[ Home ]MeSono vegetariano. Gestisco un ISP. Pratico molto sport. Volo in aliante. Programmo in Ruby. Sono ateo. Supporto Bitcoin Cash.
X: @paolo_aga DisclaimerQuello che scrivo in questo weblog appartiene alla mia sfera personale. Tutte le comunicazioni, i collegamenti e notizie sulle attività professionali non si devono ritenere ufficiali. CategorieArchiviAmministrazione |
Lunedì, 11 febbraio 2008BWA e round trip delay
Riporto i risultati di alcuni test sui round trip delay (conosciuti anche come "tempi di ping") effettuati attraverso le connessioni BWA. I test sono stati fatti verso alcuni importanti punti di riferimento della rete, gli Internet Exchange, luoghi dove gli operatori locali o nazionali si interconnettono tra di loro.
I ping sono stati eseguiti da una macchina Linux. Se volete provare a fare la stessa cosa con la vostra connessione per fare paragoni e avete Windows, è sufficiente aprire una shell comandi (start -> esegui -> cmd) e scrivere (ad es. per effettuare il test verso il MIX di Milano): "ping -n 10 -l 56 gw.mix-it.net". Il test è stato fatto su 10 tentativi, vengono riportati i risultati che consistono nella misura del tempo intercorso tra l'invio di un pacchetto "ICMP echo" fino alla destinazione e dalla destinazione al computer di partenza. Alla fine della prova sono riportati i totali e le medie ottenute. Il primo test è stato effettuato verso il MIX di Milano, dove la maggior parte degli operatori nazionali è attestata: Milan Internet eXchange (Milano) Il secondo test è stato effettuato verso l'Internet Exchange olandese: Amsterdam Internet eXchange Il terzo test è stato effettuato presso l'Internet Exchange di Londra: London Internet eXchange Segue il test effettuato sullo SFINX di Parigi: SFINX: Per gli USA abbiamo scelto come punto di riferimento il Massachusetts Institute of Technology: MIT: In quest'ultimo caso i tempi aumentano sensibilmente rispetto alle prove precedenti in quanto i dati devono effettuare oltre 5000Km di percorso (più il ritorno!). Come molti di voi potranno sperimentare sono tempi estremamente bassi ideali per chi fa uso di applicazioni molto interattive (ad esempio videogiochi online oppure voice over ip). Domenica, 10 febbraio 2008ADSL Telecom Italia, Torrent e Network Neutrality
La ragazza di un mio amico ha un collegamento ADSL a 4Mbit/s di Telecom Italia a casa. Ha avuto l'esigenza di scaricare un file utilizzando il protocollo torrent e ha dovuto desistere: nonostante ci fossero circa 3000 peer, otteneva prestazioni bassissime: 1.4Kbyte/s.
Il mio amico l'ha scaricato quindi da casa sua (ADSL Intercom) e poi messo online su un server web. Da li lei è stata in grado di scaricarlo in HTTP a 384Kbyte/s. Questo è un esempio pratico di cosa succede quando la Network Neutrality non viene rispettata. Sabato, 9 febbraio 2008Il TCP Window Scaling
Il Transmission Control Protocol (TCP) è uno dei principali protocolli su cui si basano le connessioni tra computer sulla rete Internet. Permette di trasmettere un insieme di dati scomponendolo in tanti pacchetti di cui ne controlla dimensione e velocità di invio, riassemblarli, ordinarli ed eventualmente chiedere la ritrasmissione dei pacchetti che per qualche motivo non sono giunti a destinazione. Le sue caratteristiche lo rendono ideale per il trasferimento di file (email, web, e la maggior parte dei servizi Internet utilizzano questo sistema).
