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Mercoledì, 30 gennaio 2008Il vero costo degli SMS
Negli Stati Uniti gli SMS in passato erano utilizzabili gratuitamente o a costi estremamente contenuti. Ultimamente AT&T ed altri operatori stanno introducendo delle nuove tariffe, paragonabili a quelle che da sempre esistono in Italia. In questi nuovi listini gli SMS variano dai 10 ai 20 centesimi di dollaro per ogni messaggio inviato. Ovviamente gli utenti si lamentano.
L'SMS (Short Messages Service) è un servizio che permette di inviare dei "pacchetti" da 140 bytes, tipicamente attraverso le reti telefoniche. La codifica dei caratteri nei messaggi SMS è a 7 bit. 1 byte = 8 bit. 140 x 8 = 1120 bit. Questo significa che in un pacchetto SMS possono essere contenuti 1120 / 7 bit = 160 caratteri. Un simpatico articolo su gting.net fa alcuni confronti tra l'invio di SMS e il trasferimento di dati con altri metodi. Gli stessi calcoli sono approssimativamente validi anche per noi: il costo per trasferire 2.560 MP3 via Internet è di circa $1, trasferire la stessa quantità di dati via SMS costerebbe $15.339.212. Questo fa capire quanto siano alti i profitti derivati dal mercato degli SMS, che forse 10 anni fa poteva essere giustificato dal costo della banda, ma oggi non più. Personalmente ho ridotto l'utilizzo di SMS al minimo indispensabile, e cerco di usare laddove sia possibile e-mail e instant messaging, anche attraverso il cellulare con WiFi laddove disponibile. Lunedì, 28 gennaio 2008Skype e VoIP per la telefonia
Sempre più persone si avvicinano al mondo del VoIP (Voice over IP, cioè un'insieme di tecniche per trasmettere audio in qualità telefonica attraverso internet). Questa tecnologia consente di sfruttare la propria connessione ad internet (possibilimente a banda larga) per comunicare con altri individui in un modo equivalente alla telefonata tradizionale, ma con costi pressochè nulli.
Nonostante questa tecnologia esiste già da oltre un decennio, ha cominciato a diventare comune soltanto dopo la diffusione della connettività in ADSL. Ricordo che già nel 1997 avevo un telefono VoIP in casa, collegato all'ufficio, attraverso una linea CDA a 33,6Kbit/s. Le compagnie di telecomunicazioni, in particolare Telecom Italia, hanno sempre sottovalutato le opportunità rivoluzionarie del VoIP, nonostante sempre più servizi (più o meno standard) cominciavano a presentarsi sul mercato. La sua ostinazione persiste tutt'ora: basti pensare che il ministero ha delegato la decade 55 per i servizi VoIP nomadici, e dopo due anni Telecom Italia non ha ancora configurato le centrali rendendo di fatto impossibile raggiungere queste nuove numerazioni dalle reti telefoniche tradizionali. Questa condizione ha impedito agli ISP di fornire servizi competitivi ed innovativi, lasciando aperte solo due strade: utilizzo di VoIP solo come "raccordo" tra il cliente e la centrale di telefonia tradizionale (comunque costoso, anche se meno di un collegamento su rete fissa tradizionale), oppure utilizzo di VoIP attraverso software propietari come Skype (ma anche Google Talk, Windows Live Messenger e tanti altri). Le due alternative presentano vantaggi e svantaggi; i principali sono: - Servizi VoIP forniti dagli ISP (come quello di Intercom): Consentono di eliminare la linea telefonica Telecom Italia (e relativo canone), mantenendo il proprio numero, oppure fornendo nuove linee con nuova numerazione. L'utilizzo di questo tipo di servizio è praticamente identico a quello di un contratto telefonico tradizionale: vengono attivate il numero di linee telefoniche richieste, alle quali è possibile collegare apparati tradizionali (come il famoso Sirio) oppure telefoni IP come ad esempio gli Snom. Le telefonate generate tra abbonati dello stesso servizio hanno costo zero, mentre quelle effettuate verso reti telefoniche tradizionali hanno comunque dei costi dovuti all'interconnessione. I servizi di questo tipo normalmente hanno la caratteristica