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Venerdì, 30 novembre 2007BWA a Suno (NO) - ci saranno ritardi
Purtroppo l'accordo che stava per essere concluso non è andato a buon fine. Uno dei proprietari della struttura che dietro accordi verbali doveva concederci la possibilità di installare gli apparati a condizioni favorevoli ha chiesto un canone di affitto spropositato, che rende economicamente insostenibile il progetto.
D'altra parte entro poche settimane sarà pronto il punto di accesso di Vaprio d'Agogna a circa 30m di altezza, che riuscirà a coprire gran parte del territorio di Suno. Ho riavviato le rierche verso un terreno o una struttura idonei ad ospitare queste piccole antenne. Si prospettano già alcune possibilità, vi terrò comunque aggiornati. Giovedì, 29 novembre 2007Come rispondere ai messaggi e-mail (quoting)
Ormai ognuno di noi utilizza dei sistemi di messaggistica elettronica (e-mail, newsgroup, mailing-lists, forum..) e nonostante molte persone usano questi strumenti da anni ho notato che sono veramente pochi coloro che li sanno usare. Questo è dovuto al fatto che quasi tutti noi abbiamo imparato ad utilizzare le comunicazioni elettroniche prendendo esempio dagli altri. La veloce diffusione di internet alle masse ha aumentato la probabilità di imparare da altre persone che non erano a conoscenza delle regole di buon senso, causando un effetto a catena.
Per questo motivo scrivo questa mini-guida, con la speranza di illuminare coloro che ne hanno bisogno. Magari siete giunti a questo link proprio perchè vi ha spinti qui qualcuno finito in preda a raptus, nausea, esaurimento e secchezza delle fauci, dopo l'ennesima e-mail quotata male, accusandovi di non saper utilizzare la posta elettronica. Vi prego quindi di perdere qualche minuto del vostro tempo e leggere con attenzione. Quando si risponde ad un messaggio (sia esso posta elettronica, newsgroup o altro), è buona norma quotare il messaggio al quale si sta rispondendo. Ma cosa significa quotare? La parola deriva dall'inglese "quoting", cioè "citare", ed è ormai diventato un neologismo di uso comune. Questa pratica consiste nel riportare delle parti del testo contenuto nel messaggio originale allo scopo di ricordare di cosa si stava parlando e a cosa si riferisce la nostra risposta. Esistono delle semplicissime "regole" che dovrebbero essere rispettate nel "quotare" i messaggi e che, con intenzione o meno, molti ignorano. Queste regole sono uno "standard de facto" maturato negli anni e alle quali, specialmente agli albori delle comunicazioni elettroniche, veniva attribuita una grande importanza. A cosa servono queste regole? Se applicate correttamente, semplificano la vita del vostro interlocutore e a voi stessi: in un istante si potrà capire l'oggetto della discussione e l'autore, senza dover perdere tempo a cercare nei messaggi precedenti, mantendo una perfetta leggibilità. Quali sono queste regole? Fondamentalmente i principi da seguire sono pochi e semplici. Quando dal nostro programma preferito selezioniamo il comando di rispondere ad un messaggio, tipicamente viene presentata una finestra nella quale è contenuto il messaggio originale le cui righe sono precedute dal simbolo ">" (maggiore). Lo scopo è quello di "marcare" il testo scritto in precedenza e distinguerlo da quello nuovo, che dovremo scrivere. Molti programmi consentono di personalizzare questo simbolo, ma ciò è decisamente sconsigliato in quanto ">" è riconosciuto comunemente come l'identificatore del testo quotato, per cui molti software sono in grado di evidenziare quelle righe con colori o stili diversi in modo da agevolarne la lettura. Se il simbolo viene modificato, il software potrebbe non riconoscerlo e "trattarlo" come se fosse la nostra risposta. Le parti di testo della citazione che non sono importanti e sono ridondanti andrebbero eliminate. Per esempio quelle contenenti i saluti, o frasi non inerenti alla risposta. Se il blocco quotato necessita di risposte a più argomenti, è bene separarlo in più blocchi e scrivere le risposte negli spazi intermedi, un argomento alla volta. Se il messaggio originale è troppo prolisso, è possibile tagliare le righe eccedenti e sostituirle con: "[...]". E' altresì importante far precedere alla citazione una riga che identifichi l'autore originale, ad esempio: "Paolo Agazzone ha scritto:". Anche questo solitamente viene fatto automaticamente dal software. Riassumendo in breve, le regole sono tre e consistono in: 1) Riportare il testo orginale del messaggio, anteponendo il simbolo ">" per distinguerlo dalla risposta. 