Siccome in un percorso tra due computer (tutti i collegamenti da attraversare per raggiungere due punti sulla rete) non è possibile sapere quanta "banda passante" sia disponibile e siccome essa può variare anche rapidamente (per esempio quando più connessioni vengono aperte sullo stesso collegamento), il TCP deve regolare in continuazione la velocità con cui vengono inviati i dati. Per utilizzare meglio la banda disponibile il TCP non aspetta di sapere che il destinatario abbia ricevuto un pacchetto per inviare il successivo poichè a causa della "latenza" della rete le prestazioni sarebbero molto scarse. Viene adottato un sistema, chiamato "window", che consiste nell'inviare una certa quantità di dati prima di ottenere una conferma di ricezione. Questa window, nell'implementazione originale del protocollo TCP può variare da 0 a 64Kbyte. Con l'implementazione di reti sempre più veloci 64Kbyte sono troppo pochi per usare tutta la banda in modo efficiente. Recentemente si è quindi introdotto un fattore di "scaling" (RFC 1323), cioè un'opzione che permette di aumentare la dimensione della window da 64Kbyte a 1Gbyte. Già su un collegamento a 100Mbit/s in ethernet si vede la differenza: con window scaling disattivato si ottiene un throughput (velocità di trasferimento) di 6-7Mbytes/s, attivandolo si ottengono 11Mbytes/s. Su collegamenti con latenza più alta (ad esempio ADSL), l'effetto si nota anche a velocità inferiori. Il window scaling è attivo di default su Linux dall'Agosto 2004 (kernel 2.6.8), nelle ultime versioni di Mac OS X e in Windows Vista. I router e i firewall vecchi non riconoscono questa opzione e mentre inoltrano i pacchetti, riscrivono il contenuto della window, rendendo il trasferimento dati instabile, lento o addirittura bloccandolo. Questo effetto si riscontra ad esempio quando un computer si collega ad un server, entrambi supportano il window scaling, ma lungo il percorso si attraversa uno di questi apparati non aggiornati. Scrivo e spiego tutto questo perchè di recente mi è capitata una cosa alquanto singolare. La mia azienda ha un cliente al quale viene fornito un servizio di hosting per il suo sito web. Il contenuto del sito viene realizzato da un'agenzia di grafica, che già segue il cliente per cataloghi e altre cose. Una persona di questa agenzia ha chiamato lamentandosi di non riuscire ad inviare dei file sul nostro server, mentre sui server di altri fornitori non ha mai riscontrato problemi. Dopo un'accurata analisi ho capito che il problema era legato al fatto che sia il suo Mac sia il nostro server supportano il window scaling, ma il loro router o qualcuno di quelli del loro ISP non gestiscono questa opzione correttamente. Ho provato a spiegargli il problema, ma non c'è stato modo di farglielo capire, insisteva sul fatto che altri fornitori di hosting con i quali lavora non hanno problemi di questo tipo (certamente, usano server Windows, che non supportano il window scaling, oppure l'hanno disattivato, peggiorandone le prestazioni), ed è arrivato addirittura a proporre all'azienda di cambiare fornitore. Se anche a voi capita di incorrere in queste situazioni, secondo me le cose più sagge da fare sono: disabilitare temporaneamente l'opzione di window scaling (basta cercare su google per capire come fare sul proprio sistema operativo), controllare il proprio router/firewall e aggiornarlo o sostituirlo, infine avvisare il proprio ISP (che vi da l'accesso ad internet). Se quest'ultimo non collabora, siete sempre liberi di sceglierne uno più competente. Sabato, 9 febbraio 2008Servizi BWA e Network Neutrality
Un mio amico, il quale ha richiesto l'installazione di un collegamento internet wireless ad un altro ISP (non ho intenzione di fare nomi) in quanto avendo urgenza sulla connettività e non avrebbe potuto aspettare l'attivazione del servizio Intercom, si è sentito dire che ha fatto bene a scegliere quell'operatore perchè il servizio Intercom è peggiore: non permette di scaricare file con e-mule, e rivende i servizi di Telecom Italia.
