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Sabato, 5 aprile 2008Sabato 5 Aprile, voletto in solitario
Oggi mi sono svegliato prima del solito per poter andare a Calcinate e fare il mio voletto. Sono arrivato in aeroclub alle 8:15, ho dato una mano agli altri piloti a potare gli alianti fuori dagli hangar e sono andato subito dopo a dare un'occhiata alla situazione metereologica, che sembrava piuttosto favorevole.
La pianificazione del mio voletto di oggi consisteva nel fare quota sufficiente sul Campo dei Fiori, raggiungere il monte Nudo, guadagnare ulteriore quota e da li decidere se attraversare il lago in direzione del monte Zeda oppure raggiungere il monte Lema, passando dal monte Sette Termini. Ho preparato con calma l'aliante (il D-2153, un ASK-21), considerando che c'erano molti altri piloti in pista in attesa del decollo e che quindi non sarei partito prima di mezzogiorno. Nel frattempo ho anche dato supporto agli altri piloti nel prepararsi a loro volta. Trovo molto interessante chiacchierare con loro in quanto c'è sempre qualcosa da imparare ad ascoltare le loro esperienze. Poco dopo le 13.00 è arrivato il mio turno per il decollo. Sono salito a bordo dell'aereo ho eseguito i controlli seguendo la check-list, mi hanno agganciato il cavo traino e alle 13:18 ho dato la comunicazione radio: "Calcinate, da Delta 2 1 5 3, pronto per il decollo!". Il traino è stato abbastanza tranquillo all'inizio, ma avvicinandosi al Campo dei Fiori ho cominciato a sentire turbolenze piuttosto forti, che mi hanno costretto ad intervenire intensamente sui comandi per mantenere l'allineamento. Nonostante questo, mi sono accorto di essere migliorato parecchio anche in questa delicata fase di volo: ora riesco a mantenere posizione e assetto senza quasi pensarci (il trucco sta nel guardare i movimenti del trainatore, che permettono di capire con anticipo le manovre da effettuare sui comandi). In zona non si vedevano cumuli, le termiche erano cosiddette "blu", quindi meno ovvie da trovare. Lo sgancio è avvenuto a 1000m (QFE) sopra alla zona del Sacro Monte. Qualche virata per "sondare" l'aria attorno e dopo pochi minuti ho agganciato la prima termica. Giunto a 1300m ho fatto un giro intorno alla vetta del Campo dei Fiori per capire meglio la situazione, prima di dirigermi verso il monte Nudo. Tra una virata e la seguente ho incontrato in volo il mio carissimo amico nonchè collega pilota Daniele (Vihai) con l'I-ZEDA, ottima occasione per condividere un tratto del percorso. Ho agganciato una termica più o meno a metà del Campo dei Fiori e mi sono diretto verso il monte Nudo. Arrivato in zona, mi sono subito infilato in una termica, insieme a Daniele, che ci ha portati in pochi minuti a 2300m di quota. Ho guardato intorno e ho deciso di dirigermi verso il monte Lema. Durante il tragitto ho sfruttato una termica sul monte Colonna, prima di proseguire. Arrivato all'altezza di Luino con circa 2000m di quota, ho deciso di fare una capatina sul monte Sette Termini per guadagnare ancora un po' di metri. Giunto a quota 2600 mi sono diretto verso il monte Lema in tutta tranquillità, "delfinando", cioè rallentando nei tratti portanti e accelerando nei tratti con discendenze, seguendo le indicazioni del Macready (uno strumento che consente di valutare con immediatezza la velocità migliore per giungere a destinazione perdendo meno quota possibile, in funzione delle caratteristiche di volo dell'aliante). Giunto sul monte Lema, ho subito agganciato una termica, indicata da un evidente grande cumulo, ma dopo un giro ho deciso di allontanarmi in quanto in vicinanza si trovavano una decina di deltaplani, che mi ispiravano poca fiducia. Considerata l'abbondante quota e la presenza di cumuli ad indicare le possibili ascendenze ho deciso di proseguire verso il monte Tamaro. Da qui si poteva vedere Locarno, il suo aereoporto e la valle circostante. Considerata la quota abbondante, e la facilità nel trovare le termiche, mi sono permesso di scattare qualche foto