2) Dividere la citazione in più parti, se necessario, e inserire la nostra risposta sotto alla citazione relativa, un argomento alla volta. 3) Eliminare tutto ciò che non è strettamente necessario, come firme, saluti e parti di testo che non hanno alcuna funzione pratica. Ora passiamo ad alcuni esempi pratici. Messaggio originale: Da: Paolo Agazzone La risposta dovrebbe essere strutturata così: Da: Brambilla Fumagalli Quali sono gli errori più comuni? La cosa più frequente a cui mi capita di assistere si definisce "bottom overquoting" e consiste nello scrivere la risposta al messaggio nelle prime righe, lasciando tutto il testo dei messaggi precedenti in coda. Credetemi, è una pratica davvero odiosa, che rende peraltro le discussioni molto difficili da interpretare. Perchè non è indicato? Principalmente perchè così facendo si leggerebbero le risposte prima ancora delle domande, e in secondo luogo perchè in una discussione con più passaggi, il messaggio finale risulterà un enorme ammasso di citazioni. Sommando le due cose, se gli argomenti trattati sono più di uno, spesso diventa necessario scorrere in basso e poi tornare in alto più volte per capire a cosa si riferisce la risposta. Un altro errore comune meno grave è quello di non riportare proprio il testo originale, e si definisce come "null quoting". Si tratta di una pratica comunque fastidiosa perchè, specialmente a distanza di tempo, non permette al lettore di capire qual'era il contesto della risposta, ed è costretto ad andare a cercare il messaggio originale che magari non è nemmeno più disponibile in quanto nel frattempo può essere stato cancellato, perso, oppure semplicemente ci si trova a leggere la risposta su un PC o un palmare differente da quello dove era stata scritta in precedenza la domanda. Se si deve rispondere ad un messaggio che contiene già domande e risposte, sarà sufficiente aggiungere ">" davanti al quoting già esistente, senza aggiungere spazi tra i simboli ">". Ogni ">" indica un livello. Ad esempio: Da: Paolo Agazzone Quotare correttamente i messaggi, come si può vedere, permette di gestire le comunicazioni in un modo davvero molto efficiente. Magari si impiega qualche secondo in più nel "formattare" la risposta, ma dopo aver fatto un minimo di pratica diventerà spontaneo, senza nemmeno aver bisogno di pensarci. Inoltre si tratta di un ottimo biglietto da visita che evidenzia la vostra competenza ed educazione. Alcuni link: - La RFC sulla la netiquette. - Un video su YouTube inerente l'argomento. - Altri documenti su come quotare le e-mail (Google). Per segnalare questa mini-guida è possibile utilizzare il permalink per creare il trackback, oppure il seguente: http://blog.agazzone.it/links/quotare.html che è più corto e pratico. Mercoledì, 28 novembre 2007WiFi nei locali pubblici
Esistono sempre più dispositivi che integrano il supporto della tecnologia WiFi. PC portatili, palmari e anche telefoni cellulari. Il vantaggio di questa tecnologia è proprio nella sua semplcità ed economicità. All'estero è molto facile trovare luoghi coperti da reti di accesso libere, che consentono accesso ad internet immediato. In Italia questo non si può fare, in quanto la legge anti-terrorismo del 16 Agosto 2005 obbliga l'acquisizione dei dati identificativi di ogni soggetto che utilizza un sistema di collegamento ad internet. E' necessario disporre quindi di un sistema di autenticazione.