di essere interoperabili, cioè adottano protocolli standard e sono indipendenti dall'operatore. - Servizi VoIP con client software proprietari: Offrono la possibilità di parlare gratuitamente tra utenti che utilizzano lo stesso programma. Normalmente sono corredati da funzioni aggiuntive (essendo software), ma necessitano di avere il computer sempre acceso per poter chiamare o ricevere chiamate (chi ha un po' di sensibilità ecologica lo vedrà di sicuro come uno spreco). Tendono a non essere interoperabili, per cui chi ha Skype non può parlare con chi ha Windows Live Messenger ed entrambi non possono comunicare con chi usa Yahoo, e così via. Inoltre, hanno spesso dei problemi di "sicurezza" e/o hanno comportamenti da parassiti, cioè utilizzano il proprio computer e la propria banda anche per fornire servizi agli altri utenti. Per saperne di più basta leggere la documentazione dei vari software; porto come esempio la descrizione di alcuni dei potenziali rischi di Skype da Wikipedia. Hanno però il vantaggio di essere totalmente gratuiti e immediati da usare, anche se la qualità del servizio non è sempe ottimale. Visto che l'Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni (AGCOM) non si è impegnata particolarmente nel seguire le problematiche di interconnessione VoIP con la rete telefonica pubblica (PSTN), e Telecom Italia ne rende di fatto difficile e costosa l'implementazione da parte degli ISP, ritengo che nonostante si possa incorrere in qualche rischio, anche l'adozione di soluzioni con client software proprietari sia una valida alternativa. Ormai la tradizionale "linea fissa" in casa ha sempre meno importanza, e siccome hanno reso molto costosa e difficile l'interconnessione alla rete pubblica e di conseguenza limitato la possibilità di scelta per l'utente finale, il passaggio al VoIP con le nuove tecnologie, qualunque esse siano, mi sembra la mossa più appropriata. Giovedì, 24 gennaio 2008Update BWA a Fontaneto d'Agogna
Ci sono stati alcuni ritardi nella realizzazione dell'impianto a Fontaneto, che però sono stati risolti. In quesi giorni sarà preparato il basamento, mentre la prossima settimana verrà predisposto il palo. La nuova data di attivazione prevista è attorno al 15 Febbraio.
Mercoledì, 23 gennaio 2008Update BWA a Vaprio d'Agogna![]() Sul sito Intercom è presente anche la relativa mappa con le stime di copertura. ![]() Cliccando sulle foto si potrà vedere la versione ingrandita. Il traliccio e le antenne tendono al rosa poichè sono state fotografate all'ora del tramonto. Lunedì, 21 gennaio 2008Mappe di copertura per i servizi BWA Intercom![]() La pianificazione considera solo i livelli del terreno e non tiene conto di eventuali alberi oppure ostacoli presenti. Ricordo che per questa tecnologia è necessario ottenere la portata ottica (visuale libera) tra il punto in cui verrà posizionata l'antenna e la stazione di accesso. Nelle aree segnate in giallo e anche in rosso potrebbe essere sufficiente installare l'antenna più in alto (tramite un palo o altro supporto) per poter stabilire un collegamento affidabile. Venerdì, 18 gennaio 2008BWA a Vaprio d'Agogna, il traliccio è montatoGiovedì, 17 gennaio 2008Vodafone, tutto gratis... ma dove?
Un interessante articolo di Massimo Cavazzini, analizza le ultime pubblicità di Vodafone. Confermano la tendenza a pubblicizzare ciò che non è vero, nascondendo poi le parti "interessanti" del contratto che contemplano i veri costi.
Non possiamo aspettarci pubblicità non ingannevoli, visto che le penali applicate sono talmente ridicole da poterle già inserire tra i costi nel business-plan di un'offerta. Martedì, 15 gennaio 2008La pubblicità subirà grandi cambiamenti nel breve futuro
Effettivamente la TV come l'abbiamo sempre conosciuta comincia ad accusare i primi segni di "vecchiaia". Si tratta del mass-media ancora più diffuso, ma le nuove generazioni spendono molto più tempo al computer anche come conseguenza dello sviluppo di Internet.