nonostante fossi da solo in aereo. Mi sentivo molto tranquillo. Per la prima volta mi sono allontanato dal campo di volo in qualità di pilota solista e la soddisfazione è davvero grande. Dopo alcune spirali in termica, ho deciso di tornare indietro. Giunto sopra a Maccagno, visto che avevo ancora un pochino di tempo e quota, ho deciso di allungare il ritorno attraversando il lago e passando sopra a Piancavallo, riconoscibile dall'albergone in vista, per poi attraversalo di nuovo, in direzione del monte Nudo. Il viaggetto stava giungendo al termine, ho impostato l'assetto per raggiungere i 140km/h e mi sono diretto verso Forte Orino, passando tra il monte Nudo e il monte Colonna. Giunto qui sopra ho girato per qualche minuto l'ultima termichetta prima di portarmi sopra all'aereoporto, che ho sorvolato per perdere un po' di quota prima di procedere al circuito di atterraggio. A 400m di quota mi sono diretto sulla prenotazione e ho fatto la chiamata radio: "Calcinate, da Delta 2 1 5 3, prenotazione per la 1 0". Effettuo i controlli durante il sottovento e mi appresto ad atterrare. Ho volato per 2 ore e 5 minuti, percorrendo ben 220km (83Km secondo il "triangolo FAI") ed ero veramente contento del giretto. Questo è il rapportino ottenuto dal logger, nel formato di Google Earth. Durante questo volo ho imparato diverse cose nuove: riuscivo a valutare quando ero in una ascendenza ancora prima che il variometro la indicasse, attraverso le accelerazioni e la vista esterna. Ho imparato ad essere meno teso durante il pilotaggio e a valutare meglio dove cercare le termiche. Giovedì, 3 aprile 2008Telecom Italia farà come Napoleone a Waterloo?![]() Nicola Mattina ha scritto un articolo sul suo blog descrivendo la pessima performance di questo tale Luca Luciani, direttore marketing della divisione "Domestic Mobile". Siccome già il primo video è stato eliminato, è possibile che anche i link che vi propongo qui sotto vengano tolti, per cui nell'eventualità potete provare a ritrovarlo su Google o su Youtube cercando "Luciani Napoleone". Consiglio di vedere il filmato prima di procedere alla lettura. - Il video su Youtube. - Sempre su Youtube ma con sottotitoli in inglese. - Il video sulla TV di Repubblica. Ecco le parole del suo intervento: Questo è il messaggio a cui tengo molto. Luca Luciani dovrebbe rilanciare Telecom, in difficoltà dopo la gestione di Colaninno e di Tronchetti Provera, e dovrebbe motivare i dipendenti, demoralizzati per la situazione, dicendo di prendere esempio da Napoleone a Waterloo. Peccato che a Waterloo, Napoleone, abbia subito una grande sconfitta, in conseguenza della quale fu esiliato. A parte l'ignoranza storica dimostrata, mi stupisce l'atteggiamento arrogante e volgare. Non c'è da meravigliarsi se le grandi aziende italiane falliscono. Dipendenti in esubero assunti per "amicizie", soldi spesi male, gestione inetta, e manager iper-pagati (googlando pare che questo Luca Luciani percepisca circa 800 mila euro/anno). Consiglio di leggere anche tutti i commenti (specialmente quelli scritti dai dipendenti Telecom) sia sul blog di Nicola Mattina, sia sui video di Youtube. **Edit: Date anche un'occhiata ai commenti sul blog di Dario Denni che ho letto solo ora... sono davvero esilaranti! Sabato, 29 marzo 2008Un bel voletto da "solista"![]() Questa volta ho volato sul D-2155 (ASK-21). La giornata era abbastanza buona, molte termiche "blu" (senza il cumuletto indicatore sopra), che però all'ora in cui sono partito cominciavano a diminuire di intensità. Ho stampato la scheda per un traino a 1000m (QFE) e ho preparato l'aliante al decollo. Lo sgancio è avvenuto su Forte Orino, a ovest del Campo dei Fiori. Dopo un piccolo giro in zona per capire com'era la massa d'aria ho agganciato la prima termica. Stretta e irregolare, ma mi ha permesso di guadagnare quota. Raggiunti i 1400m (sempre QFE), ho deciso di dirigermi verso il monte Nudo. Durante l'attraversamento sul Mascioni, ho trovato leggere discendenze, ma giunto sul posto qualche