crittovalute (Namecoin, Litecoin, Dogecoin, Ethereum, Dash, Monero e centinaia di altre) ognuna con la presunzione di essere la migliore. Ad oggi nessuna di queste ha raggiunto un'adozione sufficiente, alcune sono state abbandonate e non sono più sviluppate, investire in un'alternativa a bitcoin è molto rischioso e sconsiglio di farlo a meno che non si è molto esperti e si sa esattamente cosa si sta facendo. Non è saggio cedere a proposte tipo: "Il valore di bitcoin è salito di 1000 volte, compra quest'altra crypto per poter avere gli stessi guadagni". 2) Considerata la complessità dell'argomento, si sono attivati anche molti truffatori che addirittura vendono cryptovalute che non esistono in multi-level-marketing facendo presentazioni professionali. Un esempio per tutte è OneCoin. Cadere in queste trappole significa perdere i propri soldi. 3) Le chiavi private (crittografiche) sono l'unico strumento che determinano la proprietà dei bitcoin. È di fondamentale importanza scegliere un wallet che consente di avere il pieno controllo delle chiavi private. Alcuni wallet, specialmente quelli accessibili attraverso un sito web non offrono questa possibilità. Consiglio di usare Melis Wallet ( https://melis.io/ ) oppure uno di questi https://bitcoin.org/it/scegli-il-tuo-portafoglio . 4) Non lasciare mai i propri bitcoin sull'exchange (agenzia di scambio), è come lasciare i propri contanti ad uno sconosciuto. Se si utilizza un exchange per comprare bitcoin (come kraken.com o bitstamp.net). Dopo averli comprati, è fondamentale trasferirli sul proprio wallet. 5) Ritengo sia molto importante avere dei bitcoin nel portafogli, ma consiglio di non investire più di quanto si è disposti a perdere. Il rischio di perdita è molto basso se proporzionato alla probabilità di successo e alle potenzialità, ma non è nullo e non vorrei avere qualcuno sulla coscienza! ![]() Non resta che augurare buon bitcoin a tutti! Venerdì, 1 luglio 2016Cosa sarebbe successo investendo/risparmiando 10 euro al mese in bitcoin![]() Nonostante questo, nel tempo il suo valore tende ad aumentare, ed essendo l'unico asset totalmente scorrelato dall'economia tradizionale fornisce un'ottima opportunità di diversificare il rischio sugli investimenti e sui risparmi. Un altro vantaggio importante, vista la situazione precaria attuale delle banche e dell'economia in generale, è che bitcoin funziona senza intermediari e quindi sotto il pieno controllo del proprietaro e solo di esso. I benefici importanti si ottengono tra i 5 e i 10 anni di distanza, per cui potrebbe essere una valida soluzione da considerare per il proprio futuro. Facendo qualche conto, vediamo cosa sarebbe successo se avessimo investito 10 euro al mese in bitcoin negli ultimi anni, calcolando il valore attuale di 609 euro l'uno: Ultimi 6 anni Ultimi 5 anni Ultimi 4 anni Ultimi 3 anni Ultimi 2 anni Ultimo anno Siccome la quantità totale di bitcoin è definita e limitata, per sua natura si presta perfettamente a fungere da riserva di valore, come l'oro, ma digitale. Lunedì, 9 novembre 2015Sintomi di una nuova crisi finanziaria alle porte
La prossima crisi finanziaria è in arrivo, è solo questione di tempo. Lo sospetta anche l'IMF (International Monetary Fund). I Quantitative Easing attuati da FED e BCE hanno inondato i mercati e stanno gonfiando enormi bolle sui mercati azionari, mentre le imprese vengono incoraggiate a indebitarsi con prestiti a costi insolitamente bassi. Un altro pericolo lo corrono le pensioni: abbassando gli interessi a percentuali attorno allo zero, i fondi pensionari, abituati a ricevere almeno il 4-5% di interessi sui depositi, si trovano costretti ad investire in azioni e obbligazioni molto più rischiose.
