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Sabato, 29 marzo 2008Un bel voletto da "solista"![]() Questa volta ho volato sul D-2155 (ASK-21). La giornata era abbastanza buona, molte termiche "blu" (senza il cumuletto indicatore sopra), che però all'ora in cui sono partito cominciavano a diminuire di intensità. Ho stampato la scheda per un traino a 1000m (QFE) e ho preparato l'aliante al decollo. Lo sgancio è avvenuto su Forte Orino, a ovest del Campo dei Fiori. Dopo un piccolo giro in zona per capire com'era la massa d'aria ho agganciato la prima termica. Stretta e irregolare, ma mi ha permesso di guadagnare quota. Raggiunti i 1400m (sempre QFE), ho deciso di dirigermi verso il monte Nudo. Durante l'attraversamento sul Mascioni, ho trovato leggere discendenze, ma giunto sul posto qualche piccola termica c'era. Tutta robetta da 0,5 - 1m/sec a salire. Tra il monte Nudo e il monte Colonna ho trovato un'altra termica, stretta e irregolare, ma che in alcuni momenti mi portava su a 3m/sec. Con questa sono riuscito a raggiungere i 1550m di quota dove però la corrente ascensionale sembrava indebolirsi e terminare. Ho attraversato di nuovo la valle in direzione Forte Orino, dove ho riagganciato la termica precedente e rifatto i 1400m di quota. Ne ho approfittato per provare alcune tecniche di pilotaggio e vedere la differenza in quelle condizioni, e cioè prima con virate dolci e poco inclinate e poi con virate molto strette. Dopo un po' di sperimentazione sono tornato sul monte Nudo, passando un pochino più ad ovest. L'attraversamento in questo caso è stato portante, sono arrivato dall'altro lato senza perdere quota. Ma nonappena raggiunta la vetta opposta (verso il lago) del monte Nudo sono entrato in una forte discendenza da -5m/sec. Qui un pochino mi sono preoccupato, ma ricordandomi della zona di attraversamento "portante" e aumentando la velocità fino a 150Km/h mi sono portato tra il monte Nudo e il monte Colonna dove le condizioni erano un po' migliori. Purtroppo, visto l'orario ormai tardo, le termiche cominciavano ad essere molto deboli e ho pensato di ritornare a Forte Orino prima che fosse troppo tardi (consapevole dell'eventuale possibilità di un atterraggio fuori campo al Mascioni). Nell'attraversamento ho seguito la traiettoria fatta in precedenza, e di fatti la quota persa in questa fase era minima. Anche su Forte Orino le correnti d'aria cominciavano a indebolirsi e dopo un po' di virate sul posto, la quota non aumentava. Ho così deciso di rientrare verso Calcinate, magari provando a tastare la zona del campo di atletica di Varese, senza successo. Il volo era giunto a conclusione, così mi sono portato sulla zona della prenotazione e ho portato a termine il circuito di atterraggio. Il volo è durato (stando ai dati del logger) 1h e 42m, molto soddisfacente, anche perchè è stata la prima volta che mi sono allontanato così tanto da Calcinate in un volo solista. Qui potete trovare il tracciato del volo nel formato di Google Earth, che rassomiglia ad una serie di gomitoli. Mi spiace di non aver fatto alcuna foto in volo, ma essendo da solo sull'aereo e in condizioni un po' impegnative, viste le termiche deboli e strette, ho preferito concentrarmi solo sul pilotaggio. Anche se è stato meno panoramico di altri voli, è comunque stata una grande esperienza dalla quale ho ottenuto un po' di confidenza in più con l'aereo. Sabato, 22 marzo 2008Guardare il Monte Rosa da vicino
Oggi sono stato all'aereoclub, nonostante le previsioni meteo fossero piuttosto deludenti, ma già verso le 10 del mattino si capiva che qualcosa era cambiato. Sul Campo dei Fiori sono stati rilevati 40Km/h di vento, e mi è stato suggerito dal Direttore di portare in volo con me un pilota esperto, in grado di intervenire qualora avessi trovato delle difficoltà impreviste.