Sono un sostenitore della libera concorrenza, e sono consapevole del fatto che lavorando con correttezza questo può portare vantaggi ai consumatori ed incentivare un continuo miglioramento dei servizi, ma quando mi trovo di fronte a scorrettezze di questo tipo, in particolar modo dichiarate dal personale di un'azienda di cui avevo stima, vengo colto da disappunto e delusione. Comportamenti di questo tipo me li posso aspettare da aziendine piccole e con poca esperienza, non da chi è sul mercato da anni. Sono un sostenitore convinto della Network Neutrality. Tutti i servizi offerti dalla mia azienda rispettano questa filosofia. Significa che ogni bit di dati viene trattato allo stesso modo, indipendentemente che appartenga ad un'email, a un sito web, ad un torrent, ad e-mule, o a qualsiasi altra cosa. I clienti che acquistano da Intercom servizi che implicano connettività, acquistano della banda passante che essendo da loro pagata, può essere utilizzata nel modo che più preferiscono, senza discriminazione alcuna. La stragrande maggioranza degli ISP effettivamente applica delle limitazioni alle tipologie di traffico, forse perchè vendono servizi con MCR talmente bassi che se non introducessero limitazioni subdole per scoraggiare chi effettua grossi volumi di trasferimento dati tutti i clienti ne sarebbero penalizzati. Nel caso di Intercom non è così. Ogni contratto è molto chiaro, specifica quali sono i tagli di banda che si acquistano, l'MCR viene sempre dichiarato e ci impegnamo a rispettare il SLA (Service Level Agreement, cioè i parametri contrattualizzati). L'infrastruttura di Telecom Italia, inoltre, viene utilizzata solo per la fornitura di ADSL, HDSL e CDN (che sarebbe impossibile offrire altrimenti), ma NON per i servizi FTTP (Fibra ottica) e BWA (Wireless) che sono su rete gestita interamente da Intercom. Anche la connettività internazionale è ottenuta mediante l'interconnessione con carrier modiali. Per maggior chiarezza, in questi giorni verranno pubblicate esplicitamente tutte le policy sul sito Intercom, compresi i dettagli sulle caratteristiche del servizio. Venerdì, 8 febbraio 2008Papa Benedetto XVI: L'inferno esiste e non è vuoto
In un articolo su La Repubblica sono scritte e commentate alcune recenti affermazioni del Papa, il quale senza spiegarne i motivi afferma che l'inferno esiste e non è vuoto. Nel testo vi è anche un link ad un'altro articolo scritto quasi un anno prima. Non rientra nelle mie intenzioni discutere sull'esistenza dell'inferno, e neanche sulla possibilità che esso sia pieno o vuoto, ma tra le righe leggiamo: "Benedetto XVI ha ripetuto oggi, con parole ferme e chiare, la verità sulla punizione eterna: l'inferno c'è.". Non concordo su questa presa di posizione: non abbiamo nessun mezzo per sapere se ciò si tratta di "verità", e non vi è alcun cenno ad una dimostrazione.
Questo mi fa pensare che ci sia moltissima gente abituata ad assimilare informazioni "preconfezionate", pappa pronta, semi-digerita, da qualcun altro ritenuto autorevole (il Papa, un libro, un giornale, la TV). Se poi l'argomento è la religione, guai a chi lo tocca! E allora, per capire meglio cosa intendo, andiamo ad analizzare cosa viene riportato poco più avanti. Ritengo però di dover precisare a questo punto, per ovviare ad equivoci, che non condivido il pensiero nazista e che seppur apprezzando gli ideali utopici del comunismo, non mi sento di appartenere a questa corrente politica (per essere più preciso, vista la situazione attuale, nessuno dei politici che conosco è in grado di rappresentarmi, ma non mi dilungo in questa sede). L'autore è sempre il Papa Benedetto XVI: "Chi non lavora per il paradiso non lavora neanche per il bene degli uomini sulla terra: nazismo e comunismo che volevano cambiare solo il mondo, lo hanno distrutto". Probabilmente moltissimi cattolici non hanno mai letto la Bibbia: è piena di episodi di intolleranza razzista e di violenza ingiustificata, al punto che le imprese di Hitler, dei nazisti e dei comunisti appaiono imprese da dilettanti. Ne riporterò solo alcune, poichè la quantità è davvero enorme e vi annoierei, estraendo le frasi senza distorcere il significato, anche perchè la Bibbia è un libro diffuso e se volete, la potete trovare anche online. Dal Libro della Genesi: 6:7 - "Il Signore disse: «Sterminerò dalla terra l'uomo che ho creato: con l'uomo anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito d'averli fatti».". 