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Sabato, 19 gennaio 2008Oggi chiude italia.it
Rutelli aveva già esplicitato le sue intenzioni al portale italia.it, se ne era già parlato nel mio post in merito allo spreco di soldi investiti nel portale, e il rifiuto da parte delle autorità di controllare le spese per la realizzazione del sito. Oggi il portale il cui logo da solo è costato €100.000,00 è stato chiuso, silenziosamente, senza che la notizia fosse ripresa dalla stampa. Ecco un minuscolo articoletto su un blog presso Il Corriere della sera.
Venerdì, 18 gennaio 2008BWA a Vaprio d'Agogna, il traliccio è montatoGiovedì, 17 gennaio 2008Vodafone, tutto gratis... ma dove?
Un interessante articolo di Massimo Cavazzini, analizza le ultime pubblicità di Vodafone. Confermano la tendenza a pubblicizzare ciò che non è vero, nascondendo poi le parti "interessanti" del contratto che contemplano i veri costi.
Non possiamo aspettarci pubblicità non ingannevoli, visto che le penali applicate sono talmente ridicole da poterle già inserire tra i costi nel business-plan di un'offerta. Mercoledì, 16 gennaio 2008Commenti sull'evento dell'Università La Sapienza
In questi giorni si è fatto un gran parlare sull'annullamento della visita del Papa all'università La Sapienza di Roma. La maggior parte delle voci urlano "Scandalo!". Andando ad analizzare molto più da vicino i fatti, si evince che le notizie sono state distorte e gonfiate... anzi... manipolate decisamente.
Il principio della libertà di parola, di poter esprimere le proprie opinioni è apparentemente difeso da chiunque. Quando però c'è di mezzo la religione, cala un velo di silenzio e censura. La maggior parte di persone non ha il coraggio di mettere in discussione argomenti religiosi. Proprio come in questo caso. Telegiornali, quotidiani e quant'altro non fanno altro che urlare la loro indigniazione in quanto un gruppo di professori (67 per la precisione) ha chiesto di impedire al Papa di inaugurare l'anno Accademico, come da invito del Rettore. In realtà i professori hanno solo fatto notare quanto non sia corretto organizzare un evento "a senso unico" cioè solo dove il Papa avesse spazio di parola, mentre gli scienziati non avrebbero potuto dire nulla, quantomeno confrontarsi, aggravato dal fatto che l'evento si sarebbe dovuto tenere presso un'università scientifica, pertanto laica, i cui insegnamenti sono in conflitto con molti aspetti religiosi, tra cui quello più evidente: la teoria dell'evoluzionismo che mette in discussione il creazionismo. Invece i giornali parlano di "censura" alla religione, manifestano vergogna. Nessuno ha voluto vietare al Papa di partecipare all'evento, è stata una scelta del Vaticano quella di annullare il suo intervento. Non mancano messaggi di indignazione che arrivano prontamente da tutti i personaggi politici. Qualcuno si è anche scandalizzanto per il fatto che alcuni di loro abbiano espresso indignazione in ritardo! Non sembra assurdo? Qui la strumentalizzazione della religione è proprio evidente. Non è la richiesta dei 67 professori ad essere vergognosa, ma la manipolazione delle notizie e l'estremo bigottismo manifestato anche da persone importanti. Oltretutto è una vergogna che se vogliamo invece leggere le notizie per quelle che sono, e senza manipolazione, dobbiamo rivolgerci al Los Angeles Times, alla CNN, oppure all'inglese Guardian. Martedì, 15 gennaio 2008La pubblicità subirà grandi cambiamenti nel breve futuro
Effettivamente la TV come l'abbiamo sempre conosciuta comincia ad accusare i primi segni di "vecchiaia". Si tratta del mass-media ancora più diffuso, ma le nuove generazioni spendono molto più tempo al computer anche come conseguenza dello sviluppo di Internet.