Il buon Alberto Balducci si è offerto di accompagnarmi e così ho preparato l'aliante (ASK 21, I-ZEDA), l'ho messo in linea e abbiamo aspettato il nostro turno. Ci siamo fatti trainare fino a quota 1000m, con sgancio nella zona di Forte Orino (a ovest del Campo dei Fiori). Sin da subito si sentiva l'aria in movimento e infatti, poco dopo, tra Forte Orino e il Monte Nudo, siamo entrati in una forte termica da oltre 5m/sec a salire. In un attimo abbiamo raggiunto i 3000m di quota, e Alberto mi ha suggerito di attraversare il lago, in direzione del Pian Cavallone e poi Monte Zeda, dove abbiamo raggiunto i 3700m (QNH). A quella quota la temperatura esterna era di -19 gradi, e anche all'interno dell'abitacolo si sentiva, specialmente ai piedi. Da li ci siamo diretti tra Domodossola e Villadossola, passando vicino a S.Maria Maggiore e poi verso Macugnaga, fermandoci ogni tanto a guadagnare un pochino di quota seguendo i crinali delle montagne. Da qui si poteva vedere benissimo il Monte Rosa, dove ho fatto qualche foto mentre Alberto pilotava per me. Purtroppo è arrivato anche il momento di dover rientrare in aereoporto. Durante questo tratto, Alberto mi ha fatto alcune domande molto semplici, come: "Da 3000 metri di quota, con 30 di efficienza, che distanza possiamo coprire approssimativamente?", e qui mi sono reso conto quanto in queste condizioni diventa difficile trovare la risposta. Probabilmente questo era dovuto alla grandissima emozione nell'affrontare per la prima volta un volo così bello, al fatto che non avendo ancora assimilato bene le operazioni di pilotaggio, questo richiede ancora una buona parte dell'attenzione, e forse un po' anche per gli effetti dell'altitudine. Anche nei momenti precedenti, in diverse occasioni, mi risultava difficile persino distinguere la destra e la sinistra senza pensarci troppo. Questa è stata un'importante "lezione", mi ha fatto riflettere molto, e penso che la prossima volta andrà sicuramente meglio! Il rientro verso Calcinate: Lago Maggiore, Laveno, Sasso del Ferro, Campo dei Fiori e Lago di Varese. Il ritorno è stato piuttosto diretto, la quota che avevamo ci consentiva di fare una lunga planata tra i 130 e i 150Km/h fino a Calcinate. Vedere il Campo dei Fiori così piccolino e in basso sotto di noi fa sembrare di fare un giro su Google Earth. Arrivati sull'aereoporto avevamo ancora più di 700 metri di quota da smaltire, cosa che abbiamo fatto sorvolando la zona per alcune volte con i diruttori completamente estratti. Raggiunti i 350m (QFE) ho fatto la chiamata radio e l'ingresso in circuito per atterrare. Non credo che sia possibile scendere dall'aereo dopo aver percorso oltre 200Km e ho volato per circa 2 ore e nascondere la felicità e la soddisfazione che un'esperienza così emozionante può portare! Sapevo che Alberto fosse un buon pilota ma volare con lui mi ha fatto capire ed apprezzare non solo quanto sia bravo ed esperto, ma anche quanto sia bello il volo a vela. In questo volo ho collegato anche il logger, un dispositivo che grazie al GPS tiene traccia del percorso effettuato, al rientro ho scaricato i dati sul computer e li ho convertiti nel formato di Google Earth. Per chi volesse vedere il risultato, qui c'è il file. Sabato, 15 marzo 2008Il mio primo volo in due, sul sedile posteriore
Oggi attorno alle 13:00 ho fatto un volo in due con l'ASK-21 (I-NIBO), io per la prima volta sul sedile posteriore e Daniele (Vihai) davanti.
Dopo i controlli all'aereomobile, ci siamo preparati e siamo saliti a bordo, in attesa del nostro turno per il traino. Già poco dopo il decollo, si cominciavano a sentire le differenze dovute alla nuova (per me) posizione di pilotaggio: si subiscono le accelerazioni (turbolenze e pilotaggio) in modo leggermente diverso e forse un pochino più intenso. Dopo pochi minuti però ci si abitua e alla fine l'unica vera differenza risulta la visuale che, forse perchè non avevo messo il seggiolino di regolazione posteriore, penalizzava un pochino la vista frontale. Abbiamo effettuato lo sgancio a quota 750m. La giornata era un po' grigia, la base dei cumuli era piuttosto bassa, ma nonostante questo, si potevano trovare diverse termiche, deboli ma sufficienti a mantenere e guadagnare quota. La base dei cumuli di tutta la zona tra Varese, l'aereoporto e il Campo dei Fiori era a soli 900m, questo ci costringeva a perdere quota ogni volta che raggiungevamo gli 850m per evitare di entrare nella nube. Durante questa "fase", sfruttavamo la necessità di diminuire l'altitudine per sondare le condizioni ambientali intorno a noi, cercando di osservare le nubi, il sole e la conformazione del terreno. Quando trovavamo una nuova termica cominciavamo a "girarla", mantenendosi all'interno di essa con continue virate. Siccome le condizioni metereologiche non consentivano di allontanarsi agevolmente dall'aereoporto, era molto facile trovare anche altri alianti nella stessa termica. Vista la nostra ancor piccola esperienza di volo, ogni volta che si creava un po' di traffico aereo nelle vicinanze, cambiavamo zona. Ad un certo punto abbiamo deciso di provare a spostarci verso ovest in una zona che sembrava più soleggiata. Di fatto, attorno a Forte Orino la base dei cumuli era oltre i 1000m e giunti in zona abbiamo seguito alcune termiche, decisamente più intense, dove abbiamo superato i 900m. Qui abbiamo fatto un errore di valutazione: abbiamo visto un cumulo apparentemente interessante nei pressi della vetta del Campo dei Fiori, e ci siamo diretti li aspettandoci di trovare una buona ascendenza. Ci siamo trovati in una massa d'aria discendente a -4m/sec che ci ha fatto perdere 150m di quota in pochissimo tempo. Ci siamo allontanati, in direzione dell'aereoporto, pur avendo ampi margini di quota, cercando altre termiche per recuperare ciò che avevamo perso e finendo nuovamente in alcune discendenze. Abbiamo deciso quindi di avvicinarci piuttosto velocemente all'aereoporto e provare ad agganciare qualche termica li. Siamo arrivati nella zona dei capannoni dell' "Isella" con 500m di quota. Forse per le condizioni metereologiche che nel frattempo erano peggiorate, forse un po' per la stanchezza nel pilotaggio, non riuscivamo più a salire, restavamo sempre più o meno alla stessa quota, e spostandoci per cercare delle ascendenze più intense pian piano ci siamo avvicinati a quota 400m. A questo punto abbiamo deciso di andare verso la prenotazione e concludere qui il nostro volo. Fatte le comunicazioni radio e i controlli abbiamo seguito il circuito di atterraggio. Il volo è durato 1 ora e 40 minuti, e tutti e due siamo scesi dall'aereo soddisfatti, con il sorriso stampato in volto. Non vedo l'ora di tornare lassù! |
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