piccola termica c'era. Tutta robetta da 0,5 - 1m/sec a salire. Tra il monte Nudo e il monte Colonna ho trovato un'altra termica, stretta e irregolare, ma che in alcuni momenti mi portava su a 3m/sec. Con questa sono riuscito a raggiungere i 1550m di quota dove però la corrente ascensionale sembrava indebolirsi e terminare. Ho attraversato di nuovo la valle in direzione Forte Orino, dove ho riagganciato la termica precedente e rifatto i 1400m di quota. Ne ho approfittato per provare alcune tecniche di pilotaggio e vedere la differenza in quelle condizioni, e cioè prima con virate dolci e poco inclinate e poi con virate molto strette. Dopo un po' di sperimentazione sono tornato sul monte Nudo, passando un pochino più ad ovest. L'attraversamento in questo caso è stato portante, sono arrivato dall'altro lato senza perdere quota. Ma nonappena raggiunta la vetta opposta (verso il lago) del monte Nudo sono entrato in una forte discendenza da -5m/sec. Qui un pochino mi sono preoccupato, ma ricordandomi della zona di attraversamento "portante" e aumentando la velocità fino a 150Km/h mi sono portato tra il monte Nudo e il monte Colonna dove le condizioni erano un po' migliori. Purtroppo, visto l'orario ormai tardo, le termiche cominciavano ad essere molto deboli e ho pensato di ritornare a Forte Orino prima che fosse troppo tardi (consapevole dell'eventuale possibilità di un atterraggio fuori campo al Mascioni). Nell'attraversamento ho seguito la traiettoria fatta in precedenza, e di fatti la quota persa in questa fase era minima. Anche su Forte Orino le correnti d'aria cominciavano a indebolirsi e dopo un po' di virate sul posto, la quota non aumentava. Ho così deciso di rientrare verso Calcinate, magari provando a tastare la zona del campo di atletica di Varese, senza successo. Il volo era giunto a conclusione, così mi sono portato sulla zona della prenotazione e ho portato a termine il circuito di atterraggio. Il volo è durato (stando ai dati del logger) 1h e 42m, molto soddisfacente, anche perchè è stata la prima volta che mi sono allontanato così tanto da Calcinate in un volo solista. Qui potete trovare il tracciato del volo nel formato di Google Earth, che rassomiglia ad una serie di gomitoli. Mi spiace di non aver fatto alcuna foto in volo, ma essendo da solo sull'aereo e in condizioni un po' impegnative, viste le termiche deboli e strette, ho preferito concentrarmi solo sul pilotaggio. Anche se è stato meno panoramico di altri voli, è comunque stata una grande esperienza dalla quale ho ottenuto un po' di confidenza in più con l'aereo. Venerdì, 28 marzo 2008BWA a Fontaneto d'Agogna (NO): Tutto in regola! Si parte!
Finalmente è arrivato il documento atteso dall'ARPA che ci comunica il parere favorevole all'attivazione degli apparati installati sul palo di Fontaneto d'Agogna (NO). Da oggi il punto di accesso di Fontaneto per il servizio BWA è ufficialmente operativo. Per sapere se la propria casa o azienda è raggiungibile dal servizio, si può consultare online la mappa con le stime di copertura.
Giovedì, 27 marzo 2008Da ora gli episodi di South Park sono disponibili online!![]() I creatori di South Park, Parker e Stone, hanno detto di aver preso questa decisione dopo essersi scocciati di aver spesso l'esigenza di scaricare i loro cartoni animati illegalmente, perciò hanno dato a loro stessi un'alternativa. Gli episodi online sono solamente in inglese, però ciò è poco male, dato che il doppiaggio italiano, ed in particolare la seconda versione, secondo me lascia molto a desiderare. In lingua originale sono ancor più esilaranti! L'indirizzo per accedere direttamente alla sezione degli episodi è: [http://www.southparkstudios.com/episodes/]. Martedì, 25 marzo 2008In Venezuela la benzina costa 0,03€ al litro
Il costo del petrolio in dollari per barile in U.S.A. continua ad aumentare. Il valore del dollaro però continua a scendere. Il costo della benzina al pubblico sale, e quello del gasolio si sta praticamente allineando. Come lo si spiega?
