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Giovedì, 17 gennaio 2008Vodafone, tutto gratis... ma dove?
Un interessante articolo di Massimo Cavazzini, analizza le ultime pubblicità di Vodafone. Confermano la tendenza a pubblicizzare ciò che non è vero, nascondendo poi le parti "interessanti" del contratto che contemplano i veri costi.
Non possiamo aspettarci pubblicità non ingannevoli, visto che le penali applicate sono talmente ridicole da poterle già inserire tra i costi nel business-plan di un'offerta. Martedì, 15 gennaio 2008La pubblicità subirà grandi cambiamenti nel breve futuro
Effettivamente la TV come l'abbiamo sempre conosciuta comincia ad accusare i primi segni di "vecchiaia". Si tratta del mass-media ancora più diffuso, ma le nuove generazioni spendono molto più tempo al computer anche come conseguenza dello sviluppo di Internet.
La pubblicità in TV è molto costosa e non presenta alcun feedback sull'efficacia, pertanto i committenti delle campagne pubblicitarie non hanno dei dati precisi su quanto costa "per spettatore" ogni passaggio. Inoltre è vero che i telespettatori sono milioni, ma il tempo passato alla TV è sempre di meno. A tutto questo si aggiunge la maggiore insensibilità verso i messaggi pubblicitari che nell'arco degli anni sono diventati sempre più martellanti e sempre più illusori. Internet d'altra parte comincia ad avere una massa critica di utenti, specialmente tra i ragazzi più giovani, e consente un controllo maggiore degli investimenti con la possibilità di avere anche dei feedback e quindi quantificarne il rendimento. Un articolo su La Repubblica stima che una pubblicità serale diretta ad un pubblico giovane arriva a costare €400,00 a spettatore. Cifre molto più impegnative rispetto all'equivalente pubblicità sulla Rete. Questo permetterà lo sviluppo di nuove aziende grazie ai nuovi modelli di business. Vedo ottime prospettive di sviluppo con la possibilità di veicolare i messaggi pubblicitari in modo più mirato, e per usarla come metodo di remunerazione da parte degli sviluppatori di nuovi servizi che grazie agli introiti delle pubblicità, potranno offrirli gratuitamente all'utente finale. Domenica, 13 gennaio 2008Le limitazioni sulle ADSL
Gli utenti cominciano a rendersi conto che quello che viene pubblicizzato nelle varie offerte di connessione, le quali promettono spesso elevatissime velocità di accesso pari a svariati megabit al secondo, sono solo un dato "decorativo" di quello che le società di comunicazioni vendono in realtà.
Di recente l'Associazione per i Diritti degli Utenti e dei Consumatori ha denunciato all'antitrust la pubblicità effettuata da Tele2 per i propri servizi ADSL, i quali vengono proposti come "traffico illimitato". Non voglio difendere Tele2, anche perchè più o meno evidentemente, tutti gli altri "grandi operatori del mercato consumer" si trovano nella stessa identica situazione. Il problema è semplicissimo e nella pratica si presenta così: Solitamente si decide di acquistare una connessione ADSL. Nel nostro esempio prendiamo in considerazione quelle da 7Mbit/s in quanto sono le più "richieste" in questo periodo. Nelle pubblicità non dicono che questa è solo la velocità massima teorica disponibile. E non dicono che l'MCR, cioè la velocità che viene assicurata ad ogni utente è dalle 300 alle 500 volte più piccola. Dopo qualche giorno l'ADSL viene attivata. Si configura il computer ed eventuali apparati per usufruire del collegamento, e si scopre che utilizzando programmi di trasferimento dati (come E-Mule, Bittorrent, ma molti altri) si ottengono trasferimenti che tipicamente hanno una velocità variabile che varia dai 20 ai 50 kilobytes al secondo e non di più, tranne in rare eccezioni. Solo allora ci si domanda il perchè. E poi partono le denunce, anche se contrattualmente l'operatore potrebbe avere ragione. Ora vediamo di capire meglio perchè: Tipicamente le connessioni ADSL da 7Mbit/s hanno nei dettagli queste caratteristiche: - La velocità di download (velocità di ricezione, es. quando si scarica un file) massima può variare da 4Mbit/s a 7Mbit/s in funzione della qualità della linea fisica. Questo significa che possiamo aspettarci prestazioni massime scaricando i file che variano tra i 320 e i 540 kilobytes al secondo. - La velocità di upload (velocità di trasmissione, come quando si invia un file) massima è variabile a seconda