Alcuni operatori hanno predisposto questi sistemi in modo da poter fornire servizi wireless nei cosiddetti hot-spot (punti dotati di copertura WiFi), però molto comunemente i costi per utilizzare questo servizio sono molto elevati e consentono l'accesso per breve periodo, tipicamente con abbonamenti che variano da 2 a 5 euro l'ora. Nella mia azienda stiamo pensando a delle soluzioni per dare copertura nei luoghi pubblici (piazze, bar, ristoranti, centri commerciali, alberghi, ecc), ad un costo per utente molto contenuto (inferiore ai 20 euro mensili, senza limiti di traffico o tempo). Nei prossimi giorni attiveremo alcuni punti in via sperimentale e presto sarà possibile registrarsi ed utilizzare il servizio. Martedì, 27 novembre 2007BWA (Hiperlan/2) - Vaprio d'Agogna
Entro la prima settimana di Dicembre, Intercom renderà operativa la stazione di accesso sperimentale per offrire il servizio BWA (Broadband Wireless Access, cioè accesso ad Internet via radio) che coprirà Vaprio d'Agogna. In fase sperimentale il punto di accesso sarà installato a circa 15 metri di altezza, quindi anche se probabilmente non si riuscirà a coprire completamente l'intero territorio comunale, chiunque fosse interessato ad utilizzare questa tecnologia per l'accesso ad Internet, può cominciare a chiedere informazioni. Il punto definitivo di accesso raggiungerà i 30 metri di altezza, permettendo di raggiungere praticamente ogni edificio, e dovrebbe diventare operativo entro Gennaio 2008.
I servizi BWA consentono di avere un accesso a larga banda con prestazioni e qualità di servizio decisamente superiori all'ADSL. Permettono di avere anche una "banda minima garantita" molto più elevata e di trasportare il servizio di telefonia, consentendo di non ricevere più alcuna bolletta da Telecom Italia. Sto seguendo direttamente il progetto in prima persona, curando con particolare attenzione gli aspetti sulla Network Neutrality del servizio e il supporto nativo di IPv6. Lunedì, 26 novembre 2007Tiscali: ADSL 8Mbit/s da 4,95 al mese
In questi giorni Tiscali sta pubblicizzando la sua ADSL a 8Mbit/s da €4,95/mese, con chiamate nazionali gratuite.
Guardando da vicino l'offerta però scopriamo che non è tutto oro cio che luccica (che novità!). Come Infostrada, e come va di moda ultimamente, questo prezzo è solo uno "specchietto per le allodole", infatti in realtà il servizio costa €28,95/mese a partire da Aprile 2008. Sapendo che siamo ormai a Dicembre e che ci vuole circa un mese tra l'ordinativo e l'attivazione delle linee, rimangono praticamente tre mesi. La connessione avviene "fino ad 8Mbit/s", quindi la velocità di download non è specificata esattamente, ma dipenderà dalla bontà del doppino di rame che arriva in casa propria. La velocità di upload invece è di soli 384Kbit/s (circa 0,3Mbit/s). Anche qui non viene menzionato mai l'MCR (la banda minima garantita). E' un parametro importante da considerare, ed è importante che sia alto. Tutti questi operatori però, per riuscire a fare un'offerta che costa un euro meno del concorrente, erodono il valore dell'MCR al minimo, portandolo a livelli talmente bassi che forse è meglio non comunicarlo nemmeno. Le chiamate telefoniche invece in realtà non costano 0, ma 15 centesimi alla risposta, pagati anticipatamente. Questo significa che se la chiamata ha una durata superiore a 5 minuti di conversazione presso un fornitore che addebita 3 centesimi di euro al minuto, la paghiamo decisamente di più. Le chiamate verso i cellulari costano 19 centesimi di euro al minuto, prezzo decisamente allineato alla media, e anche qui troviamo lo scatto alla risposta di ben 15 centesimi. Non è specificato da nessuna parte se la tariffazione è minutaria anticipata o se è "al secondo". Venerdì, 23 novembre 2007Internet: L'importanza della network neutrality
Si sente parlare sempre più spesso di operatori che, infastiditi da qualche sito o servizio, tendono a limitare la banda di applicazioni specifiche. Negli States si sono verificati casi dove alcune aziende di telecomunicazioni hanno limitato la velocità di accesso ad alcuni siti (tipo YouTube) o impedito il libero utilizzo di tecnologie VoIP (Voice over IP), in quanto impauriti dalla possibilità di perdere i ritorni sulle telefonate tradizionali. Queste tecniche di solito vengono definite come Traffic Shaping (limitazione della banda) oppure DPI (Deep Packet Inspection, cioè controllo del contenuto all'interno dei pacchetti dati).