La pubblicità in TV è molto costosa e non presenta alcun feedback sull'efficacia, pertanto i committenti delle campagne pubblicitarie non hanno dei dati precisi su quanto costa "per spettatore" ogni passaggio. Inoltre è vero che i telespettatori sono milioni, ma il tempo passato alla TV è sempre di meno. A tutto questo si aggiunge la maggiore insensibilità verso i messaggi pubblicitari che nell'arco degli anni sono diventati sempre più martellanti e sempre più illusori. Internet d'altra parte comincia ad avere una massa critica di utenti, specialmente tra i ragazzi più giovani, e consente un controllo maggiore degli investimenti con la possibilità di avere anche dei feedback e quindi quantificarne il rendimento. Un articolo su La Repubblica stima che una pubblicità serale diretta ad un pubblico giovane arriva a costare €400,00 a spettatore. Cifre molto più impegnative rispetto all'equivalente pubblicità sulla Rete. Questo permetterà lo sviluppo di nuove aziende grazie ai nuovi modelli di business. Vedo ottime prospettive di sviluppo con la possibilità di veicolare i messaggi pubblicitari in modo più mirato, e per usarla come metodo di remunerazione da parte degli sviluppatori di nuovi servizi che grazie agli introiti delle pubblicità, potranno offrirli gratuitamente all'utente finale. Domenica, 13 gennaio 2008Le limitazioni sulle ADSL
Gli utenti cominciano a rendersi conto che quello che viene pubblicizzato nelle varie offerte di connessione, le quali promettono spesso elevatissime velocità di accesso pari a svariati megabit al secondo, sono solo un dato "decorativo" di quello che le società di comunicazioni vendono in realtà.
Di recente l'Associazione per i Diritti degli Utenti e dei Consumatori ha denunciato all'antitrust la pubblicità effettuata da Tele2 per i propri servizi ADSL, i quali vengono proposti come "traffico illimitato". Non voglio difendere Tele2, anche perchè più o meno evidentemente, tutti gli altri "grandi operatori del mercato consumer" si trovano nella stessa identica situazione. Il problema è semplicissimo e nella pratica si presenta così: Solitamente si decide di acquistare una connessione ADSL. Nel nostro esempio prendiamo in considerazione quelle da 7Mbit/s in quanto sono le più "richieste" in questo periodo. Nelle pubblicità non dicono che questa è solo la velocità massima teorica disponibile. E non dicono che l'MCR, cioè la velocità che viene assicurata ad ogni utente è dalle 300 alle 500 volte più piccola. Dopo qualche giorno l'ADSL viene attivata. Si configura il computer ed eventuali apparati per usufruire del collegamento, e si scopre che utilizzando programmi di trasferimento dati (come E-Mule, Bittorrent, ma molti altri) si ottengono trasferimenti che tipicamente hanno una velocità variabile che varia dai 20 ai 50 kilobytes al secondo e non di più, tranne in rare eccezioni. Solo allora ci si domanda il perchè. E poi partono le denunce, anche se contrattualmente l'operatore potrebbe avere ragione. Ora vediamo di capire meglio perchè: Tipicamente le connessioni ADSL da 7Mbit/s hanno nei dettagli queste caratteristiche: - La velocità di download (velocità di ricezione, es. quando si scarica un file) massima può variare da 4Mbit/s a 7Mbit/s in funzione della qualità della linea fisica. Questo significa che possiamo aspettarci prestazioni massime scaricando i file che variano tra i 320 e i 540 kilobytes al secondo. - La velocità di upload (velocità di trasmissione, come quando si invia un file) massima è variabile a seconda delle offerte, tipicamente è 384Kbit/s ma alcuni contratti (es. Tele2) offrono 256Kbit/s. Significa che quando inviamo i file possiamo aspettarci una velocità massima di circa 30 kilobytes al secondo (20 nel caso di Tele2). - La velocità di MCR. Questo è ciò che si compra veramente. Quasi sempre questo dato viene ridotto in piccole scritte se non addirittura eliminato. Si tratta della velocità di trasferimento che viene assicurata ad ogni cliente sulla rete di competenza dell'operatore stesso. Tipicamente per i contratti che arrivano fino a circa €30,00/mese, corrisponde a 10 o 20Kbit/s. Si, avete letto bene, 20Kbit/s. Meno di quello che si otterrebbe con un "vecchio" modem analogico. Questo si traduce in 2-3 kilobytes al secondo. Non è possibile qui descrivere con estrema precisione cosa ogni operatore fa sulla propria rete, ma questo principio