[ Home ]MeSono vegetariano. Gestisco un ISP. Pratico molto sport. Volo in aliante. Programmo in Ruby. Sono ateo. Supporto Bitcoin Cash.
X: @paolo_aga DisclaimerQuello che scrivo in questo weblog appartiene alla mia sfera personale. Tutte le comunicazioni, i collegamenti e notizie sulle attività professionali non si devono ritenere ufficiali. CategorieArchiviAmministrazione |
Sabato, 3 maggio 2008Non si augura "Buon volo"!
Oggi sono stato a Calcinate, come di consueto. Sono arrivato alle 8.25 e nonappena sceso dalla macchina, sono stato avvisato del funzionamento anomalo della rete aziendale. Con un veloce controllo attraverso il computer dell'ACAO, mi sono accorto del problema riguardante il datacenter di Milano. Dopo essermi accertato delle cause e rendendomi conto di non poter fare null'altro, ho deciso di proseguire la giornata al club.
Ho prenotato l'aereo, l'ho lavato, ho eseguito i controlli e ho aiutato alcuni amici e colleghi a preparare i loro alianti e a schierarli in linea, in attesa del mio turno. Nel frattempo decine di telefonate continuavano a far squillare il mio cellulare, da parte di vari clienti afflitti indirettamente dal problema al datacenter, i quali dopo aver ascoltato la spiegazione, mi hanno prontamente augurato un "buon volo!", seguito da un classico scaramantico grattatio pallorum del sottoscritto. Arrivato il mio turno, tutti i miei amici erano già in volo e ho avuto qualche difficoltà a schierare il mio aliante. Ringrazio comunque i colleghi di linea che gentilmente mi hanno aiutato e supportato durante questa fase. Dopo essermi preparato velocemente per il volo, e seduto al posto di pilotaggio e mentre l'aereo trainatore si stava dirigendo verso di me, arriva prontamente una chiamata dall'ufficio comunicandomi che probabilmente il guasto al datacenter era rientrato, ma che i miei server non si erano riavviati correttamente. Ormai era il mio turno e ho deciso di decollare lo stesso. Ho fatto gli ultimi controlli della check-list, mi hanno agganciato il cavo per il traino, e sono decollato. Dopo pochi secondi mi sono reso conto che chiudendo la cappottina, il filo di lana è rimasto incastrato davanti e quindi non poteva svolgere la sua funzione. Nonostante sia importante, non è uno strumento che impedisce di poter volare, e così inizialmente ho pensato di proseguire con il volo, senza allontanarmi troppo dall'aereoporto. Dopo lo sgancio a 1000 metri trovo subito una termica con la quale arrivo a quota 1300, ma la mancanza del filo di lana, la preparazione al decollo un po' affrettata e lo stress per quanto accaduto al datacenter in mattinata, non mi permettevano di concentrarmi sul volo, così ho deciso di dirigermi verso il circuito per l'atterraggio. Il volo è stato poco più di una planata, non mi sentivo a mio agio, e comunque mi ha fatto capire cosa significa andare in volo non serenamente. La prossima volta saprò valutare meglio la situazione. Ne approfitto per rendere noto ai "non piloti" che, per tradizione, augurare "buon volo" porta sfortuna. Non sono superstizioso, ma mi piace mantenere l'usanza. Se si vuole fare un augurio, è preferibile un "buon atterraggio". Sabato, 5 aprile 2008Sabato 5 Aprile, voletto in solitario
Oggi mi sono svegliato prima del solito per poter andare a Calcinate e fare il mio voletto. Sono arrivato in aeroclub alle 8:15, ho dato una mano agli altri piloti a potare gli alianti fuori dagli hangar e sono andato subito dopo a dare un'occhiata alla situazione metereologica, che sembrava piuttosto favorevole.