Anche qui in Italia si verificano molto frequentemente casi dove gli operatori (specialmente i fornitori di ADSL consumer e Wireless) limitano la banda disponibile al P2P (Peer to Peer, come ad esempio E-Mule o Bittorrent). Lo si vede quando accedendo a un sito o scaricando la posta, si ottengono prestazioni elevate, mentre l'utilizzo degli applicativi incriminati porta ad avere prestazioni molto più modeste. Trovo questa pratica altamente scorretta, in quanto se l'operatore vende una connessione, magari con anche una banda minima garantita (MCR, CIR o come voglia chiamarla), è giusto che chi ne usufruisce, possa utilizzarla al meglio e a sua totale discrezione, anche perchè di solito la banda la si paga, e se il contratto prevede dei parametri specifici, per correttezza questi parametri devono venire rispettati, indipendentemente dall'uso che se ne fa. Visto in un'ottica futura, il fenomeno della discriminazione di servizi o protocolli dev'essere scoraggiato o limitato, in quanto potrebbe ridurre notevolmente la libertà di comunicazione. Oggi può essere fatto con E-Mule perchè l'operatore non ha sviluppato la propria rete come avrebbe dovuto, domani sarà fatto con un sito di informazione indipendente perchè magari il governo del momento lo può trovare sconveniente. La Network Neutrality (neutralità della rete), consiste nel poter inviare attraverso la rete di un operatore qualunque sequenza di dati a qualunque altro computer senza che essa faccia alcuna discriminazione "guardando all'interno dei pacchetti dati". Internet si è sviluppata proprio grazie a questo principio. La rete è stata creata per trasferire dati, è stata sviluppata per poter essere più veloce e robusta, e nonostante tutti i profondi cambiamenti, le applicazioni che esistevano 15 anni or sono, possono continuamente funzionare su di essa. Nel contempo, grazie alle nuove risorse, si sono sviluppati nuovi servizi e nuove applicazioni che hanno contribuito ampiamente alla sua evoluzione, pur essendo indipendenti da essa. La rete non deve discriminare quale tipologia di dati transita su di essa, tantomeno da che nazione provenga, o da che servizio venga generato il traffico. Ogni bit che esce deve essere consegnato al destinatario sempre nel modo migliore possibile. Il concetto di neutralità prevede che se io pago un accesso a internet ad una determinata velocità e con una precisa qualità di servizio, e dall'altra parte un'altra persona ha a sua volta una connessione ad internet con i propri parametri e prestazioni, deve essere possibile stabilire una comunicazione tra i due punti con le prestazioni e qualità compatibile con i due accessi. E l'operatore di comunicazioni (o Internet Service Provider) deve gestire la rete proprio per permettere che questo avvenga. La neutralità della rete deve garantire che tutti possano parlare con tutti, indipendentemente da come si è collegati. Alcuni operatori sostengono di essere costretti ad implementare queste restrizioni perchè l'elevato volume di traffico generato da file multimediali o da condivisione di dati peer to peer farebbero collassare il backbone. Può anche essere vero, ma se così fosse, si farebbe meglio a cambiare operatore in quanto lo stesso non è stato capace di creare una rete in grado di sostenere l'utilizzo da parte dei propri utenti. L'altro aspetto che dev'essere valutato è che sfavorendo alcune applicazioni rispetto ad altre, si creerebbeo rapporti di favore rispetto ai fornitori di contenuti. Ci si dovrebbe magari trovare di fronte ad una scelta di un operatore rispetto ad un altro in funzione del tipo di servizio che devo utilizzare. Si creerebbe un mercato tra fornitori di accesso e fornitori di contenuti, che vincolerebbe pesantemente lo sviluppo della rete stessa, restringendone moltissimo l'utilità. Negli Stati Uniti le aziende che minacciano la