delle offerte, tipicamente è 384Kbit/s ma alcuni contratti (es. Tele2) offrono 256Kbit/s. Significa che quando inviamo i file possiamo aspettarci una velocità massima di circa 30 kilobytes al secondo (20 nel caso di Tele2). - La velocità di MCR. Questo è ciò che si compra veramente. Quasi sempre questo dato viene ridotto in piccole scritte se non addirittura eliminato. Si tratta della velocità di trasferimento che viene assicurata ad ogni cliente sulla rete di competenza dell'operatore stesso. Tipicamente per i contratti che arrivano fino a circa €30,00/mese, corrisponde a 10 o 20Kbit/s. Si, avete letto bene, 20Kbit/s. Meno di quello che si otterrebbe con un "vecchio" modem analogico. Questo si traduce in 2-3 kilobytes al secondo. Non è possibile qui descrivere con estrema precisione cosa ogni operatore fa sulla propria rete, ma questo principio generale vale un po' per tutti: quando un operatore dimensiona un circuito per portare della banda fino ad una centrale per servire i clienti, calcola come velocità di questo collegamento la somma degli MCR di tutti i clienti stessi. Ipotizziamo che nella centrale di Vattelapesca un operatore ha 960 clienti. L'operatore porta a quella centrale una banda (siamo buoni, consideriamo che l'MCR fornito sia 20Kbit/s e non meno) all'incirca di 20Kbit/s per il numero di utenti (circa 1000, visto che potrebbero aggiungersi anche dei nuovi) = 20Mbit/s. Supponiamo che in un certo periodo solo uno dei mille utenti stia utilizzando Internet, mentre tutti gli altri sono fermi. Questo utente riuscirà facilmente ad ottenere le prestazioni massime che l'ADSL può portare. Ma questo è un caso fortunato. Con l'utilizzo medio di Internet nelle sue applicazioni normali (Web ed Email prevalentemente) su 1000 clienti, tipicamente circa 50 generano traffico contemporaneamente. La velocità ottenuta sarà quindi di circa 400Kbit/s a testa (32KBytes/sec). Ma internet non è solo Web o Email. Esistono anche programmi per scambio di file in Peer 2 Peer (P2P) come E-Mule, Bittorrent e tanti altri. Questi programmi, se in funzione, utilizzano tutta la banda possibile per tutto il tempo, anche quando siamo lontani dal PC. Cosa succederebbe se tutti li utilizzassero? Ognuno avrebbe a disposizione quei miseri 20Kbit/s (2Kbytes/sec). Alcuni operatori quindi (ingiustamente, ndr) utilizzano dei sistemi in grado di "guardare dentro ai dati trasferiti" e classificarli, in modo da poter limitare la priorità o la velocità di tutto il traffico P2P. Il risultato è che chi utilizza internet in modo basilare (Web o Email) avrà sempre un pochino di banda in più, penalizzando fortemente chi utilizza il P2P con la conseguenza che i trasferimenti su Emule, Bittorrnet, ecc, sono lentissimi se non addirittura bloccati. Questo comportamento fa venir meno la condizione di Network Neutrality (di cui ho già parlato), che consente di trasferire ogni tipo di traffico senza alcuna discriminazione, ed è una cosa estremamente negativa. Quello che si può fare non è tanto sporgere denunce, in quanto il costo dell'infrastruttura attuale (il cui 95% del prezzo finale dipende dalle condizioni di Telecom Italia) non permetterebbe di migliorare la situazione, bensì quello di cercare sempre tra le specifiche qual è il parametro MCR e confrontare le offerte scegliendo l'MCR più alto che il nostro obiettivo di spesa ci permentte, dando poca importanza alla velocità massima pubblicizzata. Questo ci porterà come risultato ad avere prestazioni costanti nel tempo e risultati più apprezzabili. Favorirà inoltre una competitività sul mercato che premierà gli operatori tecnicamente più preparati rispetto a quelli commercialmente più furbi che abbagliano i poveri clienti con promesse che hanno di concreto poco più di quanto possa avere il fumo. Spero di aver fatto un po' di chiarezza sull'argomento e di essere stato in grado di spiegare il concetto per farne capire il funzionamento anche a chi non ha molta dimestichezza con le telecomunicazioni. Se nonostante tutto qualcosa non dovesse essere chiaro, vi invito a scrivermi o a lasciare un commento, e cercherò di togliervi ogni dubbio. Domenica, 6 gennaio 2008Skype per la Sony PSP
Sony ha annunciato ufficialmente che molto presto sarà possibile utilizzare Skype sulle console PSP. Questa novità sarà introdotta con il prossimo aggiornamento del firmware, che è prevista per la fine di Gennaio.