6:13 "Allora Dio disse a Noè: «È venuta per me la fine di ogni uomo, perché la terra, per causa loro, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme con la terra.". 6:17 "Ecco io manderò il diluvio, cioè le acque, sulla terra, per distruggere sotto il cielo ogni carne, in cui è alito di vita; quanto è sulla terra perirà.". 6:18 "Ma con te io stabilisco la mia alleanza. Entrerai nell'arca tu e con te i tuoi figli, tua moglie e le mogli dei tuoi figli.". 6:19 "Di quanto vive, di ogni carne, introdurrai nell'arca due di ogni specie, per conservarli in vita con te: siano maschio e femmina.". 7:2 "D'ogni animale mondo prendine con te sette paia, il maschio e la sua femmina; degli animali che non sono mondi un paio, il maschio e la sua femmina.". 7:21 "Perì ogni essere vivente che si muove sulla terra, uccelli, bestiame e fiere e tutti gli esseri che brulicano sulla terra e tutti gli uomini.". 7:22 "Ogni essere che ha un alito di vita nelle narici, cioè quanto era sulla terra asciutta morì.". 7:23 "Così fu sterminato ogni essere che era sulla terra: con gli uomini, gli animali domestici, i rettili e gli uccelli del cielo; essi furono sterminati dalla terra e rimase solo Noè e chi stava con lui nell'arca.". Dio ha distrutto tutto con il diluvio universale, anche gli animali (mondi e non), che poveretti non hanno colpa. Si, tutti gli animali tranne i pesci! Non capisco il motivo. Riepilogando, se il testo principale sul quale si basa la religione Cristiana contiene episodi di distruzione al pari (se non peggiori) di quelli condannati dal Papa stesso, come possiamo dare valore e credibilità alle sue dichiarazioni? Forse è il caso di fermarsi a riflettere: è meglio sviluppare una cultura e un senso morale che ci consente di lavorare e contribuire a migliorare la società per ottenere "il bene degli uomini", oppure vivere in un costante senso di colpa, cercando "il bene degli uomini" nella religione, per lo scopo indirettamente egoistico di conquistare un (im)probabile paradiso? Giovedì, 7 febbraio 2008BWA a Vaprio d'Agogna (NO): tutto in regola per partire
Oggi è pervenuta l'autorizzazione da parte dell'ARPA ad "accendere" gli apparati installati sul traliccio di Vaprio d'Agogna (NO). Con questo ultimo documento siamo pronti a partire! Da Lunedì cominceranno le attivazioni per tutti coloro che hanno già sottoscritto i contratti per l'accesso Intercom BWA. Chi volesse aderire all'iniziativa può anche farlo online. Per sapere se la propria casa o azienda è raggiunta dal servizio è possibile consultare la mappa con le stime di copertura.
Mercoledì, 6 febbraio 2008Warcraft III - Nuova patch
Oggi hanno rilasciato una nuova patch per Warcraft III, un videogioco di una serie che ha già diversi anni, a cui si è ispirato World of Warcraft. Si tratta di uno dei pochi videogiochi con il quale ho tutt'ora il piacere di giocare (in sfide on-line) nei ritagli di tempo. Per installarla è sufficiente avviare il gioco e collegarsi a battle.net.
La nuova patch consente di avviare il gioco senza richiedere il CD originale inserito nel drive. Pare abbiano fatto la stessa cosa anche per Starcraft ed altri titoli di Blizzard. Mi sembra un'ottima mossa: il lettore CD/DVD viene usato spesso per altre cose ed in passato era necessario continuare a inserire e togliere il CD del videogioco; considerando che dopo l'installazione tutto il gioco è contenuto nell'hard disk, era solamente un fastidio per l'utente. Mi piacerebbe se questa "feature" venisse estesa anche ai videogiochi futuri. Martedì, 5 febbraio 2008Pubblicità della Chevrolet: geni o idioti?
Ho trovato questa pubblicità della Chevrolet (gruppo General Motors) su Youtube, riferita alla Chevrolet Volt, una concept car ibrida di tipo "plug in", cioè che si ricarica attraverso la rete di distribuzione elettrica, e che secondo gli attuali piani verrà proposta sul mercato attorno al 2010.