Network Neutrality sono AT&T, Verizon, Bell South e Comcast. Qui in italia abbiamo ad esempio Vodafone. Invece Google, Microsoft, eBay, Amazon si sono schierate a favore, giustamente. Suggerisco a chiunque si trovi nella situazione di dover attivare un nuovo servizio, di cercare tra la documentazione se l'operatore adotta pratiche di questo tipo, oppure se rispetta la Network Neutrality. Per quanto riguarda la mia azienda, la Network Neutrality è stata rispettata da sempre, e questa politica verrà costantemente mantenuta. Fino ad oggi questi aspetti erano considerati uno standard, pertanto non ci si è mai posti il problema di documentarli. Viste le evoluzioni del mercato, nei prossimi giorni pubblicherò sul sito web di Intercom le caratteristiche della gestione del traffico dati, evidenziando il rispetto della neutralità. Martedì, 20 novembre 2007
Radio DJ e il Blackout di Internet Scritto da Aga
in Telecomunicazioni at
19:12
Commenti (0) Trackbacks (0) Radio DJ e il Blackout di Internet
Questa sera mentre tornavo a casa dal lavoro ho sentito un frammento di una trasmissione di Radio DJ dove veniva detto che nel 2010 ci sarà il blackout di internet a causa dell'elevato traffico causato da Youtube e i video in genere e dal Peer 2 Peer.
Ora.. il DJ sicuramente avrà letto la notizia da qualche parte, probabilmente scritta da qualche giornalista incompetente, e magari mal interpretata a sua volta. Nel 2010 non ci sarà alcun blackout di internet. Inoltre, non penso proprio che Peer 2 Peer e Youtube possano determinare disservizi così pesanti sulla rete. L'unica cosa che pare possa accadere attorno al 2010 sarebbe l'esaurimento degli indirizzi IP attuali (IPv4), problema facilissimamente superabile dall'utilizzo del nuovo protocollo IPv6, già utilizzabile attualmente. Riguardo alla mancanza di "banda", è sufficiente prendere come esempio quello che è già successo in passato, quando tutti avevano le connessioni a 56K o anche meno, e si pensava che l'avvento della larga banda avrebbe fatto collassare internet, pensando addirittura alla necessità di realizzare una internet 2. Come si è visto, grazie all'avanzamento tecnologico e al numero crescente di abbonamenti, si è trovato il modo di sviluppare adeguatamente i backbone in modo eccellente. Non vedo come questo non possa avvenire nei prossimi anni, specialmente ora che tecnologie come 10Gbit Ethernet e 40Gbit Ethernet sono disponibili a costi accettabili, e sono molto semplici da implementare. I problemi li avranno solo coloro che acquisteranno connessioni con un fattore di overbooking troppo elevato. Questo dato che molti operatori nascondono ampiamente, nel caso di ADSL e HDSL viene chiamato MCR, è fondamentale per garantire l'usabilità del servizio dietro ogni situazione. Una buona descrizione di questa problematica la si trova su Wikipedia. Coloro che avranno fattori di banda minima garantita (solitamente chiamata MCR o CIR), non rischieranno alcun disservizio. Invece di sparare notizie allarmistiche inverosimili sarebbe ora che si faccia un po' di chiarezza sulle problematiche della rete, e che si aiuti la gente a capire cosa si sta comprando quando viene firmato un contratto. E' perfettamente inutile aumentare la velocità di un'ADSL da 2 a 4, 7 o 20 Mbit/s se l'MCR rimane nell'ordine dei pochi Kbit/s. Questi saranno gli accessi che per primi risentiranno del calo di prestazioni, e la colpa non è di Internet ma dell'operatore che implementa il servizio. Martedì, 13 novembre 2007L'iniziativa contro la deregolamentazione del mercato mobile è servita
A quanto pare l'iniziativa di sensibilizzare i ministri Europei a non lasciare in mano il mercato della telefonia mobile ai più grossi è servita a qualcosa. Ha anche avuto riscontri negli altri paesi membri: anche dalla Spagna risulta esserci stato supporto nel divulgare l'iniziativa.