La pubblicità in TV è molto costosa e non presenta alcun feedback sull'efficacia, pertanto i committenti delle campagne pubblicitarie non hanno dei dati precisi su quanto costa "per spettatore" ogni passaggio. Inoltre è vero che i telespettatori sono milioni, ma il tempo passato alla TV è sempre di meno. A tutto questo si aggiunge la maggiore insensibilità verso i messaggi pubblicitari che nell'arco degli anni sono diventati sempre più martellanti e sempre più illusori. Internet d'altra parte comincia ad avere una massa critica di utenti, specialmente tra i ragazzi più giovani, e consente un controllo maggiore degli investimenti con la possibilità di avere anche dei feedback e quindi quantificarne il rendimento. Un articolo su La Repubblica stima che una pubblicità serale diretta ad un pubblico giovane arriva a costare €400,00 a spettatore. Cifre molto più impegnative rispetto all'equivalente pubblicità sulla Rete. Questo permetterà lo sviluppo di nuove aziende grazie ai nuovi modelli di business. Vedo ottime prospettive di sviluppo con la possibilità di veicolare i messaggi pubblicitari in modo più mirato, e per usarla come metodo di remunerazione da parte degli sviluppatori di nuovi servizi che grazie agli introiti delle pubblicità, potranno offrirli gratuitamente all'utente finale. Lunedì, 14 gennaio 2008All'Universitàdel Minnesota ricostruiscono un cuore animale
Grazie alle ricerche sulle cellule staminali, in Minnesota, sono riusciti a ricostruire un cuore di un topo, privato in precendenza del tessuto muscolare, fino a farlo tornare a battere. Sul loro sito è pubblicato l'articolo (in inglese) con i dettagli degli esperimenti.
Gli scienziati sono molto ottimisti sulla possibilità di rigenerazione degli organi per i pazienti che necessitano di trapianti, e confidano nel fatto che rigenerandoli con le loro stesse cellule si riducano drasticamente le eventualità di rigetto. Domenica, 13 gennaio 2008Le limitazioni sulle ADSL
Gli utenti cominciano a rendersi conto che quello che viene pubblicizzato nelle varie offerte di connessione, le quali promettono spesso elevatissime velocità di accesso pari a svariati megabit al secondo, sono solo un dato "decorativo" di quello che le società di comunicazioni vendono in realtà.
Di recente l'Associazione per i Diritti degli Utenti e dei Consumatori ha denunciato all'antitrust la pubblicità effettuata da Tele2 per i propri servizi ADSL, i quali vengono proposti come "traffico illimitato". Non voglio difendere Tele2, anche perchè più o meno evidentemente, tutti gli altri "grandi operatori del mercato consumer" si trovano nella stessa identica situazione. Il problema è semplicissimo e nella pratica si presenta così: Solitamente si decide di acquistare una connessione ADSL. Nel nostro esempio prendiamo in considerazione quelle da 7Mbit/s in quanto sono le più "richieste" in questo periodo. Nelle pubblicità non dicono che questa è solo la velocità massima teorica disponibile. E non dicono che l'MCR, cioè la velocità che viene assicurata ad ogni utente è dalle 300 alle 500 volte più piccola. Dopo qualche giorno l'ADSL viene attivata. Si configura il computer ed eventuali apparati per usufruire del collegamento, e si scopre che utilizzando programmi di trasferimento dati (come E-Mule, Bittorrent, ma molti altri) si ottengono trasferimenti che tipicamente hanno una velocità variabile che varia dai 20 ai 50 kilobytes al secondo e non di più, tranne in rare eccezioni. Solo allora ci si domanda il perchè. E poi partono le denunce, anche se contrattualmente l'operatore potrebbe avere ragione. Ora vediamo di capire meglio perchè: Tipicamente le connessioni ADSL da 7Mbit/s hanno nei dettagli queste caratteristiche: - La velocità di download (velocità di ricezione, es. quando si scarica un file) massima può variare da 4Mbit/s a 7Mbit/s in funzione della qualità della linea fisica. Questo significa che possiamo aspettarci prestazioni massime scaricando i file che variano tra i 320 e i 540 kilobytes al secondo. - La velocità di upload (velocità di trasmissione, come quando si invia un file) massima è variabile a seconda delle offerte, tipicamente è 384Kbit/s ma alcuni contratti (es. Tele2) offrono 256Kbit/s. Significa che quando inviamo i file possiamo aspettarci una velocità massima di circa 30 kilobytes al secondo (20 nel caso di Tele2). - La velocità di MCR. Questo è ciò che si compra veramente. Quasi sempre questo dato viene ridotto in piccole scritte se non addirittura eliminato. Si tratta della velocità di trasferimento che viene assicurata ad ogni cliente sulla rete di competenza dell'operatore stesso. Tipicamente per i contratti che arrivano fino a circa €30,00/mese, corrisponde a 10 o 20Kbit/s. Si, avete letto bene, 20Kbit/s. Meno di quello che si otterrebbe con un "vecchio" modem analogico. Questo si traduce in 2-3 kilobytes al secondo. Non è possibile qui descrivere