Nonostante sia dotata di un piccolo motore a combustione che loro chiamano "estensore di autonomia", viene definita "automobile elettrica" puntando sulla capacità di percorrere circa 65km "a batteria", sufficienti a coprire la maggior parte delle esigenze di spostamento quotidiano. La pubblicità visualizza qualcuno che si fa leccare un piede scalzo dal cane, mentre appaiono in sovraimpressione alcune frasi che recitano: "If you care about the environment," (se ti preoccupi per l'ambiente,) "you could save water and let your dog give you a bath." (puoi risparmiare acqua e lasciare che il tuo cane ti lavi.) "Chevy cares about the environment." (Chevy si preoccupa per l'ambiente.) "That's why we're working on an extended range electric car" (Per questo stiamo lavorando su un'automobile elettrica ad autonomia estesa) "expected to go up to 40 miles without a drop of gas." (dalla quale possiamo aspettarci 40 miglia [65km circa] senza una goccia di benzina.) "The Chevy Volt concept." (La concept Chevy Volt.) Come possiamo interpretare questo messaggio? "La cosa più semplice per salvare l'ambiente è farti leccare da un cane, oppure impegnarti come noi nel trovare una soluzione: stiamo progettando un'auto che nonostante ti dia tutti i comfort di un'auto tradizionale, non inquina!" oppure: "Le auto elettriche ti fanno rinunciare al comfort. Continuate a comprare le altre nostre auto a carburante". Bel dilemma! Lunedì, 4 febbraio 2008Internet, IPv6 e i giornalisti incapaci
Credo ormai quasi tutti sappiano che gli indirizzi della versione attuale del protocollo IP (IPv4) si stanno esaurendo, e che la soluzione a questo problema sarà l'adozione di IPv6.
Oggi hanno assegnato i nuovi indirizzi IPv6 ai "root DNS" che sarebbero un po' come le rubriche di internet, cioè i server che convertono i nomi facilmente memorizzabili dalle persone (esempio: blog.agazzone.it) in indirizzi IP, cioè numeri utilizzati dai computer (esempio IPv4: 195.72.192.241, esempio IPv6: 2a01:2d8:0:a6a::9eeg) e vice versa. Questa operazione permette a chi sfrutta già tecnologie IPv6 di poter evitare di ricorrere obbligatoriamente all'IPv4 per utilizzare queste "funzioni di rubrica" (i server DNS). Come ho già scritto in precedenti articoli, IPv6 porta molti vantaggi tra cui la configurazione semplificata delle reti e la disponibilità di una quantità elevatissima di indirizzi IP. Il RIPE e l'ICANN stanno spingendo fortemente l'adozione di questa nuova tecnologia. Per gli utenti sarà un passaggio piuttosto trasparente, se non per il fatto che, per utilizzare direttamente questa tecnologia, chi possiede un router dovrà aggiornarlo o sostituirlo. Ecco l'annuncio di questa notizia sul sito della BBC inglese. Sul Corriere invece appare un articolo sulla stessa notizia, scritto però da un incapace (o ignorante, a vostra discrezione). Già il titolo è errato e fuorviante: "Al via i nuovi indirizzi internet. E' stato attivato l'ipv6 per affiancare e progressivamente sostituire il vecchio sistema di indirizzi", e viene ribadito più avanti: "Per questo dal 4 febbraio è attivo il nuovo sistema di assegnazione, l'ipv6". IPv6 è attivo e funzionante da poco più di un decennio. La mia azienda ha avuto l'allocazione del suo blocco di IP (2a01:2d8::/32) il 16 Marzo 2007. Avevamo però alcune assegnazioni per effettuare sperimentazioni già nel 1997. Più avanti nell'articolo viene attribuita la "colpa dell'esaurimento degli IPv4" a Cina, India e ai telefonini cellulari, e inoltre viene scritta un'altra informazione errata: "Da oggi le macchine predisposte per l'ipv6 lo sfrutteranno a pieno, un cambiamento trasparente che sarà invisibile per l'utente finale, ma che permetterà a Internet di continuare a esistere ancora per molto". In realtà le macchine predisposte ad utilizzare IPv6 non lo useranno per nulla senza opportune configurazioni oppure se il router non lo supporta, e soprattutto se l'ISP (Internet Service Provider, l'azienda che fornisce l'accesso ad internet) non lo rende disponibile. Come al solito, quando le notizie vengono manipolate dal giornalismo italiano, se ne cambiano anche i significati. Perchè quando si tratta di scrivere un articolo su un argomento tecnico o complesso non viene mai interpellato qualcuno che abbia un minimo di competenza in merito? Mi sembra che i giornalisti scrivano un mare di castronerie da dare in pasto a milioni di italiani ignoranti che non usano il cervello e quindi non capirebbero comunque cosa c'è scritto. Ed io mi sento quasi insultato. Domenica, 3 febbraio 2008Censura & internet