La pianificazione del mio voletto di oggi consisteva nel fare quota sufficiente sul Campo dei Fiori, raggiungere il monte Nudo, guadagnare ulteriore quota e da li decidere se attraversare il lago in direzione del monte Zeda oppure raggiungere il monte Lema, passando dal monte Sette Termini. Ho preparato con calma l'aliante (il D-2153, un ASK-21), considerando che c'erano molti altri piloti in pista in attesa del decollo e che quindi non sarei partito prima di mezzogiorno. Nel frattempo ho anche dato supporto agli altri piloti nel prepararsi a loro volta. Trovo molto interessante chiacchierare con loro in quanto c'è sempre qualcosa da imparare ad ascoltare le loro esperienze. Poco dopo le 13.00 è arrivato il mio turno per il decollo. Sono salito a bordo dell'aereo ho eseguito i controlli seguendo la check-list, mi hanno agganciato il cavo traino e alle 13:18 ho dato la comunicazione radio: "Calcinate, da Delta 2 1 5 3, pronto per il decollo!". Il traino è stato abbastanza tranquillo all'inizio, ma avvicinandosi al Campo dei Fiori ho cominciato a sentire turbolenze piuttosto forti, che mi hanno costretto ad intervenire intensamente sui comandi per mantenere l'allineamento. Nonostante questo, mi sono accorto di essere migliorato parecchio anche in questa delicata fase di volo: ora riesco a mantenere posizione e assetto senza quasi pensarci (il trucco sta nel guardare i movimenti del trainatore, che permettono di capire con anticipo le manovre da effettuare sui comandi). In zona non si vedevano cumuli, le termiche erano cosiddette "blu", quindi meno ovvie da trovare. Lo sgancio è avvenuto a 1000m (QFE) sopra alla zona del Sacro Monte. Qualche virata per "sondare" l'aria attorno e dopo pochi minuti ho agganciato la prima termica. Giunto a 1300m ho fatto un giro intorno alla vetta del Campo dei Fiori per capire meglio la situazione, prima di dirigermi verso il monte Nudo. Tra una virata e la seguente ho incontrato in volo il mio carissimo amico nonchè collega pilota Daniele (Vihai) con l'I-ZEDA, ottima occasione per condividere un tratto del percorso. Ho agganciato una termica più o meno a metà del Campo dei Fiori e mi sono diretto verso il monte Nudo. Arrivato in zona, mi sono subito infilato in una termica, insieme a Daniele, che ci ha portati in pochi minuti a 2300m di quota. Ho guardato intorno e ho deciso di dirigermi verso il monte Lema. Durante il tragitto ho sfruttato una termica sul monte Colonna, prima di proseguire. Arrivato all'altezza di Luino con circa 2000m di quota, ho deciso di fare una capatina sul monte Sette Termini per guadagnare ancora un po' di metri. Giunto a quota 2600 mi sono diretto verso il monte Lema in tutta tranquillità, "delfinando", cioè rallentando nei tratti portanti e accelerando nei tratti con discendenze, seguendo le indicazioni del Macready (uno strumento che consente di valutare con immediatezza la velocità migliore per giungere a destinazione perdendo meno quota possibile, in funzione delle caratteristiche di volo dell'aliante). Giunto sul monte Lema, ho subito agganciato una termica, indicata da un evidente grande cumulo, ma dopo un giro ho deciso di allontanarmi in quanto in vicinanza si trovavano una decina di deltaplani, che mi ispiravano poca fiducia. Considerata l'abbondante quota e la presenza di cumuli ad indicare le possibili ascendenze ho deciso di proseguire verso il monte Tamaro. Da qui si poteva vedere Locarno, il suo aereoporto e la valle circostante. Considerata la quota abbondante, e la facilità nel trovare le termiche, mi sono permesso di scattare qualche foto nonostante fossi da solo in aereo. Mi sentivo molto tranquillo. Per la prima volta mi sono allontanato dal campo di volo in qualità di pilota solista e la soddisfazione è davvero grande. Dopo alcune spirali in termica, ho deciso di tornare indietro. Giunto sopra a Maccagno, visto che avevo ancora un pochino di tempo e quota, ho deciso di allungare il ritorno attraversando il lago e passando sopra a Piancavallo, riconoscibile dall'albergone in vista, per poi attraversalo di nuovo, in direzione del monte Nudo. Il viaggetto stava giungendo al termine, ho impostato l'assetto per raggiungere i 140km/h e mi sono diretto verso Forte Orino, passando tra il monte Nudo e il monte Colonna. Giunto qui sopra ho girato per qualche minuto l'ultima termichetta prima di portarmi sopra all'aereoporto, che ho sorvolato per perdere un po' di quota prima di procedere al circuito di atterraggio. A 