Perchè quando il petrolio aumenta di costo, immediatamente, in Italia sale il prezzo della benzina anche se quel petrolio rincarato arriverà nelle raffinerie mediamente un paio di mesi dopo, e sul mercato ancor più tardi? E se però il costo del petrolio diminuisce, i prezzi dei carburanti rimangono uguali? In Venezuela la benzina costa $0,04 al litro, all'incirca €0,03, e nonostante la nazione sia politicamente turbata, tutti i proprietari di automezzi posseggono un SUV, dei quali fanno il pieno con circa $2,00. Dobbiamo considerare che il Venezuela è una nazione produttrice di petrolio, ma da €0,03 a quasi €1,40 c'è una bella differenza. Il costo elevato del carburante, oltre che incidere direttamente sui nostri portafogli per via della nostra automobile, influisce sui costi dei trasporti pubblici, quello delle merci e tutto ciò che ne deriva. Per finire, leggiucchiando alcune analisi su Internet, pare che di petrolio nei giacimenti ce ne sia ancora tantissimo e che la crisi energetica sarà lontana. Tutto questo mi fa pensare che il costo del carburante viene tenuto artificialmente alto. N.B.: Il fatto che non dovremmo preoccuparci dell'esaurimento del petrolio non significa che dobbiamo smettere di cercare fonti di energia alternative: poter sfruttare energia pulita significa avere riguardo del nostro pianeta! Sabato, 22 marzo 2008Guardare il Monte Rosa da vicino
Oggi sono stato all'aereoclub, nonostante le previsioni meteo fossero piuttosto deludenti, ma già verso le 10 del mattino si capiva che qualcosa era cambiato. Sul Campo dei Fiori sono stati rilevati 40Km/h di vento, e mi è stato suggerito dal Direttore di portare in volo con me un pilota esperto, in grado di intervenire qualora avessi trovato delle difficoltà impreviste.
Il buon Alberto Balducci si è offerto di accompagnarmi e così ho preparato l'aliante (ASK 21, I-ZEDA), l'ho messo in linea e abbiamo aspettato il nostro turno. Ci siamo fatti trainare fino a quota 1000m, con sgancio nella zona di Forte Orino (a ovest del Campo dei Fiori). Sin da subito si sentiva l'aria in movimento e infatti, poco dopo, tra Forte Orino e il Monte Nudo, siamo entrati in una forte termica da oltre 5m/sec a salire. In un attimo abbiamo raggiunto i 3000m di quota, e Alberto mi ha suggerito di attraversare il lago, in direzione del Pian Cavallone e poi Monte Zeda, dove abbiamo raggiunto i 3700m (QNH). A quella quota la temperatura esterna era di -19 gradi, e anche all'interno dell'abitacolo si sentiva, specialmente ai piedi. Da li ci siamo diretti tra Domodossola e Villadossola, passando vicino a S.Maria Maggiore e poi verso Macugnaga, fermandoci ogni tanto a guadagnare un pochino di quota seguendo i crinali delle montagne. Da qui si poteva vedere benissimo il Monte Rosa, dove ho fatto qualche foto mentre Alberto pilotava per me. Purtroppo è arrivato anche il momento di dover rientrare in aereoporto. Durante questo tratto, Alberto mi ha fatto alcune domande molto semplici, come: "Da 3000 metri di quota, con 30 di efficienza, che distanza possiamo coprire approssimativamente?", e qui mi sono reso conto quanto in queste condizioni diventa difficile trovare la risposta. Probabilmente questo era dovuto alla grandissima emozione nell'affrontare per la prima volta un volo così bello, al fatto che non avendo ancora assimilato bene le operazioni di pilotaggio, questo richiede ancora una buona parte dell'attenzione, e forse un po' anche per gli effetti dell'altitudine. Anche nei momenti precedenti, in diverse occasioni, mi risultava difficile persino distinguere la destra e la sinistra senza pensarci troppo. Questa è stata un'importante "lezione", mi ha fatto riflettere molto, e penso che la prossima volta andrà sicuramente meglio! Il rientro verso Calcinate: Lago Maggiore, Laveno, Sasso del Ferro, Campo dei Fiori e Lago di Varese. Il ritorno è stato piuttosto diretto, la quota che avevamo ci consentiva di fare una lunga planata tra i 130 e i 150Km/h fino a Calcinate. Vedere il Campo dei Fiori così piccolino e in basso sotto di noi fa sembrare di fare un giro su Google Earth. Arrivati sull'aereoporto avevamo ancora più di 700 metri di quota da smaltire, cosa che abbiamo fatto sorvolando la zona per alcune volte con i diruttori completamente estratti. Raggiunti i 350m (QFE) ho fatto la chiamata radio e l'ingresso in circuito per atterrare. Non credo che sia possibile scendere dall'aereo dopo aver percorso oltre 200Km e ho volato per circa 2 ore e nascondere la felicità e la soddisfazione che un'esperienza così emozionante può portare! Sapevo che Alberto fosse un buon pilota ma volare con lui mi ha fatto capire ed apprezzare non solo quanto sia bravo ed esperto, ma anche quanto sia bello il volo a vela. In questo volo ho collegato anche il logger, un dispositivo che grazie al GPS tiene traccia del percorso effettuato, al rientro ho scaricato i dati sul computer e li ho convertiti nel formato di Google Earth. Per chi volesse vedere il risultato, qui c'è il file. Mercoledì, 19 marzo 2008Boston Dynamics e il "BigDog"
Un'azienda americana, Boston Dynamics, ha progettato un robot chiamato BigDog, in grado di mantenersi in equilibrio anche se spinto, camminare su superfici irregolari o ghiacciate. Questa versione pesa 106Kg ed è in grado di trasportare fino a 150Kg. Su youtube è disponibile anche un video che lo mostra in azione. Impressionante!