Anche se si tratta dell'Afghanistan, non riesco a spiegarmi come possano ancora accadere queste cose nel 2008:
Un articolo sull'Independent riporta questo: A young man, a student of journalism, is sentenced to death by an Islamic court for downloading a report from the internet. Un ragazzo di 23 anni ha scaricato il rapporto di uno studio da internet, il quale dichiarava che l'oppressione delle donne da parte dei fondamentalisti islamici è causata da un'interpretazione errata del pensiero di Maometto. Egli l'ha distribuito a studenti e insegnanti con lo scopo di ottenere un dibattito sull'argomento. Ma qualcuno si è offeso e l'ha denunciato. Con l'accusa di blasfemia è stato arrestato, processato senza alcun supporto legale, e infine è stato condannato a morte. Sabato, 2 febbraio 2008Come collegarsi ad internet in modo più sicuro
Con la diffusione dei collegamenti a larga banda in modalità always-on (accesso 24h su 24, flat cioè senza costi a consumo), diventa sempre più comune lasciare i propri computer sempre accesi e online, facilitando l'attività di hacker, spammer e virus.
Perchè si corrono tanti rischi? - Hacker: sfruttano i "bug" (conosciuti anche come "bachi"), cioè "errori di programmazione" del sistema operativo (tipicamente Windows, ma ciò vale anche per Linux, MacOS e così via), per ottenere un accesso al computer. Gli scopi possono essere molteplici: Usare il vostro computer per distribuire software o file illegali, utilizzare il vostro computer come tramite per effettuare azioni illegali, installare dei sistemi di controllo remoto che consentono all'hacker di rientrare facilmente in futuro qualora avesse bisogno di elaborare dati, distribuire file, ecc. - Spammer: Normalmente pagano gli hacker per ottenere computer controllabili in remoto, ma talvolta provvedono anche autonomamente. Il loro scopo è utilizzare il vostro computer e molti altri per inviare decine di milioni di email pubblicitarie, oppure sfruttare "bug" di siti web per pubblicare commenti/notizie/altro che però in realtà contengono della pubblicità. - Virus: Un po' come gli hacker, che tipicamente sono gli autori di questi programmi-virus, sfruttano i "bug" dei sistemi operativi, ma non hanno un'intelligenza. Si avvantaggiano del fatto che il sistema operativo è diffuso, quindi trovato il modo di "entrare" su uno, tentano automaticamente di replicarsi sul maggior numero di computer possibili. Per raggiungere il loro obiettivo cercano di collegarsi a computer collegati ad internet provando meccanicamente ogni combinazione possibile di indirizzo IP (un numero al quale ogni computer viene identificato univocamente sulla rete, ha lo stesso utilizzo di un indirizzo di un'abitazione), "infettando" ogni computer che ha le caratteristiche identiche a quello di partenza (stesso sistema operativo, stessa versione, ecc.). I virus possono avere molteplici scopi: primario quello di duplicarsi il maggior numero di volte coinvolgendo più computer possibili. Il comportamento seguente può essere di vari tipi. I virus più vecchi tendevano a cancellare tutti i dati sul computer, ma quelli moderni sono studiati in modo da modificare meno cose possibili in modo da rimanere per lungo tempo attivi sul computer all'insaputa, e magari "aprire" dei canali di comunicazione con spammer e/o hacker. In quest'ultimo caso assumono il nome di "trojan". Tutto questo non deve però allarmarvi, in quanto di soluzioni ce ne sono diverse. Non renderanno mai impossibile un attacco verso il proprio PC, ma lo renderanno talmente difficile che chi tenterà di violarne l'accesso, sceglierà di passare ad una vittima più semplice. Cosa si può fare per proteggersi? La