400m di quota mi sono diretto sulla prenotazione e ho fatto la chiamata radio: "Calcinate, da Delta 2 1 5 3, prenotazione per la 1 0". Effettuo i controlli durante il sottovento e mi appresto ad atterrare. Ho volato per 2 ore e 5 minuti, percorrendo ben 220km (83Km secondo il "triangolo FAI") ed ero veramente contento del giretto. Questo è il rapportino ottenuto dal logger, nel formato di Google Earth. Durante questo volo ho imparato diverse cose nuove: riuscivo a valutare quando ero in una ascendenza ancora prima che il variometro la indicasse, attraverso le accelerazioni e la vista esterna. Ho imparato ad essere meno teso durante il pilotaggio e a valutare meglio dove cercare le termiche. Sabato, 29 marzo 2008Un bel voletto da "solista"![]() Questa volta ho volato sul D-2155 (ASK-21). La giornata era abbastanza buona, molte termiche "blu" (senza il cumuletto indicatore sopra), che però all'ora in cui sono partito cominciavano a diminuire di intensità. Ho stampato la scheda per un traino a 1000m (QFE) e ho preparato l'aliante al decollo. Lo sgancio è avvenuto su Forte Orino, a ovest del Campo dei Fiori. Dopo un piccolo giro in zona per capire com'era la massa d'aria ho agganciato la prima termica. Stretta e irregolare, ma mi ha permesso di guadagnare quota. Raggiunti i 1400m (sempre QFE), ho deciso di dirigermi verso il monte Nudo. Durante l'attraversamento sul Mascioni, ho trovato leggere discendenze, ma giunto sul posto qualche piccola termica c'era. Tutta robetta da 0,5 - 1m/sec a salire. Tra il monte Nudo e il monte Colonna ho trovato un'altra termica, stretta e irregolare, ma che in alcuni momenti mi portava su a 3m/sec. Con questa sono riuscito a raggiungere i 1550m di quota dove però la corrente ascensionale sembrava indebolirsi e terminare. Ho attraversato di nuovo la valle in direzione Forte Orino, dove ho riagganciato la termica precedente e rifatto i 1400m di quota. Ne ho approfittato per provare alcune tecniche di pilotaggio e vedere la differenza in quelle condizioni, e cioè prima con virate dolci e poco inclinate e poi con virate molto strette. Dopo un po' di sperimentazione sono tornato sul monte Nudo, passando un pochino più ad ovest. L'attraversamento in questo caso è stato portante, sono arrivato dall'altro lato senza perdere quota. Ma nonappena raggiunta la vetta opposta (verso il lago) del monte Nudo sono entrato in una forte discendenza da -5m/sec. Qui un pochino mi sono preoccupato, ma ricordandomi della zona di attraversamento "portante" e aumentando la velocità fino a 150Km/h mi sono portato tra il monte Nudo e il monte Colonna dove le condizioni erano un po' migliori. Purtroppo, visto l'orario ormai tardo, le termiche cominciavano ad essere molto deboli e ho pensato di ritornare a Forte Orino prima che fosse troppo tardi (consapevole dell'eventuale possibilità di un atterraggio fuori campo al Mascioni). Nell'attraversamento ho seguito la traiettoria fatta in precedenza, e di fatti la quota persa in questa fase era minima. Anche su Forte Orino le correnti d'aria cominciavano a indebolirsi e dopo un po' di virate sul posto, la quota non aumentava. Ho così deciso di rientrare verso Calcinate, magari provando a tastare la zona del campo di atletica di Varese, senza successo. Il volo era giunto a conclusione, così mi sono portato sulla zona della prenotazione e ho portato a termine il circuito di atterraggio. Il volo è durato (stando ai dati del logger) 1h e 42m, molto soddisfacente, anche perchè è stata la prima volta che mi sono allontanato così tanto da Calcinate in un volo solista. Qui potete trovare il tracciato del volo nel formato di Google Earth, che rassomiglia ad una serie di gomitoli. Mi spiace di non aver fatto alcuna foto in volo, ma essendo da solo sull'aereo e in condizioni un po' impegnative, viste le termiche deboli e strette, ho preferito concentrarmi solo sul pilotaggio. Anche se è stato meno panoramico di altri voli, è comunque stata una grande esperienza dalla quale ho ottenuto un po' di confidenza in più con l'aereo. Sabato, 22 marzo 2008Guardare il Monte Rosa da vicino
Oggi sono stato all'aereoclub, nonostante le previsioni meteo fossero piuttosto deludenti, ma già verso le 10 del mattino si capiva che qualcosa era cambiato. Sul Campo dei Fiori sono stati rilevati 40Km/h di vento, e mi è stato suggerito dal Direttore di portare in volo con me un pilota esperto, in grado di intervenire qualora avessi trovato delle difficoltà impreviste.
