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Sabato, 5 aprile 2008Sabato 5 Aprile, voletto in solitario
Oggi mi sono svegliato prima del solito per poter andare a Calcinate e fare il mio voletto. Sono arrivato in aeroclub alle 8:15, ho dato una mano agli altri piloti a potare gli alianti fuori dagli hangar e sono andato subito dopo a dare un'occhiata alla situazione metereologica, che sembrava piuttosto favorevole.
La pianificazione del mio voletto di oggi consisteva nel fare quota sufficiente sul Campo dei Fiori, raggiungere il monte Nudo, guadagnare ulteriore quota e da li decidere se attraversare il lago in direzione del monte Zeda oppure raggiungere il monte Lema, passando dal monte Sette Termini. Ho preparato con calma l'aliante (il D-2153, un ASK-21), considerando che c'erano molti altri piloti in pista in attesa del decollo e che quindi non sarei partito prima di mezzogiorno. Nel frattempo ho anche dato supporto agli altri piloti nel prepararsi a loro volta. Trovo molto interessante chiacchierare con loro in quanto c'è sempre qualcosa da imparare ad ascoltare le loro esperienze. Poco dopo le 13.00 è arrivato il mio turno per il decollo. Sono salito a bordo dell'aereo ho eseguito i controlli seguendo la check-list, mi hanno agganciato il cavo traino e alle 13:18 ho dato la comunicazione radio: "Calcinate, da Delta 2 1 5 3, pronto per il decollo!". Il traino è stato abbastanza tranquillo all'inizio, ma avvicinandosi al Campo dei Fiori ho cominciato a sentire turbolenze piuttosto forti, che mi hanno costretto ad intervenire intensamente sui comandi per mantenere l'allineamento. Nonostante questo, mi sono accorto di essere migliorato parecchio anche in questa delicata fase di volo: ora riesco a mantenere posizione e assetto senza quasi pensarci (il trucco sta nel guardare i movimenti del trainatore, che permettono di capire con anticipo le manovre da effettuare sui comandi). In zona non si vedevano cumuli, le termiche erano cosiddette "blu", quindi meno ovvie da trovare. Lo sgancio è avvenuto a 1000m (QFE) sopra alla zona del Sacro Monte. Qualche virata per "sondare" l'aria attorno e dopo pochi minuti ho agganciato la prima termica. Giunto a 1300m ho fatto un giro intorno alla vetta del Campo dei Fiori per capire meglio la situazione, prima di dirigermi verso il monte Nudo. Tra una virata e la seguente ho incontrato in volo il mio carissimo amico nonchè collega pilota Daniele (Vihai) con l'I-ZEDA, ottima occasione per condividere un tratto del percorso. Ho agganciato una termica più o meno a metà del Campo dei Fiori e mi sono diretto verso il monte Nudo. Arrivato in zona, mi sono subito infilato in una termica, insieme a Daniele, che ci ha portati in pochi minuti a 2300m di quota. Ho guardato intorno e ho deciso di dirigermi verso il monte Lema. Durante il tragitto ho sfruttato una termica sul monte Colonna, prima di proseguire. Arrivato all'altezza di Luino con circa 2000m di quota, ho deciso di fare una capatina sul monte Sette Termini per guadagnare ancora un po' di metri. Giunto a quota 2600 mi sono diretto verso il monte Lema in tutta tranquillità, "delfinando", cioè rallentando nei tratti portanti e accelerando nei tratti con discendenze, seguendo le indicazioni del Macready (uno strumento che consente di valutare con immediatezza la velocità migliore per giungere a destinazione perdendo meno quota possibile, in funzione delle caratteristiche di volo dell'aliante). Giunto sul monte Lema, ho subito agganciato una termica, indicata da un evidente grande cumulo, ma dopo un giro ho deciso di allontanarmi in quanto in vicinanza si trovavano una decina di deltaplani, che mi ispiravano poca fiducia. Considerata l'abbondante quota e la presenza di cumuli ad indicare le possibili ascendenze ho deciso di proseguire verso il monte Tamaro. Da qui si poteva vedere Locarno, il suo aereoporto e la valle circostante. Considerata la quota abbondante, e la facilità nel trovare le termiche, mi sono permesso di scattare qualche foto nonostante fossi da solo in aereo. Mi sentivo molto tranquillo. Per la prima volta mi sono allontanato dal campo di volo in qualità di pilota solista e la soddisfazione è davvero grande. Dopo alcune spirali in termica, ho deciso di tornare indietro. Giunto sopra a Maccagno, visto che avevo ancora un pochino di tempo e quota, ho deciso di allungare il ritorno attraversando il lago e passando sopra a Piancavallo, riconoscibile dall'albergone in vista, per poi attraversalo di nuovo, in direzione del monte Nudo. Il viaggetto stava giungendo al termine, ho impostato l'assetto per raggiungere i 140km/h e mi sono diretto verso Forte Orino, passando tra il monte Nudo e il monte Colonna. Giunto qui sopra ho girato per qualche minuto l'ultima termichetta prima di portarmi sopra all'aereoporto, che ho sorvolato per perdere un po' di quota prima di procedere al circuito di atterraggio. A 400m di quota mi sono diretto sulla prenotazione e ho fatto la chiamata radio: "Calcinate, da Delta 2 1 5 3, prenotazione per la 1 0". Effettuo i controlli durante il sottovento e mi appresto ad atterrare. Ho volato per 2 ore e 5 minuti, percorrendo ben 220km (83Km secondo il "triangolo FAI") ed ero veramente contento del giretto. Questo è il rapportino ottenuto dal logger, nel formato di Google Earth. Durante questo volo ho imparato diverse cose nuove: riuscivo a valutare quando ero in una ascendenza ancora prima che il variometro la indicasse, attraverso le accelerazioni e la vista esterna. Ho imparato ad essere meno teso durante il pilotaggio e a valutare meglio dove cercare le termiche. |
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