Per poterlo usare sarà necessaria una connessione WiFi ad Internet. Skype non è il miglior sistema VoIP esistente, ma visto che le grandi Telecom si sono ostinate a mantenere la loro posizione ed evitare che altre aziende riuscissero ad entrare sul mercato con servizi VoIP professionali, è riuscito a farsi strada nonostante gli innumerevoli problemi di architettura che si porta dietro. Mercoledì, 2 gennaio 2008A Fontaneto d'Agogna la fibra ride anche a Gennaio
Nonostante la neve, oggi abbiamo collegato un altro cliente a Fontaneto d'Agogna con la fibra ottica. La rete in fibra di Intercom è ancora piccolina, ma continua a crescere costantemente. E da parte mia è una bella soddisfazione vedere interesse nell'iniziativa, e sopratutto vedere la soddisfazione da parte di chi ne usufruisce.
Domenica, 23 dicembre 2007BWA a Fontaneto d'Agogna: previsto attorno al 20 Gennaio
Il servizio BWA (Broadband Wireless Access) di Intercom per il comune di Fontaneto d'Agogna sarà operativo attorno al 20 Gennaio 2008. Alcuni inconvenienti con le autorizzazioni per la costruzione del palo di supporto per le antenne hanno fatto slittare la data rispetto alle previsioni iniziali, comunque grazie alla collaborazione con il comune, siamo riusciti a risolverli e i lavori sono in corso al ritmo più veloce possibile!
Sabato, 22 dicembre 2007Problemi con gli upgrade delle ADSL a 7Mbit/s
Alcuni amici mi hanno detto che dopo aver effettuato l'upgrade delle ADSL Alice a 7Mbit/s la connessione è diventata instabile e spesso il collegamento si disconnette.
Ho cercato qualche riscontro anche online e pare che il problema sia diffuso, specialmente per chi ha il collegamento distante dalla centrale. Il brutto è che l'upgrade viene fatto sistematicamente e non si può rinunciare. Questo è un ulteriore segno che le tecnologie DSL stanno spremendo tutto il possibile dalla rete rame, ma che ormai è molto vicina ai suoi limiti. Mercoledì, 19 dicembre 2007La mia esperienza sulla posa di fibra ottica
Sappiamo tutti che la rete in rame avrà una vita relativamente breve, e che tutte le varie tecnologie xDSL ne possono solo prolungare la lenta agonia.