Il buon Alberto Balducci si è offerto di accompagnarmi e così ho preparato l'aliante (ASK 21, I-ZEDA), l'ho messo in linea e abbiamo aspettato il nostro turno. Ci siamo fatti trainare fino a quota 1000m, con sgancio nella zona di Forte Orino (a ovest del Campo dei Fiori). Sin da subito si sentiva l'aria in movimento e infatti, poco dopo, tra Forte Orino e il Monte Nudo, siamo entrati in una forte termica da oltre 5m/sec a salire. In un attimo abbiamo raggiunto i 3000m di quota, e Alberto mi ha suggerito di attraversare il lago, in direzione del Pian Cavallone e poi Monte Zeda, dove abbiamo raggiunto i 3700m (QNH). A quella quota la temperatura esterna era di -19 gradi, e anche all'interno dell'abitacolo si sentiva, specialmente ai piedi. Da li ci siamo diretti tra Domodossola e Villadossola, passando vicino a S.Maria Maggiore e poi verso Macugnaga, fermandoci ogni tanto a guadagnare un pochino di quota seguendo i crinali delle montagne. Da qui si poteva vedere benissimo il Monte Rosa, dove ho fatto qualche foto mentre Alberto pilotava per me. Purtroppo è arrivato anche il momento di dover rientrare in aereoporto. Durante questo tratto, Alberto mi ha fatto alcune domande molto semplici, come: "Da 3000 metri di quota, con 30 di efficienza, che distanza possiamo coprire approssimativamente?", e qui mi sono reso conto quanto in queste condizioni diventa difficile trovare la risposta. Probabilmente questo era dovuto alla grandissima emozione nell'affrontare per la prima volta un volo così bello, al fatto che non avendo ancora assimilato bene le operazioni di pilotaggio, questo richiede ancora una buona parte dell'attenzione, e forse un po' anche per gli effetti dell'altitudine. Anche nei momenti precedenti, in diverse occasioni, mi risultava difficile persino distinguere la destra e la sinistra senza pensarci troppo. Questa è stata un'importante "lezione", mi ha fatto riflettere molto, e penso che la prossima volta andrà sicuramente meglio! Il rientro verso Calcinate: Lago Maggiore, Laveno, Sasso del Ferro, Campo dei Fiori e Lago di Varese. Il ritorno è stato piuttosto diretto, la quota che avevamo ci consentiva di fare una lunga planata tra i 130 e i 150Km/h fino a Calcinate. Vedere il Campo dei Fiori così piccolino e in basso sotto di noi fa sembrare di fare un giro su Google Earth. Arrivati sull'aereoporto avevamo ancora più di 700 metri di quota da smaltire, cosa che abbiamo fatto sorvolando la zona per alcune volte con i diruttori completamente estratti. Raggiunti i 350m (QFE) ho fatto la chiamata radio e l'ingresso in circuito per atterrare. Non credo che sia possibile scendere dall'aereo dopo aver percorso oltre 200Km e ho volato per circa 2 ore e nascondere la felicità e la soddisfazione che un'esperienza così emozionante può portare! Sapevo che Alberto fosse un buon pilota ma volare con lui mi ha fatto capire ed apprezzare non solo quanto sia bravo ed esperto, ma anche quanto sia bello il volo a vela. In questo volo ho collegato anche il logger, un dispositivo che grazie al GPS tiene traccia del percorso effettuato, al rientro ho scaricato i dati sul computer e li ho convertiti nel formato di Google Earth. Per chi volesse vedere il risultato, qui c'è il file. Sabato, 15 marzo 2008Il mio primo volo in due, sul sedile posteriore
Oggi attorno alle 13:00 ho fatto un volo in due con l'ASK-21 (I-NIBO), io per la prima volta sul sedile posteriore e Daniele (Vihai) davanti.
Dopo i controlli all'aereomobile, ci siamo preparati e siamo saliti a bordo, in attesa del nostro turno per il traino. Già poco dopo il decollo, si cominciavano a sentire le differenze dovute alla nuova (per me) posizione di pilotaggio: si subiscono le accelerazioni (turbolenze e pilotaggio) in modo leggermente diverso e forse un pochino più intenso. Dopo pochi minuti però ci si abitua e alla fine l'unica vera differenza risulta la visuale che, forse perchè non avevo messo il seggiolino di regolazione posteriore, penalizzava un pochino la vista frontale. Abbiamo effettuato lo sgancio a quota 750m. La giornata era un po' grigia, la base dei cumuli era piuttosto bassa, ma nonostante questo, si potevano trovare diverse termiche, deboli ma sufficienti a mantenere e guadagnare quota. La base dei cumuli di tutta la zona tra Varese, l'aereoporto e il Campo dei Fiori era a soli 900m, questo ci costringeva a perdere quota ogni volta che raggiungevamo gli 850m per evitare di entrare nella nube. Durante questa "fase", sfruttavamo la necessità di diminuire l'altitudine per sondare le condizioni ambientali intorno a noi, cercando di osservare le nubi, il