con estrema precisione cosa ogni operatore fa sulla propria rete, ma questo principio generale vale un po' per tutti: quando un operatore dimensiona un circuito per portare della banda fino ad una centrale per servire i clienti, calcola come velocità di questo collegamento la somma degli MCR di tutti i clienti stessi. Ipotizziamo che nella centrale di Vattelapesca un operatore ha 960 clienti. L'operatore porta a quella centrale una banda (siamo buoni, consideriamo che l'MCR fornito sia 20Kbit/s e non meno) all'incirca di 20Kbit/s per il numero di utenti (circa 1000, visto che potrebbero aggiungersi anche dei nuovi) = 20Mbit/s. Supponiamo che in un certo periodo solo uno dei mille utenti stia utilizzando Internet, mentre tutti gli altri sono fermi. Questo utente riuscirà facilmente ad ottenere le prestazioni massime che l'ADSL può portare. Ma questo è un caso fortunato. Con l'utilizzo medio di Internet nelle sue applicazioni normali (Web ed Email prevalentemente) su 1000 clienti, tipicamente circa 50 generano traffico contemporaneamente. La velocità ottenuta sarà quindi di circa 400Kbit/s a testa (32KBytes/sec). Ma internet non è solo Web o Email. Esistono anche programmi per scambio di file in Peer 2 Peer (P2P) come E-Mule, Bittorrent e tanti altri. Questi programmi, se in funzione, utilizzano tutta la banda possibile per tutto il tempo, anche quando siamo lontani dal PC. Cosa succederebbe se tutti li utilizzassero? Ognuno avrebbe a disposizione quei miseri 20Kbit/s (2Kbytes/sec). Alcuni operatori quindi (ingiustamente, ndr) utilizzano dei sistemi in grado di "guardare dentro ai dati trasferiti" e classificarli, in modo da poter limitare la priorità o la velocità di tutto il traffico P2P. Il risultato è che chi utilizza internet in modo basilare (Web o Email) avrà sempre un pochino di banda in più, penalizzando fortemente chi utilizza il P2P con la conseguenza che i trasferimenti su Emule, Bittorrnet, ecc, sono lentissimi se non addirittura bloccati. Questo comportamento fa venir meno la condizione di Network Neutrality (di cui ho già parlato), che consente di trasferire ogni tipo di traffico senza alcuna discriminazione, ed è una cosa estremamente negativa. Quello che si può fare non è tanto sporgere denunce, in quanto il costo dell'infrastruttura attuale (il cui 95% del prezzo finale dipende dalle condizioni di Telecom Italia) non permetterebbe di migliorare la situazione, bensì quello di cercare sempre tra le specifiche qual è il parametro MCR e confrontare le offerte scegliendo l'MCR più alto che il nostro obiettivo di spesa ci permentte, dando poca importanza alla velocità massima pubblicizzata. Questo ci porterà come risultato ad avere prestazioni costanti nel tempo e risultati più apprezzabili. Favorirà inoltre una competitività sul mercato che premierà gli operatori tecnicamente più preparati rispetto a quelli commercialmente più furbi che abbagliano i poveri clienti con promesse che hanno di concreto poco più di quanto possa avere il fumo. Spero di aver fatto un po' di chiarezza sull'argomento e di essere stato in grado di spiegare il concetto per farne capire il funzionamento anche a chi non ha molta dimestichezza con le telecomunicazioni. Se nonostante tutto qualcosa non dovesse essere chiaro, vi invito a scrivermi o a lasciare un commento, e cercherò di togliervi ogni dubbio. Sabato, 12 gennaio 2008La polizia postale presidia Second Life
L'evoluzione dei videogiochi e la creazione di mondi virtuali sempre più evoluti comincia ad avere impatti sulla società di intensità non trascurabile. La polizia postale ha deciso di intervenire su Second Life, con i suoi 10 milioni di utenti, di cui 400 mila frequentemente collegati.
Le motivazioni di tante preoccupazioni derivano dal fatto che come conseguenza del suo enorme sviluppo, al suo interno si è sviluppata una vera e propria economia, la cui valuta è il Linden Dollar. In Second Life è possibile effettuare transazioni: acquisti, vendite, investimenti.. che poi possono essere convertiti in Dollari veri. Questa opportunità ha dato origine a nuove attività illegali, dal furto e seguente rivendita di oggetti, ad evasioni fiscali sugli investimenti con reddito, perfino al riciclo di denaro sporco. I governi si stanno accorgendo di queste nuove tecnologie emergenti e sono pronti a legislarle al pari dle mondo reale. Le banche virtuali avranno bisogno di una certificazione da parte di un istituto finanziario. Anche i giochi d'azzardo sono stati banditi (proprio come ha fatto l'AAMS con molti siti su cui si poteva giocare online). Praticamente le persone non saranno nemmeno più libere di "non compiere" azioni (in quanto virtuali), in territori elettronici. Se un giorno gli scienziati inventeranno un metodo per guardare ed intervenire nei nostri sogni, molto probabilmente ci troveremo regole anche li. |
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