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Martedì, 8 gennaio 2008Il WiFi fa davvero male?![]() Ho parlato di isterismi in quanto il fatto che il WiFi possa causare tali malesseri è fantascienza. Le emissioni di un access point WiFi sono molto inferiori a qualsiasi telefono cellulare. L'intensità delle onde elettromagnetiche si misura in volt/metro. Le normative prevedono un massimo di 6 volt/metro per esposizioni prolungate e un massimo di 20 volt/metro per esposizioni inferiori a 4 ore al giorno. L'intensità delle onde elettromagnetiche diminuisce con l'aumentare della distanza dal punto di emissione (l'antenna). Un cellulare UMTS (emissione massima di 1 watt), mentre lo teniamo vicino all'orecchio, causa un'irradiazione all'interno delle nostre teste di circa 60 volt/metro. A 1 metro di distanza queste radiazioni ci colpirebbero con l'intesità di 6 volt/metro. Un access point, che può trasmettere con una potenza massima tra i 40 e i 60 milliwatt (0,04 - 0,06 watt), e trasmette ad una frequenza molto simile a quella dei telefoni cellulari, crea un campo elettrico che a 1 metro di distanza misura massimo 1,7 volt/metro. Riguardo alle frequenze, gli access point WiFi trasmettono a 2,4Ghz. I telefoni UMTS utilizzano frequenze comprese tra 1,8 e 2,2Ghz, quindi sempre microonde. Però nessuno si lamenta di essere vittima di disturbi per colpa del telefono che abitualmente teniamo a contatto del corpo. Spegnere un access point in una biblioteca frequentata da persone, ognuna delle quali ha quasi sicuramente almeno un telefono cellulare in tasca, ognuno dei quali trasmette ad una potenza molto più elevata dell'access point stesso è tanto inutile quanto assurdo. Inoltre nessuno pensa che molti apparati wireless che si usano abitualmente (tra cui radiocomandi dei giocattoli, rice/trasmettitori audio/video, e tutta una serie di strumenti) utilizzano proprio le stesse frequenze degli access point. In realtà esistono tantissimi dispositivi ed apparati radio che trasmettono con potenze nettamente maggiori, e si polemizza sulla forse unica tecnologia di trasmissione radio veramente a bassissima potenza. La paura delle onde elettromagnetiche, in molti comuni, ha obbligato gli operatori mobili a realizzare impianti (le stazioni base, con le antenne) lontano dai centri abitati, ai bordi delle periferie. Quegli apparati, per poter fornire copertura radio a tutto il territorio devono di conseguenza trasmettere con potenza maggiore. Se ognuno di noi avesse una micro-antenna sul tetto di ogni casa, il campo elettromagnetico sarebbe invece più uniforme e senza picchi di alte potenze. Il WiFi, ma anche Hiperlan e WiMax, potrebbero essere le soluzioni giuste per poter migliorare l'ambiente e ridurre le radiazioni elettromagnetiche intorno a noi, sostituendo radio, televisione, cellulari con una unica rete fitta di access-point a bassa potenza. Mi scontro quotidianamente con queste problematiche ma fino a quando non ci sarà una maggiore diffusione di questa cultura, abbinata ad un senso sociale maggiore, sarà sempre molto difficoltoso superarle. Trackbacks
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