sole e la conformazione del terreno. Quando trovavamo una nuova termica cominciavamo a "girarla", mantenendosi all'interno di essa con continue virate. Siccome le condizioni metereologiche non consentivano di allontanarsi agevolmente dall'aereoporto, era molto facile trovare anche altri alianti nella stessa termica. Vista la nostra ancor piccola esperienza di volo, ogni volta che si creava un po' di traffico aereo nelle vicinanze, cambiavamo zona. Ad un certo punto abbiamo deciso di provare a spostarci verso ovest in una zona che sembrava più soleggiata. Di fatto, attorno a Forte Orino la base dei cumuli era oltre i 1000m e giunti in zona abbiamo seguito alcune termiche, decisamente più intense, dove abbiamo superato i 900m. Qui abbiamo fatto un errore di valutazione: abbiamo visto un cumulo apparentemente interessante nei pressi della vetta del Campo dei Fiori, e ci siamo diretti li aspettandoci di trovare una buona ascendenza. Ci siamo trovati in una massa d'aria discendente a -4m/sec che ci ha fatto perdere 150m di quota in pochissimo tempo. Ci siamo allontanati, in direzione dell'aereoporto, pur avendo ampi margini di quota, cercando altre termiche per recuperare ciò che avevamo perso e finendo nuovamente in alcune discendenze. Abbiamo deciso quindi di avvicinarci piuttosto velocemente all'aereoporto e provare ad agganciare qualche termica li. Siamo arrivati nella zona dei capannoni dell' "Isella" con 500m di quota. Forse per le condizioni metereologiche che nel frattempo erano peggiorate, forse un po' per la stanchezza nel pilotaggio, non riuscivamo più a salire, restavamo sempre più o meno alla stessa quota, e spostandoci per cercare delle ascendenze più intense pian piano ci siamo avvicinati a quota 400m. A questo punto abbiamo deciso di andare verso la prenotazione e concludere qui il nostro volo. Fatte le comunicazioni radio e i controlli abbiamo seguito il circuito di atterraggio. Il volo è durato 1 ora e 40 minuti, e tutti e due siamo scesi dall'aereo soddisfatti, con il sorriso stampato in volto. Non vedo l'ora di tornare lassù! Sabato, 16 febbraio 2008La mia licenza GPL e il primo volo da pilota
Oggi sono stato a Calcinate e... finalmente è arrivata la licenza di pilota! Dopo il lungo corso (iniziato il 16 Gennaio 2007), gli esami e l'attesa, eccola qui! Per festeggiare ho fatto il primo voletto solista da pilota, non più allievo (anche se in realtà mi sento tutt'ora allievo: ho ancora moltissime cose da imparare).
La giornata non era delle migliori, ma nel primo pomeriggio si trovavano già le prime termiche. Ho aspettato il pomeriggio tardo per il traino (a 750m di quota) e quando sono andato in volo, qualche piccola termichina c'era ancora. Erano piccoline, irregolari e deboli, ma mi hanno permesso di salire e scendere tra i 600 e i 900 metri di quota (AGL) per tre volte. Il sole stava già calando e queste correnti ascensionali si stavano indebolendo molto, allorchè ho diretto l'aliante verso l'aereoporto e raggiunti i 350m di quota mi sono apprestato ad effettuare il circuito di atterraggio. Arrivato in finale mi sono accorto che le pecore del vicino avevano invaso la pista, così invece di atterrare nel modo consueto, ho dovuto portare l'aereo un po' più a sinistra e toccare terra un pochino più avanti. Il volo è durato 35 minuti, non tantissimo, ma abbastanza per aver avuto la possibilità di apprezzare questi momenti speciali. Domenica, 27 gennaio 2008Una Domenica a Calcinate e il primo volo dopo l'esame![]() La lezione tenuta principalmente dal buon Piero Magnaghi, è stata molto interessante, ed era basata sull'osservazione dei "log" di alcuni voli eseguiti da piloti più esperti, commentando le decisioni prese nelle varie situazioni, in funzione di vento, quota, condizioni metereologiche e distanze. La giornata, inizialmente molto fredda (come si può vedere nella foto, fatta al mattino alle 8.30 dopo aver aiutato gli allievi a preparare gli alianti per la scuola), nella tarda mattinata si è trasformata grazie al Föhn (Favonio), che ha portato la temperatura da -3 a 19 gradi in poche ore. Questo vento, in quota, raggiungeva all'incirca la velocità di 40Km/h offrendo quindi la possibilità di effettuare un volo "dinamico". Questo tipo di volo consiste nello sfruttare i sollevamenti orografici perpendicolari al flusso del vento che forzano l'aria a "scavalcarli" creando un moto ascensionale nei pressi della vetta. Volare all'interno di questi flussi consente di guadagnare quota, per poi spostarsi su altre vette e procedere alle fasi successive. Mentre ero in "linea" a dare assistenza a chi