Il risultato è stato che le autorità nazionali possono continuare a vegliare sulle regolamentazioni. Quelle attuali rimangono valide fino a naturale scadenza, e a quel giorno, l'autorità potrà effettuare uno studio di mercato e decidere se mantenere le stesse regole o modificarle in funzione delle opportunità. Tutte le nostre e-mail sono state utilissime, ringrazio chi ha partecipato e anche i Ministri della commissione europea per averci ascoltati. Questo è un ottimo esempio in cui possiamo dimostrare che Internet è un sistema efficiente: in 24 ore sono arrivate decine di migliaia di e-mail. Nessun giornale e nessun altro canale mediatico avrebbe potuto funzionare così bene in così poco tempo. Sabato, 10 novembre 2007L'offerta (o truffa?) dello Skyphephone di 3
L'azienda di telefonia mobile 3 ha di recente proposto un'offerta per un telefono UMTS che supporta Skype. Il contratto prevede una durata di 2 anni e mezzo, ma l'offerta specifica le condizioni solo per una parte dello stesso. E il resto?
Sul blog di Francesco Minciotti si trova una bella analisi dell'offerta con un racconto dettagliato della sua avventura con i responsabili 3. Quotando Quintarelli, questa offerta non è "nulla che una concorrenza sana equilibrata e con regole certe, incisive ed applicate, non potrebbe sanare". Questa è una di quelle situazioni dove la regolamentazione del mercato del mobile può aiutare i consumatori, un motivo pratico per aderire a questa inziativa, inviando la mail. Venerdì, 9 novembre 2007Appello URGENTE agli utenti di telefonia mobile
Un comunicato dell'AIIP (Associazione Italiana Internet Provider) avvisa che la Commissione Europea vuole eliminare la regolamentazione di buona parte del mercato della telefonia mobile, che causerebbe una diminuzione della possibilità di concorrenza e di conseguenza bollette ancora piu alte e meno possibilità per noi utenti.
Riporto il testo pubblicato da Dario Denni dell'AIIP: Nelle prossime ore si chiuderà un patto di ferro tra i membri della Commissione Europea in virtù del quale il Presidente Barroso potrebbe decidere di cancellare l’obbligo di regolamentazione dell’accesso alle reti mobili, per mettere pace tra le due supercommissarie europee, Viviane Reding e Neelie Kroes, in tutti i paesi europei. Personalmente sono favorevole alla creazione di un'Authority europea con il potere di imporsi sulle regolamentazioni dei singoli stati membri. Questo aiuterà, specialmente in Italia, a controllare meglio l'operatività delle aziende di questo settore, sperando che riescano ad avviarla in un breve periodo di tempo. Questa Authority potrà imporre la separazione tra rete e servizi degli ex monopolisti, che permetterà di avere un'evoluzione più rapida e uniforme dei servizi di telecomunicazioni. Al contrario, dobbiamo opporci in ogni modo alla deregolamentazione del mercato della telefonia mobile: in questo modo i pochissimi operatori dominanti metterebbero delle grosse bariere all'ingresso di nuovi operatori, causando un rallentamento nello sviluppo dei servizi, che è fortemente contrario agli interessi dei consumatori. Il problema è spiegato meglio sul blog di Quintarelli. Se anche tu sei d'accordo a partecipare a questa iniziativa, segui questi due passi: - Inoltra questa notizia (http://blog.agazzone.it/handylink/2007110900-appello.html) a tutti i conoscenti. - Clicca qui per inviare una mail scritta in inglese ai diretti interessati. La mail sarà indirizzata alle seguenti persone: Juan Manuel, Viviane Reding, Neelie Kroes, Margot Wallostroem, Jacques Barrot, Guenter Verhuegen, Siim Kallas, Franco Frattini, Stavros Dimas, Joaquin Almunia, Danuta Huebner, Joe Borg, Dalia Grybauskaite, Janez Potocnik, Ján Figel’, Markos