Lunedì, 17 marzo 2008Videodomanda di Quintarelli su FTTx
Stefano Quintarelli ha registrato una video-domanda, che se verrà sufficientemente votata, verrà posta al futuro premier. Consiglio a tutti coloro a cui interessa una rete in fibra ottica (a chi no?) di dare un'occhiata e contribuire con il voto.
Attenzione, probabilmente il meccanismo di votazione potrebbe non funzionare. In questo caso insistete magari ad orari diversi e comunicatelo anche qui, in modo che se la domanda non dovesse "vincere", Stefano abbia in mano un'arma per combattere! Lunedì, 17 marzo 2008St.Patrick's Day![]() ![]() Mi raccomando, non farti vedere con una Bud, una Heineken, una Ceres o simili: almeno per questa sera abbi cura di te stesso! Se ti sei recato all'Irish pub, e qualcuno ti vede con una di quelle birre in mano, potresti rischiare la tua incolumità! Anche se la Guinness è abbastanza leggera e contiene solo 4,2%(vol.) di Alcool, dopo alcune pinte potresti trovarti barcollante ad ululare al cielo, quindi non esagerare! Buon St.Patrick e mi raccomando, niente birre chiare, pallide e acquose per oggi! Domenica, 16 marzo 2008Fibra ottica in italia
Stefano Quintarelli scrive un interessante articolo sui costi per realizzare una rete totalmente in fibra ottica in Italia.
Secondo alcune stime attendibili, fare una rete totalmente FTTH, nell'arco di una decina di anni, potrebbe costare mediamente circa 1300 euro per abitazione passata. Io ho esperienza nella realizzazione di una piccola rete in fibra ottica nella mia zona. Fuori dalle città la densità di popolazione è molto più bassa e i costi per raggiungere una singola abitazione superano i 5000 euro, sempre che il "backbone" passi di li. Se si attuassero delle politiche normative per ridurre i costi delle opere civili (obbligo di servitu', semplificazione burocratica, eliminazione dell'obbligo di telealimentazione dei telefoni, obbligo di condivisione, incentivi alle ristrutturazioni, ecc.) secondo un amico che ha esperienza di queste cose, la riduzione potrebbe arrivare al 40%. Questo invece è importante! Sono assolutamente necessarie normative che riducono le problematiche nella realizzazione di una rete in fibra. I lavori FTTx nella mia azienda sono attualmente sospesi, in quanto i costi e le problematiche per ottenere le autorizzazioni alla posa dei tubi per la fibra attualmente ci impediscono di effettuare altri investimenti. Scavare su strade provinciali o regionali ci obbligherebbe a riasfaltare almeno mezza carreggiata, passare sui terreni dei privati invece è un processo lentissimo: ci sono diverse decine di proprietari di terreni diversi per ogni KM, alcuni dei quali se potessero scaverebbero loro stessi pur di realizzare la rete in fibra, molti altri sono indifferenti e ci consentono il passaggio, alcuni invece si barricano con affermazioni del tipo: "il terreno è mio e voi non passate!", nonostante si tratta di boschi incolti, con la promessa di scavare sul bordo della proprietà a 1 metro di profondità e 30cm di larghezza, ripristinando tutto a regola d'arte in modo da creare il disagio minore possibile, sistemando bene anche la strada sterrata (che solitamente è consortile) e fornendo un indennizzo di una decina di euro al metro (anche se il terreno ne vale molti meno!). Anche se questi ultimi individui sono solo il 10% del totale, ne bastano pochissimi per mandare a monte tutto un progetto. La mia azienda non è grande, e l'obiettivo che ci siamo posti era quello di fornire accesso FTTx ai privati al puro costo in modo da riuscire solamente a recuperare i soldi investiti, di avere un po' di margine sulla clientela business (d'altra parte anche i nostri dipendenti non vivono e lavorano gratis! ![]() Nelle condizioni attuali, credo che anche quelle aziende che (come la mia) hanno dei piccoli capitali a disposizione e li vogliono investire in qualcosa in cui credono, lasciando in secondo piano la redditività dell'operazione, non si trovano proprio nelle condizioni di poterlo fare. Obbligo di servitu', semplificazione burocratica, incentivazione alla ristrutturazione (magari anche legati al discorso del risparmio energetico) secondo me sono degli strumenti assolutamente indispensabili. Sabato, 15 marzo 2008Il mio primo volo in due, sul sedile posteriore
Oggi attorno alle 13:00 ho fatto un volo in due con l'ASK-21 (I-NIBO), io per la prima volta sul sedile posteriore e Daniele (Vihai) davanti.
