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Domenica, 20 luglio 2008Stage di volo a vela a Masera, primo weekend
Dopo aver conseguito la licenza di volo, i neo-brevettati dell'A.C.A.O. possono contare su un gruppo di piloti con molta esperienza che, su base volontaria, offrono un valido supporto (chiamato secondo periodo) per apprendere e migliorare le tecniche di veleggiamento, interpretare la meteo, capire come pianificare i voli, sfruttare al meglio termiche e planate, e tutta una serie di accorgimenti utili ad allontanarsi dall'aereoporto di partenza in sicurezza.
Per offrirci l'opportunità di decollare, volare ed atterrare in un posto diverso, lo staff del secondo periodo ha organizzato due weekend di attività di volo presso l'aviosuperficie di Masera, un aereoporto dedicato prevalentemente all'attività con aerei ultraleggeri, situato a nord-est di Domodossola (VB). E così Venerdì sera, entusiasmato dall'iniziativa, dopo una intensa giornata di lavoro, sono partito in compagnia del mio amico Daniele per raggiungere a cena gli altri piloti che nel frattempo avevano già incominciato a trasferire gli alianti ed effettuato i primi preparativi. Sia la cena sia la serata in compagnia sono state entrambe piacevolissime. Svegliati alla mattina presto siamo andati all'aereoporto a preparare gli aerei per la giornata. Prontamente, dopo pochissimo tempo, é arrivato anche il trainatore (l'I-HHHH, un Husky, pilotato da Luigi Bravi). Purtroppo le condizioni metereologiche non erano belle quanto ci si aspettava, ma ne abbiamo approfittato per fare un primo traino con sgancio a bassa quota (500m) per permettere a chi, come me, non ha mai volato nella zona di Domodossola e per familiarizzare con una pista di decollo/atterraggio nuova. Alle 12:15 é giunto il mio turno e ho volato insieme a Guglielmo Giusti, pilota di alianti sin dagli anni '60, sul D-2153 (un ASK-21). Il volo é stato piuttosto breve e nonostante fossi in una nuova area, mi sono ambientato molto velocemente. Non ho trovato alcuna difficoltà nemmeno in fase di atterraggio. In attesa del "secondo turno" per volare, ho chiacchierato un po' con i piloti locali, che ci hanno raccontato alcune vicende dell'aereoporto tra cui quella dell'alluvione avvenuta nel Settembre 2000, che distrusse gran parte dell'area, documentata anche con alcune foto impressionanti. Per il secondo volo, sono stato affidato ad Alberto Balducci, con cui avevo già volato a Marzo. Per la prima volta ho pilotato un Duo Discus (D-7613), un tipo di aereo sul quale ero salito in precedenza solo come passeggero. Erano le 15:45 e abbiamo scelto di effettuare un traino a 1250m di quota, per tentare di restare al di sopra delle montagne circostanti nella speranza di trovare una situazione metereologica più favorevole. Le fasi di decollo e traino sono andate discretamente bene, un pochino impegnative nei primissimi minuti durante i quali ho cercato di familiarizzare con i comandi di questo tipo di aereo. Effettuato lo sgancio abbiamo cominciato a cercare la prima termica, e appena trovata, mi sono reso conto che il Duo Discus é un aliante molto diverso dall'ASK-21. L'ho trovato decisamente silenzoso, leggermente meno reattivo (ha una maggior apertura alare e un maggior peso) e con la necessità di un pilotaggio leggermente diverso. Alberto, notate queste mie difficoltà, mi ha fatto fare un po' di esercizi, concentrandoci di più sull'affrontare le termiche invece di cercare di allontanarci. Avevo qualche problema nel mantenere costante la velocità in virata, passando da 80 a 130Km/h. Alberto ha raccontato successivamente (facendomi sorridere) che gli sembrava di essere dentro a una lavatrice (a causa delle accelerazioni dovute alla forza centrifuga in virata a 130 - 140Km/h). Solo dopo molti tentativi ho cominciato a capire che dovevo utilizzare molto più intensamente il timone, anticipandone anche un pochino l'azionamento, rispetto alla barra. Il volo è durato "solo" 1 ora e 29 minuti, ma mi sentivo un po' affaticato, forse per la maggior concentrazione che ho dovuto tenere durante il pilotaggio. L'atterraggio è stato piuttosto facile e non ho trovato particolari problemi, tanto che Alberto mi ha lasciato i comandi per tutto il tempo. Dopo aver sistemato e picchettato gli aerei, siamo andati all'agriturismo per un'altra tanto ottima quanto abbondante cena, conclusasi con una serata all'aperto, chiacchierando allegramente e raccondando a vicenda le proprie imprese più o meno volovelistiche. Domenica mattina dopo la sveglia e la colazione, siamo tornati all'aereoporto per affrontare la seconda giornata di stage. Purtroppo le codizioni metereologiche erano ancora peggiori del giorno precedente. Il buon Piero Magnaghi ha tenuto una mini-lezione su come interpretare "i segnali del cielo" e capire cosa ci si poteva aspettare in volo, facendo notare la presenza di un'inversione termica leggermente al di sotto della cima dei monti circostanti, che impediva quindi alle termiche di superare tale quota e di conseguenza toglieva ogni speranza di poter pianificare un percorso interessante. Qualcuno è comunque decollato lo stesso, anche solo per fare un po' di pratica con le fasi di decollo e atterraggio, e insieme a Daniele abbiamo sfruttato questa occasione per provare a realizzare dei filmati in alta definizione sugli aerei. Abbiamo provato a fissare la telecamera sul montante dell'aereo trainatore. L'idea e l'inquadratura erano ottime, ma ci siamo accorti che le vibrazioni hanno reso il filmato quasi incomprensibile. Abbiamo provato a filmare anche un decollo "inseguendo" aliante e trainatore con l'auto di servizio dell'aereoporto (una Renault R4 senza portiere, attrezzata per movimentare gli aerei), ma le prestazioni un po' limitate del suo motore non hanno consentito risultati brillanti. Con il permesso dei piloti abituali dell'aereoporto abbiamo portato in pista un altro mezzo in grado di seguire agevolmente gli aerei in questa fase (la mia Elise). Questa volta il fimato é stato soddisfacente. Appena troverò un software in grado di convertire il formato ad alta definizione AVCHD in qualcosa di meno impegnativo, proverò a pubblicarlo su Youtube e aggiungere un link qui. Nonostante non abbia volato, grazie all'ambiente amichevole e alla compagnia dei colleghi piloti, la giornata é comunque trascorsa piacevolmente, accorciata dall'arrivo di un temporale che ci ha praticamente invitati a tornare a casa, non prima di aver fatto decollare tutti gli aerei con destinazione Calcinate, e con la speranza di una meteo più favorevole per il prossimo (ed ultimo) weekend di stage. Ho trovato questa esperienza molto utile per l'aver utilizzato per la prima volta un aereoporto diverso ed è stata anche un'occasione per conoscerci meglio. Non posso concludere senza consigliare a chi dovesse trovarsi nei paraggi di Masera di fermarsi a cena all'agriturismo Moonlight, di cui esiste anche il sito web (anche se purtroppo é realizzato interamente in flash). Trackbacks
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