Kyprianou, Olli Rehn, Louis Michel, László Kovács, Neelie Kroes, Mariann Fischer-Boel, Benita Ferrero-Waldner, Charlie McCreevy Vladimir, Peter Mandelson, Andris Piebalgs, Meglena Kuneva, Leonard Orban. Subject: Market 15 - please don't eliminate it La relativa traduzione del messaggio è la seguente: Oggetto: Mercato 15 - si prega di non eliminarlo Caro Presidente Barroso, cari Commissari Reding e Kroes, cari membri della commissione europea: Con la presente esprimo la mia disapprovazione e preoccupazione riguardo alla Vostra intenzione di eliminare il mercato 15 (telefonia mobile, accesso e generazione chiamate) dalla lista dei mercati di telecomunicazioni regolamentati. La suddetta decisione sarebbe contraria ai miei interessi di Cittadino Europeo e di consumatore in quanto inciderebbe irreversibilmente sulla concorrenza nel mercato della telefonia mobile. Invece, credo che il mercato 15 dovrebbe rimanere nella lista dei mercati regolamentati, e che ogni sforzo dev'essere intrapreso per assicurare che il mercato della telefonia mobile rimanga il più competitivo possibile. L'accesso dei concorrenti alle reti di telefonia mobile non dovrebbe essere lasciato alla discrezione dei pochi operatori di comunicazioni mobili dominanti, ma delegato alla regolamentazione per il beneficio dei consumatori, nell'interesse di uno sviluppo sostanziale e competitivo di servizi convergenti. Scusate per la lunghezza di questo post, ma capirete sicuramente l'importanza di questo tema. Venerdì, 9 novembre 2007
La "Grande Evasione" di ... Scritto da Aga
in Telecomunicazioni at
11:39
Commenti (0) Trackbacks (0) La "Grande Evasione" di Telecom Italia
Il fisco contesta a Telecom Italia di avere eluso 5 MILIARDI di euro di tasse. E' scritto in uno speciale su l'Espresso di oggi (anche online).
Responsabile di questo, la gestione di Tronchetti Provera. Ha utilizzato l'acquisizione di Blu, la fusione con Olivetti e trucchi per evadere l'I.V.A. attraverso Sparkle. Creando un giro di società molto complicato, i truffatori riescono a far perdere traccia dei movimenti di denaro all'interno delle aziende, frodando il fisco. Adesso voglio vedere quali saranno i risvolti di questa situazione. Il governo si accanisce contro piccoli commercianti che evadono minuscole briciole, infliggendo multe pesantissime. Qui si parla di evasione di 5 MILIARDI DI EURO!!! E un mancato pagamento di I.V.A. per oltre 180 milioni!!! Non mi stupirei se finisse tutto in una bolla di sapone, come già è successo in passato. Però non è giusto. E oltre al danno la beffa: la rete fisica tra gli anni '80 e gli anni '90 è passata praticamente "gratis" dalle mani dello stato a quelle di Telecom Italia. Telecom l'ha sfruttata, non ha investito nulla, ed ora che sta crollando a pezzi, pensa di VENDERLA allo Stato, che ripagherà nuovamente qualcosa che era già suo (e di tutti noi). Martedì, 6 novembre 2007L'acquisizione di Fastweb da Swisscom potrebbe non essere un buon affare
Attorno alla metà di ottobre, Swisscom ha preso il controllo della società italiana Fastweb. Un articolo su "Il Mattino" spiega che questa operazione potrebbe non essere stata così brillante: l'amministratore di Swisscom ha "bruciato" 2 miliardi di franchi svizzeri. Se la ride l'ex presidente di Fastweb, Sivio Scaglia, che da due anni stava tentando di vendere la società. A quanto pare, Fastweb è stata sopravvalutata di molto, e oltre alla perdita iniziale dovuta alla valutazione esagerata della società, va a sommarsi il mancato rendimento del capitale, in quanto allo stato attuale, Fastweb necessita ulteriori importanti investimenti (miliardari!) per riuscire a diventare redditizia.
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