primissima cosa da fare è: mantenere sempre il proprio sistema operativo aggiornato. Ormai ogni sistema operativo offre anche un servizio di aggiornamento on-line. Quando nuovi "bug" vengono scoperti e corretti, prontamente vengono rilasciate le "patch", cioè pezzi di software che correggono il problema, e che possono essere prelevati attraverso internet. L'aggiornamento (update) è un'operazione solitamente molto semplice, ed ognuno di essi ha i suoi metodi (Windows Update per Windows, Yast OnLine Update per OpenSuSE, Adept per Ubuntu, e così via). Questo però non garantisce la massima sicurezza, in quanto il computer resterebbe direttamente esposto ad Internet. L'altra misura da adottare è quella di collegarsi ad internet attraverso un router/firewall. Ormai si trovano in commercio apparati di questo tipo molto economici (attorno a €50,00), che attraverso alcune regole e impostazioni, consentono di "controllare" il tipo di traffico che passa tra la rete locale e la rete pubblica, permettendo o inibendo le comunicazioni. Consiglio a chiunque utilizzi internet di dotarsi di uno strumento di questo tipo. Quasi tutti sono anche dotati di access-point WiFi, e vi consentono di collegare un'ampia serie di dispositivi wireless (portatili, palmari, console da gioco, cellulari ecc). Si tratta di un piccolo investimento che però vi consente di usare il computer con più tranquillità e vi risparmia di dover ri-installare tutto periodicamente. Tra i vari dispositivi esistenti in commercio consiglio i prodotti Cisco per la loro qualità e completezza di funzioni. Sono tra i prodotti più costosi, ma se il vostro budget ve lo consente, preferiteli senza avere dubbi. In alternativa si può scegliere Linksys, discretamente economici e piuttosto completi nelle funzioni. Per utilizzo domestico e per chi non vuole spendere troppo i prodotti di networking ASUS fanno al caso loro: semplici, abbastanza curati nelle funzionalità, anche se meno di Linksys e Cisco, ma alla portata di tutti. Per essere sicuri nell'acquisto potete chiedere il supporto dal vostro internet provider. Se non fa parte di quelle grandi aziende con milioni di abbonati ma helpdesk incompetenti, vi saprà di sicuro consigliare nella scelta. Venerdì, 1 febbraio 2008BWA Vaprio d'Agogna, attivazioni sperimentali
In questi giorni ho fatto alcune prove sul funzionamento del servizio Intercom BWA dal punto di accesso di Vaprio d'Agogna.
Il comune di Vaprio d'Agogna dalle prime prove risulta completamente servito. Momo è coperto discretamente bene, come anche Baraggia di Suno. Il comune di Suno invece è raggiunto solo per 3/4 della superficie, partendo da ovest. Molte zone del Mottoscarone non risultano coperte per via di alcuni boschi. Sarà necessario quindi installare un punto di accesso dedicato. Stiamo facendo alcune valutazioni per l'identificazione di un posto idoneo. Dai test effettuati da Ottobre ad oggi, ho verificato che anche in condizioni metereologiche non favorevoli (come pioggia e neve) il servizio risulta estremamente affidabile. La ritengo quindi una validissima alternativa, migliore dell'ADSL, in quanto consente di avere una banda minima garantita maggiore a parità di costi, e la possibilità di ottenere assistenza diretta senza dover dipendere da Telecom Italia (per l'ADSL infatti, anche se il contratto viene fatto con operatori alternativi, siccome si usa la rete fisica di Telecom Italia, a fronte di guasti o disservizi si deve comunque far riferimento al loro supporto che non è sempre preciso e sollecito nel risolvere i problemi). Ora dobbiamo solo aspettare il benestare dell'ARPA per poter procedere con la commercializzazione del servizio. La lettera dovrebbe pervenire a distanza di qualche giorno. |
LinksArticoli interessanti:
ADSL, Bitcoin, La moneta fiat, Network Neutrality, Omeopatia, Rispondere alle e-mail, WiFi e salute. Blog che leggo: Slashdot. Il portico dipinto. Altri siti: - Intercom - internet provider. - A.C.A.O. - Aero Club Adele Orsi, Calcinate. la frase di oggi"Un paio di mesi di laboratorio possono far risparmiare un paio d'ore di biblioteca." Creative Commons |