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Mercoledì, 29 ottobre 2014Loro vogliono solo i tuoi soldi
In questi giorni sta girando la notizia di ciò che accade negli stati uniti (Zero Hedge, New York Times, RT): il governo statunitense ha sequestrato centinaia di conti bancari senza dimostrare che gli intestatari abbiano commesso un crimine. Tra gli esempi riportati negli articoli c'è quello di una proprietaria di un ristorante alla quale il conto con circa 33.000 dollari è stato sequestrato sebbene non ci fossero correlazioni con riciclaggio o evasione, perchè venivano effettuati regolarmente solo depositi inferiori a 10.000 dollari. Viene riportato il caso di un'azienda a conduzione familiare di macchine per la distribuzione automatica di dolci e sigarette, alla quale hanno sequestrato 447.000 dollari derivati da circa 27 anni di lavoro e sospettati in quanto i versamenti giornalieri erano compresi tra i 5.000 e i 9.000 dollari. Ad un ex sergente dell'esercito è stato sequestrato il conto destinato agli studi universitari della figlia, contenente circa 66.000 dollari, nel quale depositava regolarmente cifre inferiori ai 10.000 dollari. In tutti i casi vengono sequestrati i conti bancari di aziende e persone che normalmente depositano meno di 10.000 dollari e che non hanno violato alcuna legge mentre lo stato si rifiuta di restituire i soldi.
Le banche sono obbligate a segnalare tutti i movimenti più grandi di 10.000 dollari e tutti quelli inferiori che però ritengono "sospetti". Nel 2013 sono stati segnalati oltre 700.000 movimenti inferiori ai 10.000 dollari. Esiste poi una legge, creata nel 2000 con lo scopo di fermare terroristi e trafficanti di droga, che consente di sequestrare i beni di una persona anche se non ci sono accuse ma solamente sospetti e le agenzie governative possono in seguito trattenere una percentuale. Le circostanze hanno portato alla formazione di una rete di oltre 100 agenzie che analizzano tutte le segnalazioni bancarie in caccia di conti da sequestrare. Il governo può prendere possesso dei soldi senza disporre di alcuna condanna e i proprietari dei conti hanno l'onere di dimostrare di essere innocenti. Le statistiche indicano che nella mira di queste agenzie finiscono soprattutto cittadini della classe media che non hanno mai avuto precedenti. Dal 2005 al 2012 i sequestri sono passati da circa 100 a oltre 600 all'anno. la quantità media di denaro sequestrato è attorno ai 34.000 dollari e che i costi legali per contestare il sequestro superano facilmente i 20.000 dollari. In quasi tutti i casi le vittime non hanno la capacità economica per sostenere la causa e comunque spesso il costo della stessa è superiore alla quantità di denaro sequestrato per cui non risulta conveniente procedere, quindi si arrendono e lasciano perdere. Oltre l'80% dei conti svuotati dal governo nel 2012 appartenevano a persone o aziende totalmente innocenti. Si tratta di uno scenario spaventoso e vedo sempre più fondamentale il ruolo delle cryptomonete libere come bitcoin, che non potendo essere controllate da nessun ente centrale, sono in grado di tutelarci da questo tipo di rischi. Trackbacks
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