Nella mia azienda abbiamo dedicato una buona fetta degli investimenti per realizzare una rete di distribuzione in fibra ottica. La prima piccola parte sperimentale, nella zona industriale di Fontaneto d'Agogna (NO) iniziata nella seconda metà del 2005, è stata completata all'inizio del 2006. Considerato il successo in quell'area, abbiamo deciso di proseguire ed estenderla in direzione nord, verso Borgomanero (NO). Nonostante gli enormi sforzi, in termini di risorse finanziarie e umane, siamo riusciti a posarne circa 2Km su 3, e il tratto intermedio, che consente di arrivare alla frazione Meda di Borgomanero, presenta una moltitudine di problemi che ci stanno rendendo veramente difficoltosa l'impresa. Credo che senza un buon supporto normativo da parte dello Stato, nessuno farà investimenti per posare reti in fibra. Le problematiche riscontrate sono fondamentalmente legate a due aspetti: Posare i tubi sulle strade pubbliche, oppure posarli sui terreni privati. La posa sulle strade pubbliche rende semplice ottenere i permessi per effettuare gli scavi, in quanto questi devono essere chiesti pochi enti ben precisi, solitamente comuni, provincie e regioni, che però solitamente non consentono lo scavo in banchina, ai lati della strada, ma obbligano lo scavo in mezzo ad una corsia. Questo comporta l'onere di riasfaltare almeno metà della strada (la corsia) o addirittura tutta, laddove fosse larga meno di 5 metri. Oltre a questo costo, molti enti chiedono anche un affitto annuo per il diritto di utilizzo della superficie. La posa sui terreni privati invece consente di avere dei costi molto più contenuti, in quanto molto spesso il percorso viene tracciato su tratti sterrati, il cui onere per il ripristino è molto basso. Il problema è che i singoli terreni sono talmente piccoli che pr tratte di qualche chilometro è necessario contattare centinaia di proprietari. Normalmente nella realizzazione della tratta, cerchiamo sempre di passare sui bordi delle proprietà, a 1 metro di profondità, con uno scavo di circa 30cm di larghezza, ripristinando tutto come prima a regola d'arte. Ci sono proprietari di terreni che pur di avere la fibra ottica vicino, sarebbero disposti a scavare di persona, mentre altri, solitamente anziani, che nonostante tutte le cure per arrecare il minimo danno, e nonostante un piccolo indennizzo, oppongono resistenza sostenendo che "il terreno è di loro proprietà e quindi non si passa". Siccome non si tratta di collegamenti di backbone, ma di rete di distribuzione, dove nell'abbonamento all'utente finale che nel caso di utenza privata difficilmente potrà superare €50,00 al mese, e nel cui costo devono essere inclusi servizio, supporto tecnico, ammortamento apparati e impianti, il costo di posa già di per se alto (dai 50 agli 80 euro al metro) rende economicamente difficile un investimento in questa direzione. Se poi sommiamo l'eventuale costo di ripristino del manto stradale si raggiungono cifre che superano €200,00 al metro. Questo avviene nei piccoli comuni, perchè nei centri più grandi, la presenza di altri sottoservizi (rete idrica, elettrica, metano, fognatura, rete Telecom, ecc..) rende ancora più laboriosa e di conseguenza costosa la realizzazione della nuova rete. Cosa si può fare? Penso che le direzioni in cui muoversi siano due: una è sensibilizzare ogni cittadino, rendendolo consapevole sul fatto che una rete in fibra ottica, anche se magari non utilizzata direttamente, porta molti vantaggi sociali in termini di cultura, competitività, economia, e che quindi concedere il passaggio di tali tubature sul proprio terreno non è una cosa negativa, anzi, si dovrebbero cercare di agevolare gli operatori; la seconda direzione è quella di avere una regolamentazione legislativa che consente di agevolare la stesura di nuove reti da parte degli operatori, per esempio, consentendo loro di asfaltare solo la parte di strada scavata, o rendere possibile il passaggio sui terreni privati salvo problematiche particolari. Se nessuno interviene su questi aspetti, le zone vittime di digital-divide difficilmente saranno raggiunte dalla fibra ottica prima di qualche decennio. Mi piacerebbe condividere qualche esperienza e opinione, specialmente con chi ha già affrontato queste problematiche. Domenica, 16 dicembre 2007Un ringraziamento particolare agli spammer
Una caratteristica che ha fatto di Internet uno strumento potente e ha consentito un rapido sviluppo è la possibilità di collegare tutti i computer tra di loro rendendoli raggiungibili e quindi con la possibilità di pubblicare delle informazioni. Purtroppo come in ogni situazione, gli individui senza etica e rispetto se ne approfittano sempre, rovinando tutto. Tra queste categorie di persone ci sono gli spammer.
