
Una piccola premessa ai lettori: non mi ritengo un esperto di finanza. Ho cominciato ad interessarmi a questi argomenti da poco più di due anni, dopo aver scoperto questo progetto tutt'ora sperimentale che si chiama Bitcoin.
Non mi dilungherò a spiegare che cosa sia e come funziona: esistono già tantissimi articoli sul web che ne parlano, mi limiterò a riportare una brevissima descrizione e qualche link a fine articolo da consultare per incominciare ad avvicinarsi. Si tratta di una moneta elettronica potenzialmente rivoluzionaria che si basa su concetti completamente nuovi, possibili grazie alla tecnologia moderna. Per comprenderla a fondo nel suo funzionamento è necessario dedicare un po' di tempo, mettendo da parte tutto quello che si pensa di conoscere sulle valute tradizionali, e invito a farlo! Anche solo come esercizio mentale, per comprendere meglio le problematiche del mondo dell'economia e della finanza.
I principi fondamentali che la rendono così interessante sono i seguenti:
- Non può essere manipolata, la gestione è decentralizzata e il sistema non è corruttibile: si basa su regole matematiche che non possono essere sovvertite, modificate o aggirate da nessuno, banche e governi inclusi. Non esiste nessun organismo, ente, banca, governo, gruppo che la controllano o possono controllarla. Utilizza la rete internet con una tecnologia "peer 2 peer" in grado di distribuire il sistema con le regole di funzionamento e di controllo sui dispositivi di ogni utilizzatore. Ognuno diventa il vero proprietario dei suoi soldi e nessuno potrebbe imporre strampalate regole (come limitarne la quantità spendibile mensilmente, applicare ingiuste tasse patrimoniali tramite il blocco dei conti correnti e i prelievi forzati, ...). Nessuno può intervenire sul proprio bilancio se non il proprietario stesso. La "banca" è un programma open source (in realtà ne esistono già più di uno con funzioni e opzioni diverse), scaricabile liberamente, che rimane sul proprio computer o smartphone.
- L'inflazione è controllata e tenderà a zero: a differenza di tutte le altre monete governative il denaro non perderebbe valore nel tempo. Possono esistere al massimo 21.000.000 di Bitcoin, non uno in più. Vengono generati e distribuiti nel mondo attraverso una tecnica chiamata mining, che è una ricompensa ai volontari che mettono a disposizione la propria potenza di calcolo (in passato coi propri computer, oggi con dispositivi dedicati) per certificare le transazioni ed aumentare la sicurezza dell'intero sistema contro la contraffazione. La produzione di Bitcoin è programmata per ridursi nel tempo, dimezzando periodicamente (ogni circa 4 anni) fino a sfiorare la quantità totale. In un'ipotetica economia dominata da Bitcoin non ci sarà più la necessità di rincarare i prezzi, anzi, si avrebbe una tendenza invertita (prezzi al ribasso). Molti sostengono che questo aspetto possa indurre la gente ad accumulare i capitali invece di spendere, bloccando l'economia. Nulla di più falso: i settori tecnologici sono deflattivi e sono forse gli unici che nonostante la crisi economica in corso continuano ad essere in crescita. Oggi ad esempio un computer o uno smartphone hanno un prezzo, tra sei mesi costeranno il 20% in meno e tra un anno il 50% in meno. La gente però non aspetta un anno a comprarli, lo fa subito, nel momento in cui ne ha bisogno.
- Il proprio bilancio e l'utilizzo sono pseudo-anonimi: tutte le transazioni sono pubbliche e distribuite (copiate) su centinaia di migliaia (se non milioni) di computer, ma le identità di chi le ha eseguite non sono note. Allo stato attuale se non si prendono alcuni accorgimenti, incrociando i dati di molte transazioni pare sia possibile restringere il campo di ricerca su chi ne ha fatto uso, ma è un'operazione molto complessa. Gli sviluppatori stanno però già integrando dei metodi che rendono impossibile questa correlazione. La proprietà di una transazione viene rivendicata esclusivamente tramite una chiave crittografica segreta contenuta nel proprio portamonete (wallet), che è bene preservare. Perdere la chiave significa perdere per sempre i propri Bitcoin. Per sicurezza è bene avere sempre delle copie su diversi supporti, come ad esempio le memorie USB, messi al sicuro in luoghi diversi.