generale vale un po' per tutti: quando un operatore dimensiona un circuito per portare della banda fino ad una centrale per servire i clienti, calcola come velocità di questo collegamento la somma degli MCR di tutti i clienti stessi. Ipotizziamo che nella centrale di Vattelapesca un operatore ha 960 clienti. L'operatore porta a quella centrale una banda (siamo buoni, consideriamo che l'MCR fornito sia 20Kbit/s e non meno) all'incirca di 20Kbit/s per il numero di utenti (circa 1000, visto che potrebbero aggiungersi anche dei nuovi) = 20Mbit/s. Supponiamo che in un certo periodo solo uno dei mille utenti stia utilizzando Internet, mentre tutti gli altri sono fermi. Questo utente riuscirà facilmente ad ottenere le prestazioni massime che l'ADSL può portare. Ma questo è un caso fortunato. Con l'utilizzo medio di Internet nelle sue applicazioni normali (Web ed Email prevalentemente) su 1000 clienti, tipicamente circa 50 generano traffico contemporaneamente. La velocità ottenuta sarà quindi di circa 400Kbit/s a testa (32KBytes/sec). Ma internet non è solo Web o Email. Esistono anche programmi per scambio di file in Peer 2 Peer (P2P) come E-Mule, Bittorrent e tanti altri. Questi programmi, se in funzione, utilizzano tutta la banda possibile per tutto il tempo, anche quando siamo lontani dal PC. Cosa succederebbe se tutti li utilizzassero? Ognuno avrebbe a disposizione quei miseri 20Kbit/s (2Kbytes/sec). Alcuni operatori quindi (ingiustamente, ndr) utilizzano dei sistemi in grado di "guardare dentro ai dati trasferiti" e classificarli, in modo da poter limitare la priorità o la velocità di tutto il traffico P2P. Il risultato è che chi utilizza internet in modo basilare (Web o Email) avrà sempre un pochino di banda in più, penalizzando fortemente chi utilizza il P2P con la conseguenza che i trasferimenti su Emule, Bittorrnet, ecc, sono lentissimi se non addirittura bloccati. Questo comportamento fa venir meno la condizione di Network Neutrality (di cui ho già parlato), che consente di trasferire ogni tipo di traffico senza alcuna discriminazione, ed è una cosa estremamente negativa. Quello che si può fare non è tanto sporgere denunce, in quanto il costo dell'infrastruttura attuale (il cui 95% del prezzo finale dipende dalle condizioni di Telecom Italia) non permetterebbe di migliorare la situazione, bensì quello di cercare sempre tra le specifiche qual è il parametro MCR e confrontare le offerte scegliendo l'MCR più alto che il nostro obiettivo di spesa ci permentte, dando poca importanza alla velocità massima pubblicizzata. Questo ci porterà come risultato ad avere prestazioni costanti nel tempo e risultati più apprezzabili. Favorirà inoltre una competitività sul mercato che premierà gli operatori tecnicamente più preparati rispetto a quelli commercialmente più furbi che abbagliano i poveri clienti con promesse che hanno di concreto poco più di quanto possa avere il fumo. Spero di aver fatto un po' di chiarezza sull'argomento e di essere stato in grado di spiegare il concetto per farne capire il funzionamento anche a chi non ha molta dimestichezza con le telecomunicazioni. Se nonostante tutto qualcosa non dovesse essere chiaro, vi invito a scrivermi o a lasciare un commento, e cercherò di togliervi ogni dubbio. Domenica, 6 gennaio 2008Skype per la Sony PSP
Sony ha annunciato ufficialmente che molto presto sarà possibile utilizzare Skype sulle console PSP. Questa novità sarà introdotta con il prossimo aggiornamento del firmware, che è prevista per la fine di Gennaio.
Per poterlo usare sarà necessaria una connessione WiFi ad Internet. Skype non è il miglior sistema VoIP esistente, ma visto che le grandi Telecom si sono ostinate a mantenere la loro posizione ed evitare che altre aziende riuscissero ad entrare sul mercato con servizi VoIP professionali, è riuscito a farsi strada nonostante gli innumerevoli problemi di architettura che si porta dietro. Mercoledì, 2 gennaio 2008A Fontaneto d'Agogna la fibra ride anche a Gennaio
Nonostante la neve, oggi abbiamo collegato un altro cliente a Fontaneto d'Agogna con la fibra ottica. La rete in fibra di Intercom è ancora piccolina, ma continua a crescere costantemente. E da parte mia è una bella soddisfazione vedere interesse nell'iniziativa, e sopratutto vedere la soddisfazione da parte di chi ne usufruisce.
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