si apprestava a volare, mi è stata offerta la possibilità di effettuare un volo con Stefano Ghiorzo (che voglio ringraziare per la sua disponibilità). Si è trattato del mio primo volo da brevettato. Traino a 1000 metri di quota sull'I-IVWP (l'aereo della foto), dietro al Campo dei Fiori, e veleggiamento in dinamica, l'unica fonte di "energia" disponibile in queste giornate invernali. Durante questo volo ho cominciato ad imparare come valutare le posizioni in cui vi è la probabilità di trovare ascendenze, ho cominciato ad esplorare la zona intorno all'aereoporto, osservando anche tutte le zone atterrabili a disposizione per i casi di emergenza, e qualche tecnica di pilotaggio per poter virare all'interno dei "rotori" che si creano a causa del vento. L'esperienza è stata stupenda per molti motivi: l'aria era pulitissima, consentiva di vedere tutto il paesaggio circostante, fino a molto lontano: le Alpi, il Monte Rosa, il Monviso, gli Appennini Liguri, Milano.. tutto a portata ottica. Abbiamo incrociato molti altri alianti (a debita distanza) durante gli spostamenti. Uno spettacolo autentico. A parte alcuni tratti di trasferimento, tra il Campo dei Fiori, il Monte Nudo, il Lago Maggiore, il volo è stato caratterizzato da virate strettissime, molto inclinate, per poter rimanere il piu' possibile all'interno delle ascendenze, con un'ala puntata al cielo, l'altra alla terra e "cloche alla pancia". Assetti che portavano ad ottenere accelerazioni sulla "verticale apparente" attorno ai 2G, una sensazione piacevole e divertente, che però potrebbe essere molto fastidiosa per chi non è abituato. Dopo quasi un'ora e mezza di veleggiamento, a malincuore abbiamo dovuto dirigerci verso l'aereoporto ed atterrare in quanto anche altri piloti avrebbero voluto volare. Un'esperienza unica, la prima di una (spero) lunga serie. Non vedo l'ora di tornare di nuovo per il mio prossimo volo. Sabato, 15 dicembre 2007Esame pratico GPL superato
Oggi ho superato anche l'ultimo esame per conseguire la licenza di pilota di aliante! Riporto qui con un piccolo racconto com'è stata la giornata.
Una piccola premessa è necessaria: ieri (14 dicembre 2007) ho partecipato all'evento "Salotto MIX" che si è tenuto a Milano in serata e che si è protratto in un ristorante nella zona sud-ovest di Milano ove mi sono dovuto trattenere fino alle 2:00 di notte (per essere più precisi, alle 2:00 di questa mattina). Il rientro a casa ha richiesto la sua oretta abbondante di autostrada (i cui tutti i cartelloni informativi a led comunicavano la prevista nevicata all'altezza di Borgomanero). Il risultato di tutto questo è che sono riuscito ad addormentarmi poco dopo le 3.30 (del mattino). Alle 6.30 suona la prima sveglia, impostata per annunciarmi che dopo 15 minuti sarebbe suonata la seconda (e definitiva). Con un'agilità tipica delle creature nate dall'incrocio di uno zombie e un dinosauro, per lo più dovuta alle sole 3 ore scarse di sonno, mi sono alzato dal letto. Occhiatina dalla finestra per valutare se vestirmi pesante o pesantissimo e ... sorpresa! NEVICA. Per motivi di educazione non posso riportare il vocabolo che ho espresso in quel momento, che però è identico a quello che caratterizza la famosa giornata organizzata da Beppe Grillo. Comunque oggi è il giorno dell'esame e la sera prima era stato confermato, quindi non mi resta che non pensarci, finire di vestirmi, fare colazione, sperare che il tempo a Calcinate fosse più clemente ed andare lo stesso. Parto alle 7.00 da casa, in direzione Calcinate. Lungo tutto il percorso le condizioni metereologiche rimangono assolutamente costanti. Con parecchi dubbi sul fatto di poter sostenere l'esame, arrivo a destinazione alle 8:02, dove trovo già un collega allievo (Max) ad attendere. Balzando tra un fiocco di neve e l'altro mi raggiunge, invitandomi a scendere dall'auto per tirare fuori l'aliante dall'hangar (ironicamente). Ci portiamo di fronte all'ingresso della segreteria del club in attesa che arrivasse qualcuno ad aprire, sdrammatizzando sul clima e sull'esame. Dopo qualche minuto sopraggiunge il nostro caro direttore della scuola, che apre le porte e ci fa accomodare. Ci portiamo nell'aula dedicata alla scuola dove, durante l'attesa dell'arrivo dell'esaminatore, ripassiamo gli ultimi dettagli sugli aspetti teorici del volo. Nel frattempo arrivano anche tutti gli altri "colleghi". Ad affrontare l'esame eravamo in 7. Verso le 8.45 arriva l'esaminatore. Visto che la situazione metereologica non è ideonea al volo, ci propone di effettuare un "lungo esame" degli aspetti legati alla regolamentazione