- I costi di transazione sono prossimi allo zero: l'invio di Bitcoin ha un costo di transazione (quasi sempre opzionale) che viene riconosciuto ai miner in cambio dei loro servizi. Il valore è molto piccolo, viene calcolato sulle caratteristiche tecniche della transazione da eseguire e ad oggi si aggira attorno ai 0,0001 Bitcoin (questo costo diminuirà nel tempo). Alzando questo valore, aumenta la probabilità che la transazione venga certificata al più presto. Riducendolo invece aumenta la probabilità di dover aspettare più tempo.
- Il raggio di azione è mondiale: è sufficiente avere un computer o uno smartphone collegato ad internet per poterla utilizzare. Può essere adottata ovunque nel mondo, semplificando le transazioni internazionali e rendendo obsoleti i cambi di valuta.
- Le transazioni sono istantanee: la rete è in grado di confermare le transazioni ogni dieci minuti (in media), ma per importi piccoli è possibile accontentarsi della notifica di "transazione ricevuta", generato quasi istantaneamente (per importi modesti la falsificazione delle transazioni senza conferme sarebbe comunque molto più dispendiosa di quanto si potrebbe ricavare).
- Nessun confine: inviare un pagamento a qualcuno in qualsiasi posto del mondo ha la stessa semplicità, costo e velocità di invio che si avrebbe destinandolo al vicino di casa e, per paragone, non è più complicato di inviare un messaggio tramite e-mail.
Proprio queste caratteristiche consentono di spostare il controllo della moneta dalle banche e dai governi alle persone. Potrebbe essere un'enorme rivoluzione finanziaria, un'importante conquista sociale che andrebbe difesa tenacemente. Esiste la possibilità che le banche cercheranno di ostacolarla, proprio per preservare il loro potere di controllo. Se però l'adozione sarà già molto diffusa sarà molto difficile contrastarla. Bitcoin ha le potenzialità per cambiare radicalmente il mondo della finanza analogamente a cio che è avvenuto nel settore delle comunicazioni e dell'informazione attraverso lo sviluppo di Internet negli anni '90.
Si sono già verificati alcuni eventi positivi: negli Stati Uniti, ad esempio, l'ente FinCEN (Financial Crimes Enforcement Network) ha rilasciato
un documento che prende in esame la produzione e lo scambio di nuove monete digitali. In Finlandia l'utilizzo di Bitcoin è stato dichiarato legale. La Banca Centrale Europea ha pubblicato
una relazione sulle monete digitali (con ampi riferimenti indiretti a Bitcoin) nel quale lo descrive come un fenomeno non preoccupante e di cui osservare con interesse i progressi. In Italia non esiste ancora nessuna legislazione/regolamentazione in materia. Intanto nel mondo (e anche in Italia seppur in proporzione minore) sempre più aziende, persone e organizzazioni adottano questa stravolgente innovazione e molte altre mostrano profondo interesse. Questo purtroppo attirerà anche molti speculatori, che di solito non portano nulla di produttivo, ma mi aspetto che comunque arriverà ad instaurarsi un equilibrio in cui ci sarà spazio per tutti.
Crisi, inflazione e abusi di potere hanno causato problemi sempre più evidenti e sempre meno sostenibili, stimolando l'esigenza di una soluzione che potesse liberarci da questo aggravio. E quando si presenta un problema presto o tardi qualcuno trova la soluzione.
Satoshi Nakamoto ci ha proposto Bitcoin. Nessuno saprebbe dire se si tratta di una soluzione definitiva che continuerà ad esistere nel lungo termine o se verrà rimpiazzato da un'alternativa più adatta, ma quello che è sicuro è che
ha innescato un processo di cambiamento dal quale non è più possibile tornare indietro.
