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Martedì, 14 settembre 2010I nuovi servizi WiMAX di Intercom![]() Il servizio è disponibile in modalità "fixed", cioè permette l'accesso ad internet attraverso l'installazione di un'antenna (che usando la terminologia WiMAX si chiama MS, Mobile Station) fissata sul tetto dell'edificio e orientata verso il punto di accesso (BTS, Base Transceiver Station). Rispetto ad Hiperlan/2 la connessione presenta una stabilità maggiore, prestazioni ottimizzate, possibilità di arrivare fino a 10 mbit/s (12 mbit/s per i servizi Enterprise), qualità di servizio notevolmente migliorata (la differenza si nota sensibilmente nei servizi VoIP) a scapito però di una latenza iniziale più alta (dai 5ms dell'Hiperlan/2 a 40ms del WiMAX), che comunque è paragonabile se non leggermente inferiore rispetto all'ADSL. I primi punti di accesso dotati di tecnologia WiMAX sono i nodi di Bellinzago (NO) ed Alzate (NO). Per ulteriori informazioni è possibile far riferimento al sito Intercom. Lunedì, 13 settembre 2010Il nostro governo, visto da fuori![]() Chi non conosce l'inglese può provare a leggere la versione tradotta automaticamente da Google, che pur non essendo perfetta, rende una vaga idea sul tono dell'articolo. Di questo passo, tra crisi economica ed enormi palate di fertilizzante che riceviamo dall'opinione pubblica, avremo tutti un futuro prospero. Come agricoltori. Questa farneticazione (è la traduzione italiana più vicina che ho trovato alla parola inglese "rant", che mi sembra più opportuna) quasi sicuramente non contribuirà a migliorare la situazione, ma almeno farà sorridere malinconicamente qualcuno (un po' come fanno i clown). Si arriverà ad avere un po' di serietà in politica? Domenica, 12 settembre 2010Il mio impianto fotovoltaico
Affascinato dalle tecnologie fotovoltaiche moderne e dall'idea di poter utilizzare e produrre energia pulita, un po' per hobby e un po' per passione, circa due anni fa mi sono interessato alle problematiche per la realizzazione di un impianto sul tetto della mia azienda. Ho cominciato quindi a considerare le innumerevoli offerte ricevute da diverse imprese, ed analizzarle per capire effettivamente cosa proponevano e come.
Ho presto capito che l'argomento era molto complesso e che se non si hanno il tempo e la capacità di analizzare ogni dettaglio, è necessario potersi fidare dei progettisti e installatori, circostanza molto rara specialmente di questi tempi. Il primo aspetto che ho affrontato è stata la scelta della tecnologia. Ci sono diverse possibilità (utilizzo di silicio amorfo, monocristallino, policristallino oppure film sottili come il tellururo di cadmio), ognuna delle quali ha vantaggi e svantaggi sia in termini tecnici sia in termini economici. Ho cominciato così a farmi una cultura sull'argomento studiandomi dettagliatamente, per mesi, tutte le caratteristiche delle tecnologie esistenti e dei pannelli prodotti dalle principali aziende del settore. Il secondo aspetto è stato quello amministrativo, cioè riguardante i costi dell'impianto, la valutazione degli incentivi e il finanziamento dell'operazione tramite una banca. Anche questa fase ha richiesto un lungo periodo di analisi, che mi ha fatto notare come la maggior parte delle offerte che ho ricevuto mi proponevano impianti "chiavi in mano" che mi consentivano di recuperare le spese negli anni attraverso gli incentivi del conto energia, ma dove il margine all'installatore era molto elevato, rendendo quindi tutta l'operazione meno conveniente. Sull'aspetto bancario invece ho trovato tutto più semplice, ed analizzando le possibilità con diverse società, ho trovato condizioni simili tra i vari istituti, e nessuna difficoltà nell'ottenere il capitale. L'ultimo sforzo è stato quindi cercare dei partner affidabili per la progettazione, la fornitura dei pannelli e di tutta l'elettronica di gestione, e per l'installazione, tenendo in considerazione tutte le problematiche e le informazioni emerse dagli studi fatti in precedenza. Circa un anno fa mi sono trovato quindi nella condizione di poter dare il via al progetto. In circa 3 mesi sono riuscito a concludere tutti gli accordi, sono serviti due mesi per la realizzazione dell'impianto (verso la fine dell'inverno, quindi "litigando" con le condizioni meteorologiche) e circa 6 mesi per tutta la gestione di documentazione e procedure per l'accesso agli incentivi. Lo stabile sulla quale e` stato installato è una struttura costruita attorno la metà degli anni '80, dispone di circa 900mq e la copertura originale era stata realizzata in eternit. In vista delle opere di posa dell'impianto ho studiato anche gli aspetti per lo smaltimento dell'eternit (amianto), cercando di sfruttare gli incentivi disponibili per questa operazione. Per la mia situazione, dove lo spazio disponibile non è molto, ho quindi scelto la tecnologia a film sottile utilizzando pannelli il cui semiconduttore è composto da tellururo di cadmio (CdTe), prodotti dalla First Solar. La superficie disponibile mi ha consentito di realizzare un impianto da 70kWp. La settimana scorsa è terminata la fase di collaudo ed ora sto aspettando che la dogana mi consegni la licenza per accendere l'impianto e cominciare a produrre energia elettrica pulita. Purtroppo il mio stabile disponeva solamente di 900mq, se avessi avuto maggiore spazio a disposizione avrei sicuramente realizzato un impianto più grande. Con tutte le conoscenze acquisite durante questa esperienza mi piacerebbe dare una spinta a tutti coloro che hanno uno spazio a disposizione e che non hanno ancora deciso di attrezzarsi, prima che la diminuzione degli incentivi renda meno interessante l'iniziativa. |
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