aeronautica e alla teoria del volo, tanto ci sarebbe stato molto tempo a disposizione. Questa fase è stata molto interessante ed apprezzata da tutti i presenti poichè oltre a verificare la nostra preparazione, si è instaurato un dialogo molto costruttivo dove sono stati approfonditi diversi aspetti al di la dell'obiettivo dell'esame. Verso le 11.00 succede ciò che nessuno ormai più sperava: il cielo cominciava a tendere all'azzurro e il ceiling si era alzato parecchio. Direttore ed Esaminatore ci chiedono di preparare l'aliante, l'ASK-21 I-IVWP, mentre loro provvedevano a fare un giro di ispezione in aereo per verificare le condizioni in quota. Insieme agli altri colleghi preparo l'aliante e poi lo portiamo in linea. Mentre attendevamo il responso sull'ispezione in quota, una formazione di 7 uccelli (somiglianti a delle oche selvatiche) proveniente dal lago ha sorvolato tutta la pista per poi riallontanarsi verso il lago. E' stato uno spettacolo di particolare bellezza, che abbiamo interpretato come un augurio, dato che quelle oche erano proprio tante quanti eravamo noi. Nel frattempo direttore ed esaminatore sono rientrati e ci hanno confermato la possibilità di fare la prova pratica, chiedendo di preparare la scheda per il traino a 750m. Preparo la scheda traino e torno in linea. Sono il primo in quanto si è deciso di procedere in ordine alfabetico. Procedo con i controlli pre-volo dell'aliante. Dopo un giro intorno ad esso, controllando che tutto sia in ordine e non ci siano eventuali problemi evidenti, indosso il paracadute e salgo a bordo. Eseguo attentamente i controlli pre-decollo, un collega mi aggancia il cavo di traino e sono pronto a partire. Faccio la comunicazione radio, "Calcinate da India Whiskey Papa, pronto per il decollo". Alzo il pollice (segnale per comunicare all'assistente di linea di sorreggere l'ala), e si parte! Il trainatore comincia a rullare e io lo seguo. Dopo un centinaio di metri tiro la cloche leggermente verso di me e l'aliante si stacca da terra. Dopo qualche decina di metri si stacca anche il trainatore. Siamo in volo. Raggiunta l'altezza di 80 metri, dichiaro ad alta voce di essere "in sicurezza" (da 80 metri in su, in caso di rottura cavo o altri problemi al traino, le manovre di rientro in aereoporto sono sicure). Il traino procede fino alla quota di 750m, durante il quale l'esaminatore mi ha chiesto di esegure alcune manovre (posizione sotto scia, discesa al traino, riallineamento al traino senza incrociare la scia). Raggiunta la quota necessaria mi sgancio dal traino e procediamo con la verifica di rimessa nelle situazioni di volo che potrebbero capitare (tra cui vite, stallo a 1G, spirale picchiata, stallo per comandi incrociati). Dopo aver eseguito tutte le manovre ad una quota di 350m di altezza mi avvicino al circuito di atterraggio, eseguo tutti i controlli ed entro nella zona di prenotazione, facendo la relativa chiamata radio: "Calcinate, da India Whiskey Papa, in prenotazione per la pista uno zero". Verifico la manica a vento e controllo il traffico in circuito, che come si può immaginare era nullo, e raggiungo i 280m di quota per procedere nel tratto di sottovento, annunciandolo via radio: "Calcinate, da India Whiskey Papa, sottovento per la pista uno zero". Eseguo gli ultimi controlli per l'atterraggio, entro nel tratto base e poco dopo nel tratto finale dove, estraendo i diruttori, perdo quota avvicinandomi alla pista seguendo il punto di mira. Raggiunte le vicinanze al suolo, procedo con la "flare", la manovra che permette di ridurre la velocità di avanzamento e tocco il terreno. Proseguo lungo la pista fino ad arrestare la corsa. Apro la cappottina dell'aliante e scendo. Vihai ha registrato un video dell'atterraggio. ![]() Sono diventato un pilota! Seguono una piccola serie di festeggiamenti tra di noi che si protrae fino al tardo pomeriggio, dopo di che ci riuniamo davanti all'ASK-21 per una foto di gruppo e ci salutiamo per tornare a casa. Nonostante la stanchezza per aver dormito troppo poco, salgo in macchina molto soddisfatto e parto, sapendo che la prossima volta che tornerò all'aereoporto non sarà più in qualità di allievo. Questo è uno di quei giorni che non vorrò dimenticare mai. Domenica, 25 novembre 2007Il Flight Club![]() Venerdì, 26 ottobre 2007Esame teorico GPL superato!
La giornata è cominciata in modo poco promettente. Dopo essermi svegliato (6:15) mi sono preparato la colazione: bicchiere di succo di frutta multivitaminico (Pfanner o Pago, oggi era Pfanner) e tazzona di latte intero (Bennet), con Ovomaltina e Gran Cereale del Mulino Bianco.
