Ormai è giunta l'estate e le condizioni metereologiche difficilmente risultano ottimali per il volo a vela, le basi dei cumuli si abbassano a 900 - 1000 metri e questo rende difficoltosi gli spostamenti. Ottimo periodo per fare un po' di "palestra", volando nei paraggi del Campo dei Fiori e intorno all'aereoporto allenandosi a sfruttare al meglio le deboli termiche presenti.
Oggi ho effettuato due voli sul D-2155 insieme ad Alberto Aloi. Non ci siamo spostati di molto dall'aereoporto, ma sono stati utilissimi per fare un po' di pratica con il volo in situazioni poco favorevoli.

Durante l'attesa del mio turno per il decollo, dopo aver preparato l'aereo e aver aiutato amici e colleghi piloti a mettere i loro alianti in linea, ho chiesto di assistere ad un traino di un aliante a bordo dell'aereo trainatore. Poco dopo esser salito sul Robin (I-ITBB), seduto a lato del buon Gianpiero Notti, arriva il rimprovero del direttore dell'aereoporto che ci "ricorda" che questi non sono voli turistici. Ha comunque concesso di provare per una volta questa esperienza. Ho osservato tutto il volo dal momento del rullaggio fino allo sgancio dell'aliante, prestando particolar attenzione agli assetti dell'aereo trainato e agli effetti sull'aereo trainatore. Ritengo sia un'esperienza utile e consiglio a tutti i piloti di aliante (direttore permettendo) di provarla almeno una volta.
Il primo volo ha avuto inizio alle 12:22, con traino a 1000m. Durante questo tempo Alberto mi faceva provare a cercare le termiche e a "sentire" quale ala si alzava, una tecnica per riuscire ad individuare la posizione dell'ascendenza, ma una serie di miei errori di valutazione mi ha portato ad essere un po' basso e quindi costretto ad atterrare dopo 1 ora e 28 minuti di volo.

Per fortuna oggi non c'erano molti piloti e così sono riuscito ad effettuare il secondo volo. Siamo decollati alle 14:15, sempre con sgancio a 1000m. Questa volta il volo è durato 2 ore 50 minuti. L'allenamento consisteva nel seguire il crinale del Campo dei Fiori e individuare le termiche li sopra. Anche qui a causa di alcuni miei errori di valutazione, abbiamo perso la quota sufficiente a volare in cresta, e siamo stati costretti a cercare di recuperarla altrove. Arrivati a 400m di altezza QFE, siamo riusciti a trovare una leggerissima ascendenza da 0,5m/sec, e con moltissima pazienza, in assoluto silenzio Alberto è riuscito a riguadagnare quota, mentre io seguivo attentamente i suoi movimenti. Raggiunti i 700m, mi ha ripassato i comandi. Con l'evolversi della giornata anche le masse d'aria sono cambiate, e a sud-est del Campo dei Fiori si era creato un fenomeno chiamato "confluenza". Purtroppo non siamo riusciti a sfruttarlo in quanto avevamo già superato le 2 ore di volo e a qualcuno serviva l'aliante.
In questi voli, anche se non ho ancora acquisito la sensibilità necessaria, ho trovato nuovi spunti su come valutare le situazioni e come agire sui comandi anche nei casi di termiche molto deboli. Ringrazio Alberto per la sua pazienza ed entusiasmo nel cercare di trasmettermi la sua esperienza.
Ovviamente a decoro della piacevole giornata, ci siamo ritrovati con gli altri piloti al bar del club a scambiare le esperienze fatte in giornata e a bere una birretta fresca in compagnia.