Dopo i controlli all'aereomobile, ci siamo preparati e siamo saliti a bordo, in attesa del nostro turno per il traino. Già poco dopo il decollo, si cominciavano a sentire le differenze dovute alla nuova (per me) posizione di pilotaggio: si subiscono le accelerazioni (turbolenze e pilotaggio) in modo leggermente diverso e forse un pochino più intenso. Dopo pochi minuti però ci si abitua e alla fine l'unica vera differenza risulta la visuale che, forse perchè non avevo messo il seggiolino di regolazione posteriore, penalizzava un pochino la vista frontale. Abbiamo effettuato lo sgancio a quota 750m. La giornata era un po' grigia, la base dei cumuli era piuttosto bassa, ma nonostante questo, si potevano trovare diverse termiche, deboli ma sufficienti a mantenere e guadagnare quota. La base dei cumuli di tutta la zona tra Varese, l'aereoporto e il Campo dei Fiori era a soli 900m, questo ci costringeva a perdere quota ogni volta che raggiungevamo gli 850m per evitare di entrare nella nube. Durante questa "fase", sfruttavamo la necessità di diminuire l'altitudine per sondare le condizioni ambientali intorno a noi, cercando di osservare le nubi, il sole e la conformazione del terreno. Quando trovavamo una nuova termica cominciavamo a "girarla", mantenendosi all'interno di essa con continue virate. Siccome le condizioni metereologiche non consentivano di allontanarsi agevolmente dall'aereoporto, era molto facile trovare anche altri alianti nella stessa termica. Vista la nostra ancor piccola esperienza di volo, ogni volta che si creava un po' di traffico aereo nelle vicinanze, cambiavamo zona. Ad un certo punto abbiamo deciso di provare a spostarci verso ovest in una zona che sembrava più soleggiata. Di fatto, attorno a Forte Orino la base dei cumuli era oltre i 1000m e giunti in zona abbiamo seguito alcune termiche, decisamente più intense, dove abbiamo superato i 900m. Qui abbiamo fatto un errore di valutazione: abbiamo visto un cumulo apparentemente interessante nei pressi della vetta del Campo dei Fiori, e ci siamo diretti li aspettandoci di trovare una buona ascendenza. Ci siamo trovati in una massa d'aria discendente a -4m/sec che ci ha fatto perdere 150m di quota in pochissimo tempo. Ci siamo allontanati, in direzione dell'aereoporto, pur avendo ampi margini di quota, cercando altre termiche per recuperare ciò che avevamo perso e finendo nuovamente in alcune discendenze. Abbiamo deciso quindi di avvicinarci piuttosto velocemente all'aereoporto e provare ad agganciare qualche termica li. Siamo arrivati nella zona dei capannoni dell' "Isella" con 500m di quota. Forse per le condizioni metereologiche che nel frattempo erano peggiorate, forse un po' per la stanchezza nel pilotaggio, non riuscivamo più a salire, restavamo sempre più o meno alla stessa quota, e spostandoci per cercare delle ascendenze più intense pian piano ci siamo avvicinati a quota 400m. A questo punto abbiamo deciso di andare verso la prenotazione e concludere qui il nostro volo. Fatte le comunicazioni radio e i controlli abbiamo seguito il circuito di atterraggio. Il volo è durato 1 ora e 40 minuti, e tutti e due siamo scesi dall'aereo soddisfatti, con il sorriso stampato in volto. Non vedo l'ora di tornare lassù! |
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