Le politiche per il sostentamento e il rilancio dell'economia attuate fino ad oggi non hanno fatto altro che amplificare i sintomi della crisi e più passa il tempo, più questi interventi devono necessariamente essere più corposi, rimandando e ingrandendo il problema. Queste politiche finanziarie sono fallimentari, ma non verranno mai corrette perché per farlo è necessario togliere il potere alle persone che le pensano e le applicano. A testimonianza di questo basta dare uno sguardo al collasso delle monete nelle economie emergenti. Il Rublo (Russia) e il Real (Brasile) hanno perso circa il 50% di valore quest'anno. Altre monete sono andate ancora peggio (Kazakhstan, Turchia, Argentina, Venezuela, ...). Un piccolo gruppo di persone con la possibilità di generare moneta in segreto e senza limiti si trova in una posizione di potere enorme e non bilanciata e causa sofferenze a tutto il resto del mondo. Se riusciremo a togliere questo potere alle persone (o gruppi di esse) per sempre, tra qualche decennio potremo esplorare le stelle, altrimenti finiremo con l'ucciderci a vicenda sprecando risorse in stupide guerre invece di dedicarci al progresso. Penso che staremo per assistere a profondi cambiamenti, mettetevi comodi con dei popcorn alla mano e magari qualche bitcoin nel portafogli digitale. Domenica, 21 dicembre 2014Cos'è la moneta fiat?![]() Un altro problema che è sorto è stato quello di poter dare un valore al favore. Ad esempio, se in cambio del nostro raccolto di pomodori ricevessimo una breve grattatina sulla schiena, la volta successiva non saremmo più disposti a cedere i pomodori. La soluzione è stata quella di ricorrere ad un oggetto di scambio, cioè una moneta: qualcosa che potesse rappresentare un valore ed essere scambiato immediatamente per beni o servizi. Grazie all’introduzione della moneta si è potuta sviluppare un’economia complessa, partecipata da persone differenti, con prodotti o servizi dalla natura più disparata, e soprattutto fu possibile introdurre transazioni tra persone sconosciute. Dawkins definisce la moneta come “un gettone formale di altruismo reciproco differito nel tempo”. È importante comprendere questo concetto: dare una moneta a qualcuno in cambio del suo favore, è come una delega che lo mette nelle condizioni di poter ricevere qualcosa in cambio, a sua scelta ma dal valore simile, nel momento in cui ne ha bisogno, anche da una persona che non è stata coinvolta direttamente nella transazione originale. Le qualità di una moneta ideale sono:
Inizialmente, nelle tribù primitive si usarono pietre, conchiglie, ossa delle prede, e nell’arco di diverse migliaia di anni si è arrivati a selezionare diversi metalli più o meno preziosi, tra cui l’oro. L’utilizzo di monete di metallo prezioso però ha molti limiti, in particolare sulla sicurezza: un trasferimento di denaro potrebbe andare perduto (ad esempio da una nave che affonda) o essere rubato. In Cina durante il medioevo hanno quindi introdotto un sistema di “banconote” cartacee, che rappresentavano un “ordine di pagamento” per una specifica quantità di oro, e in qualunque momento era possibile convertirle in oro fisico oppure utilizzarle a loro volta per effettuare un pagamento, evitando così i rischi derivati dal trasporto. Si costituirono delle banche centrali le quali conservavano l’oro. Periodicamente i banchieri regolavano i conti tra loro, trasferendo solo la quantità d’oro corrispondente al saldo di tutte le operazioni effettuate. In seguito tramite l'uso di questa pratica, venne creato il “sistema aureo” o “gold standard”, dove ad ogni moneta veniva attribuito un tasso di cambio ben specifico nei confronti dell'oro. Anche questo sistema però ha un difetto: non è semplice poter verificare se una banca centrale dispone della quantità di oro dichiarata. È quindi necessario doversi fidare della loro onestà. Possiamo ora comprendere che esistono due tipi di valore per una moneta: il valore intrinseco e quello nominale. Una moneta ha un valore