Uno spammer è colui che diffonde spam, cioè pubblicità non richiesta che contiene offerte commerciali che spaziano dagli oggetti più comuni a materiale illegale o di cattivo gusto. Su Wikipedia c'è una spiegazione molto esauriente di cosa sia tutto questo. La forma più comune di spam è quella che giunge attraverso le e-mail. Penso che chiunque di voi possieda una mailbox abbia ricevuto messaggi da mittenti sconosciuti contenenti proposte più o meno discutibili. Nella mia azienda questo fenomeno viene combattuto molto attivamente con risultati eccellenti e chiunque abbia avuto occasione di confrontarli con altri sistemi anti-spam lo può confermare. Purtroppo nel tempo i loschi individui cercano sempre nuovi metodi per pubblicare le loro sporche pubblicità anche laddove non sono autorizzati, come in forum, blog, e qualsiasi servizio online che consenta di inserire dei dati da parte di chiunque. Anche su questo blog c'era una sezione chiamata "shoutbox", che consisteva in una piccola area dove era possibile inserire un testo, una frase, o un semplice messaggino, e veniva pubblicato nella colonnina di sinistra, di fianco agli articoli. Qualche individuo mentecatto e ritardato, ha pensato bene di utilizzarlo per inserire link a sproposito a pagine di siti di cattivo gusto. Per questo ho eliminato gli shoutbox. Questo episodio non ha fatto altro che accrescere la mia rabbia verso questi esseri umani sottosviluppati. Sarà un ulteriore motivo per impegnarmi ancora di più nel combattere gli abusi della rete, una risorsa preziosissima che tutti dobbiamo difendere. Martedì, 11 dicembre 2007Il protocollo IPv6 comincia ad essere preso in considerazione![]() Questo significa che sempre più industrie e ISP stanno prendendo in considerazione la migrazione alla nuova versione del protocollo. Si tratta di una buona prospettiva, considerando i vantaggi e le nuove applicazioni che si potrebbero sfruttare con l'implementazione su larga scala di IPv6. Giovedì, 6 dicembre 2007BWA a Vaprio d'Agogna (NO): sono partiti i lavori
Anche a Vaprio d'Agogna sono stati avviati i lavori per la realizzazione di un punto di accesso per il servizio di accesso Intercom BWA (Broadband Wireless Access); verrà installato un palo dell'altezza di 25 metri, sul quale verranno posizionati gli apparati di accesso radio.
L'operatività del punto di Vaprio d'Agogna è prevista per fine Gennaio 2008, e sarà in grado di coprire tutto il territorio di Vaprio d'Agogna, e in parte i comuni di Suno, Momo, Barengo, Agnellengo, Alzate, Sologno, Castelletto e zone limitrofe. Un dettaglio della presunta copertura si può osservare nella mappa. Ricordo che si tratta di una simulazione virtuale, che tiene conto della conformità del terreno ma non di eventuali costruzioni, edifici, alberi o altri ostacoli artificiali. Anche per questa zona, chi desiderasse ottenere ulteriori informazioni, può inviare una richiesta da questo modulo, selezionando come tipo di richiesta: "informazioni commerciali ed abbonamenti". Mercoledì, 5 dicembre 2007BWA a Fontaneto d'Agogna (NO): work in progress
Intercom ha finalmente ottenuto tutta la documentazione necessaria ad avviare il progetto per l'attivazione a Fontaneto d'Agogna di un punto di accesso BWA (Broadband Wireless Access). Si tratta dell'installazione di un supporto di 40m di altezza, di un raccordo in fibra ottica a 1Gbit/s, e di tutti gli apparati necessari a distribuire il segnale larga banda di accesso ad Internet.
L'operazione richiederà alcune settimane ad essere completata e il servizio sarà accessibile all'inizio del 2008. Oltre al territorio di Fontaneto d'Agogna, sarà possibile accedere al servizio anche dai comuni limitrofi, tra cui Borgomanero, Cureggio, Cressa, Suno, Cavaglio d'Agogna, Cavaglietto. I dettagli si possono osservare sulla mappa di copertura, che consiste in una simulazione che considera l'altezza del punto di accesso e l'altezza media delle abitazioni, rispetto alla conformazione del terreno. In questa mappa non vengono però considerate costruzioni, edifici ed alberi, e quindi non è garantita la copertura anche dove è indicata la possibile presenza di segnale. Sarà comunque possibile verificare insieme allo staff di Intercom la fattibilità della connessione. Per ottenere ulteriori informazioni in merito, è sufficiente inviare una richiesta da questo modulo, selezionando come tipo di richiesta: "informazioni commerciali ed abbonamenti". |
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