Apro la bottiglia del latte (ancora sigillata, con scadenza a fine gennaio 2008), riempio la tazza, aggiungo l'Ovomaltina e una bella dose di cereali.... affondo il cucchiaino nella tazza per assaggiare la mia colazione preferita, lo porto alla bocca... e sento un gusto strano, meno invitante del solito. Il primo pensiero che mi sovviene è: "Sarà solo il sapore del dentifricio che si mescola a quello del latte...", e così procedo con tre o quattro cucchiai successivi. Ma mentre i cereali sembrano gustosi, qualcosa non andava. Verso un po' di latte in un bicchiere a parte, lo assaggio e ... sorpresa!!! E' acido!!! Non avendo tempo di vomitare ( ![]() Salgo in macchina (poco prima delle 7:00) e mi dirigo verso Linate... l'esame comincia alle 9:00. Apparentemente va tutto bene... ma a Busto Arsizio comincio a trovare coda. Velocità media: 40km/h scarsi... fino all'uscita di Cormano sulla tangenziale Nord di Milano. Essendo partito in anticipo (calcolando 2 ore per percorrere 70Km circa), penso di arrivare comunque in orario, nonostante i rallentamenti... quando sul più bello, appena dopo l'ingresso nella tangenziale Est, mi trovo un blocco completo del traffico, causato da un incidente di 3 auto che hanno bloccato una corsia. La disperazione e il disappunto di rischiare di saltare l'esame cominciano a pervadere la mente. Sono rimasto fermo (proprio fermo!!!) un'ora e mezza!!! Evito di descrivere dettagliatamente i pensieri durante quella lunga attesa, in quanto densi di imprecazioni facilmente immaginabili. Arrivo finalmente allo svincolo per Linate che ... coincidenza ... è chiuso! Va beh, prendo l'uscita in direzione opposta, su Via Forlanini (o qualcosa del genere). 2 semafori e una discreta quantità di traffico contribuiscono ad esasperare il mio già pronunciato ritardo. Grazie al GPS arrivo subito al punto dove si teneva l'esame (Air Hotel). Sono le 10:40. Fortunatamente la presidente della commissione, avendo subito anche lei un certo ritardo a causa dello stesso incidente si commuove e mi sottopone comunque all'esame. Dopo pochi minuti finisco, consegno le "schede" e mi metto in attesa dei risultati. Poco dopo un collega di corso, avendo finito anche lui mi raggiunge. Sono tranquillo, sicuro di essermi preparato a dovere, ma l'attesa che si prolunga e il mio collega (ciao Jacopo ![]() Finalmente verso le 14:30 arrivano i risultati... nonostante tutte le peripezie della giornata... mi hanno classificato come: IDONEO! Giornata sfortunata, ma come si sente dire spesso: "Tutto è bene ciò che finisce bene"! Giovedì, 25 ottobre 2007Esame teorico GPL (Glider Pilot Licence)
Domani mattina alle 9.00 ci saranno gli esami teorici per il conseguimento della licenza di pilota di Aliante. In bocca al lupo Aga!
Sabato, 20 ottobre 2007Il volo con il vento
Questa mattina sono stato in quel di Calcinate per frequentare la scuola di Volo a Vela. Giornata molto bella sotto l'aspetto della visibilità, anche se un pò freddina, ma caratterizzata da un discreto venticello in quota, attorno ai 30 nodi.
L'esperienza è stata utile, anche se ho capito che prima di poter volare in modo affidabile con condizioni un po' movimentate è necessaria molta pratica. Il decollo è stato turbolento, però sono riuscito a stare dietro al traino senza troppe difficoltà. Il volo è decisamente diverso dal solito, si incontrano forti ascendenze (+1 / +3 m/s) ma anche forti discendenze (-2 / -5 m/s). L'atterraggio è stato un po' problematico, infatti l'istruttore (S.Antonio) è intervenuto più di una volta a correggere le manovre. Il volo è stato breve, ma abbastanza divertente, mi spiace per gli altri allievi che, in conseguenza dell'aumento del vento e della peggiorazione delle condizioni, non hanno potuto volare causa sospensione della scuola. |
LinksArticoli interessanti:
ADSL, Bitcoin, La moneta fiat, Network Neutrality, Omeopatia, Rispondere alle e-mail, WiFi e salute. Blog che leggo: Slashdot. Il portico dipinto. Altri siti: - Intercom - internet provider. - A.C.A.O. - Aero Club Adele Orsi, Calcinate. ![]() la frase di oggi"Qualsiasi sistema operativo sufficientemente avanzato è indistinguibile da Linux." Creative Commons |