Cercando informazioni su internet per approfondire l'argomento, ci si scontrerà con due problematiche: la prima è che si troveranno molti articoli che accusano Bitcoin di essere uno strumento utilizzato dalle più varie attività illegali (compravendita di droga ed armi, casinò e scommesse, riciclaggio, ...). Probabile, ma anche i contanti, i computer, i telefoni cellulari, vengono usati per gli scopi più vari e loschi; il problema non è lo strumento (il Bitcoin) ma l'etica e la cultura di chi promuove questi servizi e di chi ne usufruisce. Ciò che però è ormai chiaro è che proprio per la sua sempre più veloce adozione, la percentuale di utilizzo a scopi illegali si riduce velocemente e possiamo considerarla una minoranza trascurabile. La seconda è che purtroppo tanti servizi sono imprecisi, propongono affermazioni false e giungono a conclusioni errate (è uno schema di Ponzi, è una bolla speculativa, si può contraffare, non ha un controvalore, blocca l'economia, ...). Sono pubblicazioni prodotte da economisti e giornalisti che, nonostante si sforzino per capire come funziona Bitcoin, non riescono ancora a comprenderlo in tutti i suoi aspetti. Ecco una
lista dei miti, luoghi comuni su Bitcoin. Esistono anche altri esperimenti basati sugli stessi principi di Bitcoin, che sono stati avviati successivamente (Namecoin, Litecoin, PPcoin, Devcoin) che hanno introdotto alcune piccole modifiche ma nessuno di questi ha introdotto delle innovazioni sostanziali, mentre un altro progetto che invece potrebbe essere interessante seguire è
Ripple.
Come possiamo ottenere dei Bitcoin? Li si può comprare da qualcuno che già ne possiede e che sia disposto a venderli, si possono scambiare su
molteplici exchange, oppure si potrebbero ricevere in cambio di prodotti o servizi. L'importante è tenere sempre ben presente che il progetto è nato nel 2009, ma siamo ancora ai suoi primi passi e il valore dei Bitcoin varia di molto e molto velocemente a causa di molteplici fattori (dai problemi tecnici degli exchange che non riescono a soddisfare la quantità di scambi in aumento esponenziale, all'effetto degli speculatori che cercano profitti immediati dagli scambi). Potrebbe essere un'opportunità, alcuni presumono che un solo Bitcoin in alcuni anni possa arrivare a valere decine o centinaia di migliaia di euro, ma potrebbe anche dimostrarsi un esperimento fallito o essere rimpiazzato in futuro da qualcosa di migliore, per cui il suo valore potrebbe approssimarsi allo zero (un'eventualità che penso diventi sempre più improbabile ogni giorno che passa). Per trovare individui disposti a venderci dei Bitcoin si può usare
localbitcoins.com. Se invece ci si rivolge ad un exchange è bene prestare attenzione a quale si sceglie e cercare di lasciare il denaro o i Bitcoin presso di loro per il minor tempo possibile: in passato alcuni exchange sono stati obbligati (forse ingiustamente) dalle banche a interrompere improvvisamente l'attività. Il più affidabile (ma non per questo il migliore) attualmente sembrerebbe essere
MtGox.
Se Bitcoin dovesse diffondersi capillarmente ed essere adottato come moneta, le valute istituite da banche e governi perderanno improvvisamente gran parte del loro valore. Gli stati indebitati avranno la possibilità di ripagare i loro debiti molto facilmente, vendendo una piccola parte dell'oro di cui dispongono senza nemmeno ricorrere alla stampa di nuova moneta. Oggi l'inflazione è necessaria solamente per non far fallire il sistema bancario e lo stato ma a questi livelli stiamo vedendo chiaramente quanto fortemente penalizza lavoratori e i risparmiatori.
Con l'adozione di Bitcoin si ristabilirebbe un'economia nuova, incorruttibile, con il potere distribuito alle persone. I nostri stipendi non perderanno il loro valore e si assisterà ad una progressiva diminuzione dei prezzi per ogni tipo di bene, compresi ad esempio quelli alimentari. E per chi ha da obiettare che senza inflazione si ferma il mercato, ecco un piccolo esempio: TV, computer e telefoni cellulari in passato erano strumenti molto costosi, ma grazie alla diminuzione dei loro prezzi ormai tutti ne dispongono, anche le famiglie povere. I prezzi più bassi aumentano la richiesta. La quantità di persone con bassi guadagni è nettamente superiore a quella di chi guadagna molto. Per poter funzionare, questo scenario necessita di un sistema di libero mercato, non si deve permettere allo stato di interferire nelle scelte economiche della gente, si deve consentire alle imprese di ridurre gli stipendi agli operai in corrispondenza della riduzione dei prezzi e del costo della vita, dev'essere eliminata la banca centrale, dev'essere evitata la coniazione di nuova moneta, e va eliminata la
riserva frazionaria permettendo alla moneta di avere il suo valore reale.
Ed è esattamente ciò che Bitcoin ci consente di ottenere.
Alcuni link utili:
P.S.: Con il passare del tempo i link potrebbero cambiare e/o non funzionare più correttamente. Se un link non funzionasse, avvisatemi, cercherò di aggiornarlo.