intrinseco corrispondente al valore di mercato del materiale con cui è prodotta, ed ha un valore nominale corrispondente al quantitativo di denaro solitamente scritto su di essa. Con il diffondersi dell’utilizzo delle banconote, e per ripagare i deficit nazionali, i poteri politici hanno incominciato a istituire le monete a circolo forzoso: sistemi monetari in cui la le monete non sono basate su un metallo prezioso o un altro tipo di valore, e quindi non sono cedibili all’istituzione emittente in cambio del loro valore nominale (non sono convertibili). Le autorità possono quindi coniare monete nella quantità desiderata e non più in base all’oro o altri valori presenti nelle proprie riserve. Per definire questi strumenti di pagamento privi di qualsiasi contropartita in beni si usa l’espressione “moneta fiat” o “moneta legale”. Molte delle monete che conosciamo, come il dollaro, la ormai passata lira, il franco svizzero, in passato aderivano al gold standard, ma nei primi anni del 1900 furono trasformate in moneta fiat. Anche l'euro appartiene a questa categoria. Il riconoscimento del valore nominale dipende solo dalla fiducia di poter cedere il denaro ricevuto come pagamento a qualcun altro in cambio di altri beni o servizi, ma soprattutto dall’obbligo legale di accettare tale moneta come pagamento. È quindi evidente e che la moneta fiat non offre nessun tipo di tutela contro l’abuso di potere nel coniare monete nuove e del rischio di inflazione (e perdita di valore) che ne consegue. Razionalmente ci verrebbe spontanea una domanda: perché si usa questo tipo di moneta e non un’alternativa più sicura? È evidente che nessuno di noi cederebbe un bene o un servizio in cambio di un pezzo di carta, se esso non consentisse di cederlo a sua volta per altri beni o servizi. La risposta è semplice: I governi la impongono come unico mezzo legale per effettuare i pagamenti nell’ambito di un territorio. È reato obbligare qualcuno ad effettuare un pagamento in baratto o con monete diverse, ed è reato rifiutare la valuta ufficiale come mezzo di pagamento. La pena è la reclusione. Mercoledì, 29 ottobre 2014Loro vogliono solo i tuoi soldi![]() Le banche sono obbligate a segnalare tutti i movimenti più grandi di 10.000 dollari e tutti quelli inferiori che però ritengono "sospetti". Nel 2013 sono stati segnalati oltre 700.000 movimenti inferiori ai 10.000 dollari. Esiste poi una legge, creata nel 2000 con lo scopo di fermare terroristi e trafficanti di droga, che consente di sequestrare i beni di una persona anche se non ci sono accuse ma solamente sospetti e le agenzie governative possono in seguito trattenere una percentuale. Le circostanze hanno portato alla formazione di una rete di oltre 100 agenzie che analizzano tutte le segnalazioni bancarie in caccia di conti da sequestrare. Il governo può prendere possesso dei soldi senza disporre di alcuna condanna e i proprietari dei conti hanno l'onere di dimostrare di essere innocenti. Le statistiche indicano che nella mira di queste agenzie finiscono soprattutto cittadini della classe media che non hanno mai avuto precedenti. Dal 2005 al 2012 i sequestri sono passati da circa 100 a oltre 600 all'anno. la quantità media di denaro sequestrato è attorno ai 34.000 dollari e che i costi legali per contestare il sequestro superano facilmente i 20.000 dollari. In quasi tutti i casi le vittime non hanno la capacità economica per sostenere la causa e comunque spesso il costo della stessa è superiore alla quantità di denaro sequestrato per cui non risulta conveniente procedere, quindi si arrendono e lasciano perdere. Oltre l'80% dei conti svuotati dal governo nel 2012 appartenevano a persone o aziende totalmente innocenti. Si tratta di uno scenario spaventoso e vedo sempre più fondamentale il ruolo delle cryptomonete libere come bitcoin, che non potendo essere controllate da nessun ente centrale, sono in grado di tutelarci da questo tipo di rischi. |
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